Alpitude, con sede a Vallarsa, in provincia di Trento, crede molto nella cura dei dettagli quando realizza i suoi componenti. Componenti che sono tutti realizzati interamente presso la sede di Alpitude e tra di essi spicca la sella Navene, che abbiamo richiesto per un test.

DESCRIZIONE
La Navene è pensata per un utilizzo XC/gravel e che strizza l’occhio anche al ciclismo su strada, frutto di tre anni di progettazione e test sui campi di gara.


Realizzata interamente a mano, con una specifica laminazione della fibra di carbonio in modo da risultare flessibile nella zona esterna mentre nella zona centrale risulta meno flessibile in modo da assorbire gli urti.


La sella presenta una lunghezza ridotta, pari a 245 mm, mentre i bordi sono più larghi del 50% rispetto alla sella da strada Gardena, altro modello di Alpitude.

Il peso da noi rilevato della sella, nella larghezza da 142 mm, è stato di 81 grammi. La Navene è disponibile nelle larghezze da 130 e 142 mm, in vendita al prezzo di € 320.
Info: alpitude.cc
IL TEST
di Amedeo Liguori
La Navene è senza dubbio tra le più leggere selle sul mercato, nonostante la larghezza della versione qui in prova. Al primo contatto sembra, infatti, una piuma, il che mi porta a credere che poi questa leggerezza si traduca sul campo in un’assenza di comfort, ma in questi casi non bisogna essere troppo precipitosi nel giudizio. Una cosa è certa, maneggiandola si avverte subito un’elevata qualità costruttiva. Lo spazio tra scafo e carrello nella zona posteriore non è particolarmente generoso ma grazie all’apertura centrale il montaggio è avvenuto senza particolari difficoltà.

Con una nuova sella capita spesso di avvertire qualche fastidio alla prima uscita e in effetti con la Navene si è reso necessario un periodo di rodaggio, seppur breve, per arrivare ad apprezzarne il comfort generale.

Ho apprezzato anche la generosa apertura centrale, che è in grado di alleviare la pressione sulle parti più sensibili nei tratti più pedalati in sella, ma favorisce anche una buona ventilazione nelle uscite di lunga durata, senza contare anche la maggiore libertà di movimento in fase di pedalata grazie ad una calcolata elasticità laterale dello scafo.

Il supporto al gesto di pedalata si è dimostrato su livelli elevati. In fase di spinta sui pedali lo scafo, infatti, presenta la giusta rigidità ma la Navene si è fatta apprezzare anche per il suo profilo ben studiato, in grado di fornire un valido supporto al gesto di pedalata nelle fasi di rilancio.

Quando ho affrontato le salite più ripide l’appoggio in punta di sella si è dimostrato sufficientemente confortevole e la coda leggermente rialzata riesce a fornire il giusto supporto ostacolando la naturale tendenza in questi casi a scivolare verso la ruota posteriore. Nonostante l’assenza di un vero e proprio rivestimento, inoltre, in presenza di bagnato non ho avvertito fastidiosi scivolamenti. Nelle discese più ripide, invece, la larghezza non particolarmente contenuta della sella non si è fatta avvertire quando ho dovuto arretrare particolarmente.

Siamo consapevoli di essere in presenza di un prezzo non per tutte le tasche, ma certamente adeguato alla qualità costruttiva che caratterizza questa sella. Una sella dalle elevate prestazioni pensata per il biker alla ricerca della massima performance in gara.