Lo scorso ottobre Mondraker ha presentato la nuova gamma Crafty Carbon, che per il brand spagnolo rappresenta il modello di punta del suo catalogo eBike, in forza di escursioni e geometrie da enduro e dell’ultima versione del motore Bosch Performance Line CX. Accanto alle versioni con telaio in carbonio ne troviamo una sola in alluminio, la Crafty Race, e non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di un vero test, e cioè provarla per diversi giorni e sui nostri sentieri preferiti.

DESCRIZIONE

Come già anticipato il telaio è in alluminio 6061, realizzato sfruttando la tecnologia Alloy Stealth Evo, una tecnologia simile alla Stealth Full Carbon Air che Mondraker sfrutta per i modelli in carbonio e che permette di realizzare un telaio dal disegno unico, applicando diversi strati di materiale concentrandoli esattamente dove è necessario, in modo da ottenere un buon compromesso tra rigidità e leggerezza.

Come la Crafty Carbon, anche la Crafty Race è stata completamente riprogettata in ogni minimo dettaglio ma presenta sempre il carattere che l’ha definita fin dal giorno del suo primo lancio. Una e-MTB da enduro full power, dotata di ruote da 29” e 160/150 mm di escursione. Lo schema di sospensione della Crafty Race è quello che ormai da tempo caratterizza le full suspension di Mondraker.

Si tratta dello Zero Suspension System, brevettato dal marchio spagnolo, uno schema a punto d’infulcro virtuale con un esclusivo disegno a doppio collegamento. Sostanzialmente l’ammortizzatore si trova a galleggiare tra i due collegamenti ed è compresso ad entrambe le estremità. In questo modo la sospensione è in grado di assorbire bene anche le piccole asperità.

I principali vantaggi di questa tecnologia sono una guida più stabile durante la pedalata, una maggiore capacità di assorbire qualsiasi tipo di asperità mantenendo la ruota posteriore aderente al terreno, un funzionamento della sospensione indipendente dall’azione frenante e una riduzione del pedal kickback (o contraccolpo ai pedali), che solitamente si verifica quando, a seguito della compressione dell’ammortizzatore, la distanza tra movimento centrale e cassetta pignoni aumenta e di conseguenza la catena viene tirata all’indietro e con essa anche le pedivelle, obbligando ad opporre una forza contraria sui pedali.

La Forward Geometry è un altro emblema del marchio spagnolo ed è stata pensata per consentire una maggiore sicurezza nell’affrontare le discese alle alte velocità, una maggiore maneggevolezza e una maggiore precisione in salita. Si basa su un attacco manubrio più corto, un interasse più lungo e un offset ridotto della forcella.

A differenza delle versioni in carbonio, nella Crafty Race non troviamo il flip-chip sull’attacco inferiore dell’ammortizzatore per modificare gli angoli e l’altezza del movimento centrale, un approccio quindi più semplicistico, che tende a rendere la vita meno complicata al biker. L’aggiornamento significativo per la gamma Crafty 2025 è il nuovissimo motore Performance Line CX di Bosch, in questo caso nella versione Race, che recentemente è stato rinnovato e abbinato alle nuove batteria più leggere ed efficienti.

Nel caso della Crafty Race troviamo la batteria 750Wh, rimovibile tramite un sistema di bloccaggio rapido. In aggiunta, tutte le misure di telaio della Crafty Race sono compatibili con il range extender Powermore, che fornisce una batteria extra da 250 Wh da fissare facilmente all’attacco principale della borraccia sul tubo obliquo, con un peso aggiuntivo di circa 1,5 kg.

Una nuova motorizzazione che ha gli stessi 85 Nm di coppia massima e 600 W di potenza di picco del modello precedente, ma che dovrebbe offrire un’erogazione e un controllo della potenza di gran lunga migliori. In aggiunta è stata ridotta la rumorosità del motore sia durante la pedalata che la fase di rilascio, mentre i fruscii meccanici in discesa sono stati completamente eliminati.

Le modalità di assistenza offerte sono quattro: Tour+, eMTB, Turbo, Race. Quest’ultima modalità è stata sviluppata appositamente da Bosch per l’uso nelle gare di eMTB, una modalità che porta rapidamente alla massima velocità e supporta con tutta la sua potenza fino alla velocità massima. Ovviamente non manca la funzione di assistenza per i tratti dove è necessario spingere la bici a piedi. Le modalità di assistenza possono essere impostate sia tramite il comando minimale presente sul manubrio che dal controller posizionato sul tubo orizzontale.

Altra novità del nuovo sistema Bosch CX e della nuova gamma Crafty è il nuovissimo display Purion 400. Completamente rinnovato rispetto alle generazioni precedenti, si trova sul manubrio accanto all’attacco. Facile da leggere grazie allo schermo a colori da 1,6”, può essere configurato per mostrare le informazioni che si desidera ed è anche dotato di segnali acustici per le notifiche e le impostazioni.

