L’idea per oggi era quella di fare la discesa dello Stockalperweg dal Sempione a Gondo: diligentemente avevo consultato l’orario dei bus pensando di salire al Sempione caricando la bici sul postale delle 9.03 da Gondo, ma con mio sommo rammarico l’autista si rifiuta di caricarmi perchè la corsa deve essere riservata in anticipo. Gli svizzeri, si sa, sono precisi e inamovibili, nonostante faccia notare che il pullman è vuoto… Mah!!!
Il progetto originario così salta e mi ritrovo come un fesso e di pessimo umore alla dogana di Gondo a cercare un’alternativa per rimediare alla giornata rovinata. Di fare fatica non ho voglia, troppo stanco dalle ultime uscite: e allora perché non provare a salire a Rosswald in funivia per poi ridiscendere a valle su quel famoso sentiero di cui avevo sentito parlare e che avevo colpevolmente ignorato anni fa durante la discesa dal Saflich Pass?
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Eccomi così pronto a caricare la mia bici sulla cabinovia di Rosswald, che in estate funziona a corse programmate (ogni mezz’ora). Arrivo proprio in tempo per la salita delle 10.00 e così dopo aver sborsato 15 CHF mi ritrovo comodamente seduto a godermi il panorama sulla valle del Rodano. Fresco e riposato come una rosa eccomi a Rosswald, delizioso borgo affacciato su un’ampia terrazza soleggiata. Tutto è tremendamente “swiss-style”, non manca davvero nulla a completare un quadro naturale già di per sé idilliaco: prati verdissimi, baite curatissime in legno, panorami mozzafiato.

Essendo presto, decido di fare un giretto nei dintorni. Così mi incammino lungo uno stradello asfaltato dalle pendenze assassine che porta al parcheggio auto, al termine della strada che arriva dal fondovalle: da qui sfruttando le piste di servizio degli impianti, anch’esse ripidissime, mi porto ai 2135 mt di Fleschbode, stazione intermedia degli impianti di risalita, con annesso ristorante. Appena sopra ecco il bivio per il Saflich Pass che avevo percorso in discesa: oggi invece noto un sentiero invitante che corre a mezzacosta, con indicati i percorsi escursionistici verde-azzurro per Stafel.

Lo imbocco senza esitazioni ed eccomi scivolare su un trail godibilissimo e dal fondo vellutato che in breve mi porta alle baite in legno di Stafel mt 1997, molto caratteristiche.

Già intravedo numerose possibilità per altre esplorazioni, in particolare mi ingolosisce un bel traverso che corre sull’altro versante della montagna verso la BortelHutte e da qui a Rothwald. Il trail è indicato come Simplon Hohenweg: segnato sul taccuino, sarà per un’altra volta!

Intanto continuo su un ampia carrareccia che da Stafel perde quota sino ad incontrare un bivio dal quale si dirama un esile sentierino che corre a fianco di una placida bisse: non esito a imboccarlo (è il sentiero contrassegnato come azzurro-Bergwasser) e comincia un bellissimo tratto nel bosco a fianco del fiumiciattolo che in breve mi riporta a Rosswald. Dopo aver riposato le stanche membra nel ristorante a fianco della stazione funiviaria, con balcone panoramico sui ghiacciai dell’Aletsch (oggi non mi sono fatto mancare proprio nulla) inizia la discesa verso valle, ben segnalata dai cartelli escursionistici.

Un veloce tratto di sterrata mi porta alle baite di Resti mt 1704, circondate da prati verdissimi e dalle quali la vista verso Briga è semplicemente sublime. Appena sotto si raggiunge una stradella asfaltata dove si ignora il sentiero che riporta le indicazioni Schallberg (ma anche questo è da tenere in considerazione), la si segue per pochi metri in discesa sino a trovare le paline escursionistiche che indicano la discesa verso valle (Talweg).

Badando a non perderle (si interseca più volte la strada ed anche il viadotto del Sempione) comincia il divertimento: il sentiero è facile, largo, filante, ben tenuto, il festival del flow! In men che non si dica sono di nuovo a Ried alla stazione della funivia.

Una giornata cominciata male ma che è finita nel migliore dei modi: consiglio questo itinerario a tutti i principianti della mountain bike che vogliono impratichirsi con la guida in single trail.
N.B.: la traccia GPS allegata è relativa alla sola discesa da Fleschbode (dimenticato di accendere il GPS), località facilmente raggiungibile seguendo i cartelli indicatori di colore verde dal parcheggio auto.
Testo e foto di Fabrizio Godio