L’Argentario (GR) è pronto ad accogliere alcuni dei giovani biker più talentuosi del momento durante la seconda tappa di Internazionali d’Italia Series il 22 marzo. Tra gli atleti, Scott-Sram MTB Racing Team schiererà due talenti emergenti: il campione nazionale statunitense Bjorn Riley e la giovane canadese Emily Johnston.

Il team manager Thomas Frischknecht spiega perché Scott-Sram MTB Racing Team è felice di competere ad Internazionali d’Italia: “Ho sempre amato gareggiare in Italia, e ora l’ho trasmesso ai miei atleti. L’atmosfera è accogliente, i tifosi sono incredibili e le condizioni di gara eccellenti. Come team manager, mi rendo conto dell’importanza di questi eventi, non solo per i top rider, ma anche per lo sviluppo della prossima generazione di talenti della MTB”. Frischknecht sottolinea il valore delle serie nazionali come Internazionali d’Italia sulla scena globale della MTB: “La mountain bike non è fatta solo di corridori d’élite; abbiamo bisogno di circuiti nazionali ben organizzati per offrire opportunità agli juniores, agli atleti U23 e ai futuri pretendenti alla Coppa del Mondo. Questi eventi sono le fondamenta dello sport”.

Per Emilly Johnston, correre per Scott-Sram è un sogno che si avvera: “Entrare a far parte dello Scott-Sram MTB Racing Team per le prossime due stagioni è davvero emozionante. Quando ho ricevuto la chiamata da Frischi (Frischknecht) poco prima dei Mondiali, sono rimasta a bocca aperta! Non vedo l’ora di imparare da questa squadra e di crescere come atleta”.

Il suo compagno di squadra, Bjorn Riley, condivide il suo entusiasmo e spiega il suo legame personale con l’Italia: “L’Italia era come una seconda casa per me prima di trasferirmi in Europa. Con la mia famiglia andavamo in vacanza sulle Dolomiti ogni anno e io mi sono innamorato della cultura, del paesaggio e, naturalmente, del cibo! Internazionali d’Italia Series offrono sempre grandi percorsi e una pubblico straordinario. Scegliere gare che mi piacciono per me è fondamentale durante la preparazione in vista delle prossime olimpiadi”. Per lui, la mountain bike non è solo competizione: è una forma di espressione: “Penso che il ciclismo contenga arte in diverse forme. Ci si ispira molto ai corridori che si ammiravano da bambini e questo influenza il modo in cui si pedala. Ammiravo i corridori che facevano dei numeri in discesa a ora mi piace molto saltare: è il modo in cui mi esprimo. Fare trick in gara mi rilassa ed emoziona. Quando sono felice in bici vado più veloce”.

Johnston desidera superare i propri limiti, sia fisici che mentali: “Sono curiosa e ho sempre voglia di imparare, di trovare quel senso di meraviglia nel mio stile di guida in gara e cerco sempre di vedere cosa posso fare con la bici. Amo le sfide e la sofferenza che ne deriva. Potermi spingere al massimo ogni giorno è la mia più grande motivazione: amo scoprire fino a che punto posso arrivare, sia tecnicamente che mentalmente”. Per l’atleta questo evento è anche un momento importante: “Arrivo alla stagione con la mente aperta, pronta ad assorbire il più possibile dai miei compagni di squadra e dallo staff. Gareggiare in Italia è sempre una grande sfida: la concorrenza è forte e i percorsi sono divertenti. È il modo perfetto per prendere il ritmo di gara prima dell’inizio della stagione di Coppa del Mondo”.

Il 22 marzo, Emilly Johnston e Bjorn Riley si schiereranno nella nuovissima sede dell’Argentario, pronti ad affrontare alcuni dei migliori corridori del mondo nell’attesissima seconda prova degli Internazionali d’Italia Series.