La Rocky Mountain Sherpa di 10 anni fa era la prima full suspension con ruote da 27.5+, un formato che in quel periodo voleva emergere ma che poi, come abbiamo visto, è finito con lo scomparire o quasi. Nata da un’idea di realizzare un mezzo adatto ai lunghi itinerari, la Sherpa richiamò un grande interesse da parte degli appassionati delle lunghe esplorazioni in sella, compresi noi che l’avevamo anche testata con soddisfazione.

La scelta dell’allora nuovissimo formato ruota da 27.5+ per la Sherpa era legata alla volontà di Rocky Mountain di avere un mezzo dotato di coperture di diametro inferiore al 29″, di ampia sezione e con minore pressione di aria al loro interno, questo a favore di una buona trazione anche in presenza di un grande carico sulla bici, che generalmente caratterizza le lunghe escursioni esplorative anche di più giorni.

Il telaio derivava dal triangolo principale della Element in carbonio, con l’applicazione di un carro specifico in alluminio, per accogliere le coperture di maggiore sezione. L’escursione posteriore era di 95 mm, come nella Element, mentre quella anteriore era stata aumentata a 120 mm per garantire una maggiore stabilità del carico che sarebbe stato destinato a portare questo mezzo in funzione dei lunghi itinerari esplorativi.

La Sherpa era disponibile in unico allestimento, con sospensioni Manitou (forcella Magnum e ammortizzatore McLeod), ruote WTB Scraper i45, pneumatici WTB Trailblazer 27.5 x 2.8”, trasmissione Shimano Deore XT/SLX, freni Shimano, componenti Race Face/WTB, per un prezzo di circa € 5.000.

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