La Liguria, una delle regioni più amate dagli appassionati di outdoor, compie un passo importante per la gestione dei sentieri dedicati alla mountain bike. Dopo anni di crescita dell’interesse per questa pratica, la regione ha avviato un’iniziativa che mira a regolamentare l’accesso ai sentieri attraverso la creazione di consorzi e l’introduzione di tesserini per gli appassionati. Questa misura è destinata a garantire una maggiore sostenibilità delle attività sportive all’aperto, preservando al contempo l’ambiente naturale.

La regolamentazione dell’uso della mountain bike sui sentieri liguri rappresenta una novità che risponde a una crescente esigenza di tutela del territorio e di organizzazione delle attività outdoor. Fino ad oggi, molti appassionati si sono trovati a percorrere sentieri privi di una gestione chiara, spesso senza conoscere i limiti di accesso o il tipo di manutenzione necessario. Con la nascita dei consorzi, questo scenario cambia: diverse aree vengono gestite da gruppi locali, che garantiranno una manutenzione regolare e una maggiore sicurezza per tutti.
I Consorzi e i Tesserini: Come Funzionano?
I consorzi sono associazioni composte da enti locali, operatori turistici e associazioni di ciclisti che avranno il compito di organizzare, proteggere e gestire i sentieri. Ogni appassionato di mountain bike dovrà registrarsi e ottenere un tesserino, che fungerà da “permesso” per l’accesso alle aree protette. Questo sistema, che avrà un costo minimo, non solo regolarizzerà l’accesso, ma garantirà anche che i fondi raccolti vengano utilizzati per la manutenzione dei sentieri e per la promozione di eventi legati al mondo della mountain bike.

Il principale vantaggio di questa iniziativa è senza dubbio la protezione del territorio ligure, una regione ricca di biodiversità e paesaggi unici. Grazie ai consorzi, sarà possibile evitare il sovraffollamento di alcune aree, ridurre il rischio di danneggiare l’ambiente e migliorare la sicurezza di chi pratica il trail. Inoltre, la creazione di un sistema ben organizzato favorirà anche lo sviluppo di un turismo più sostenibile, capace di attrarre visitatori rispettosi del territorio.
A questo punto ci poniamo due domande: come sarà accolta questa novità dagli appassionati di mountain bike ma, soprattutto, le altre regioni seguiranno l’esempio della Liguria?












