In ambito downhill è stata la rivelazione del 2014. Johannes von Klebelsberg ha conquistato, infatti, sia il Campionato Italiano che il Circuito Nazionale Gravitalia, lasciando agli altri solo le briciole. Miglior italiano, inoltre, ai Mondiali di Hafjell, con un ottimo 29° posto assoluto…ed ha solo 19 anni!
Età: 19
Vive a: Bolzano
Musica preferita: di tutto un po’, però la musica tirolese va sempre.
Hobby: sci, hockey su ghiaccio, feste.
Percorso preferito: Mont Saint Anne.
MTB-VCO: Ciao Johannes, vuoi raccontarci quando hai cominciato ad appassionarti alla mountain bike?
Johannes von Klebelsberg: Ho cominciato ad appassionarmi alla mountain bike quasi prima di essere nato! Era mio fratello maggiore che ha costruito sempre delle belle piste nel cortile di casa. Erano le piste dove abbiamo gareggiato, giocato e trascorso tutto il tempo libero della nostra gioventú. A quattro o cinque anni rubavo sempre la bici di mia cugina, una bici piccolissima ma che andava molto bene per impennare. Non so quante volte ho rotto il parafango posteriore. Beh oggi questa bici non esiste piú.
La prima bici “nuova” che ho ricevuto era della marca “Sportler”. Pesava circa 15 chili però aveva già le ruote da 26″.Questa bici poi me l’hanno rubata e successivamente ho avuto una Cannondale F400, con la quale ho vinto le mie prime gare.
MBV: Qual è stata la tua prima gara in MTB e com’è andata?
JvK: Come tanti, anch’io ho cominciato con l’XC. Sinceramente non sapevo che esistesse una specialità come la downhill.
La prima gara é stata su un campo vicino l’aeroporto di Bolzano. Era il 2001 e avevo sei anni quando il mio fratello ed io abbiamo sentito il nostro primo fischio di partenza in una gara di MTB. Mio fratello ha concluso in seconda posizione nella sua categoria e io in terza, ero contentissimo. Dopo la gara sono andato con i miei amici vicino al podio e ho detto: “Guardate, dovrò stare in piedi lì sul terzo gradino”.
MBV: Quest’anno sei stato la rivelazione italiana della downhill, conquistando sia il Campionato Italiano che il Circuito Nazionale Gravitalia. Descrivici brevemente quali sono state per te le gare più emozionanti.
JvK: Sì sono stato un po’ sorpreso ad aver potuto già vincere lo scorso anno titoli cosi importanti! Certo che la gara a Champoluc è stata molto emozionante però devo dire che la gara piú bella per me è stata a Fai della Paganella. Non solo perché ho vinto con un vantaggio rilevante ma anche perché è stato un weekend molto complesso e pieno di sorprese:
– Venerdì e Sabato ha piovuto fortissimo e non avevo per niente voglia di gareggiare, forse non ero l’unico;
– ho lavorato tanto con Tomaso Ancillotti per preparare la bici per le gare in America e lui ha fatto un lavoro davvero straordinario;
– la gara l’ho fatta con la bici di mio padre (anch’essa una Ancillotti DHY);
– il Sabato sera sono uscito a fare festa.
Ma la cosa che mi ha rallegrato di più è stata che i miei amici di Bolzano sono arrivati a fare il tifo per me (e lo stesso hanno fatto a Bormio). Dopo tutto ciò, vincere anche la gara mi ha reso molto felice!
MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?
JvK: Non abbastanza! 😉
MBV: Qual è la bici che hai utilizzato quest’anno?
JvK: Ancillotti DHY (con tante ore di lavoro!!!) – Grazie Tomy.
MBV: Puoi dirci qualcosa sulla bici che utilizzerai il prossimo anno alla Ghost?
JvK: Non so come va la mia nuova bici (non è ancora arrivata), però se va coma la bici da enduro (Ghost Riot), che ha lo stesso sistema, penso che posso andare forte anche la prossima stagione.
Prototipo Ghost DH 2015
MBV: Dalla prossima stagione farai parte del team RRP Ghost, quali saranno i tuoi obiettivi?
JvK: Divertirmi e ottenere i migliori tempi dando il massimo.