Passiamo, quindi, all’allestimento per dire che la Crafty Race monta all’anteriore una forcella Fox 38, con possibilità di regolare sia la compressione che il ritorno.

Anche l’ammortizzatore è a marchio Fox e troviamo il Float X, regolabile nella compressione e nel ritorno alle basse velocità, fino al bloccaggio.

Le ruote sono le Mavic e-Deemax 29, con cerchio da 30 mm di larghezza interna e 28 raggi sfinati.

Pneumatici a marchio Maxxis differenziati tra anteriore e posteriore. Davanti troviamo infatti il Minion DHF

e dietro il Minion DHR II, entrambi da 29×2.6” e nella versione 3C MAXX TERRA EXO+.

Freni Shimano Deore XT M8120, a doppio pistone e con dischi da 203 mm di diametro.

Anche la trasmissione è Shimano Deore XT, a 12 velocità con cassetta 10-51T e corona Race Face 34T.

Posto guida quasi tutto a marchio ONOFF, con manubrio Sulphur 1.0 da 800 mm di larghezza, attacco Sulphur FG da 30 mm di lunghezza, manopole Desert a singolo collare di bloccaggio.

Il reggisella telescopico, sempre ONOFF, è il Pija da 170 mm di escursione, mentre la sella è una Ergon SM-10.

Geometrie

Taglie disponibili:S-M-L-XL
Piantone:380-420-450-490 mm
Angolo sterzo:65,5°
Angolo piantone:76°
Orizzontale virtuale:605-625-650-670 mm
Altezza movimento centrale:350 mm
Tubo sterzo:110-110-130-130 mm
Carro posteriore:455 mm
Reach:450-470-490-510 mm
Stack:622-622-640-640 mm
Interasse:1225-1245-1265-1285 mm

Specifiche

Telaio:Alluminio 6061 Stealth Evo
Escursione ant.:160 mm
Escursione post.:150 mm
  
Forcella:Fox 38
Ammortizzatore:Fox Float X
Comando cambio:Shimano Deore XT
Cambio:Shimano Deore XT, 12v
Guarnitura:Race Face, 34T
Cassetta pignoni:Shimano Deore XT, 10-51T
Catena:Shimano Deore XT
Freni:Shimano Deore XT M8120, 203/203 mm
Ruote:Mavic E-Deemax 29 – 30c – 28 raggi 2/1 J-bend
Pneumatici:Maxxis Minion DHF / Minion DHR II 3C MAXX TERRA EXO+ 29×2.6
Manubrio:ONOFF Sulphur 1.0, 800 mm larghezza
Manopole:ONOFF Desert
Attacco manubrio:ONOFF Sulphur FG, 30 mm lunghezza
Serie sterzo:ONOFF Saturn, semi integrata
Reggisella:ONOFF Pija, 170 mm
Sella:Ergon SM-10
Motore:Bosch Performance Line CX-Race
Batteria:Bosch Powertube, 750 Wh
Display:Bosch Purion 400
Peso:25,7 kg (taglia L, senza pedali)
PREZZO:€ 6.799,00

Info: mondraker.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

In sella

Spazi e proporzioni sono adeguati alla destinazione d’uso. Forse i biker di taglia più piccola preferiranno accorciare un po’ il manubrio, operazione che non comporterà particolari difficoltà trattandosi di alluminio. Ho trovato poi la sella molto confortevole, così come mi è già capitato in passato con i modelli Ergon.

Per la regolazione del SAG ci si può avvalere delle dettagliate istruzioni presenti sul sito di Fox, in alternativa per la forcella si può sfruttare l’etichetta adesiva posta sul fodero, che indica i valori di riferimento sia per la pressione che per compressione e ritorno. Ricordo che la corretta regolazione iniziale delle sospensioni è fondamentale per giungere poi progressivamente ad un settaggio finale funzionale per le proprie esigenze. Utilizzando le indicazioni di Fox devo dire che mi sono trovato molto bene fin dalla prima uscita e successivamente ho affinato tali valori sulla base delle caratteristiche dei percorsi che ho affrontato.

In pianura

La sospensione già di per sé non innesca fastidiose oscillazioni in fase di spinta sui pedali, in aggiunta potendo contare sull’assistenza del motore si riescono a spianare le sconnessioni riuscendo a mantenere medie molto elevate con un comfort altrettanto elevato e con il minimo sforzo.

Ciò non vuol dire che la sospensione non sia attiva sulle asperità, anzi riesce ad assorbirle molto bene ma si dimostra anche molto stabile, grazie anche all’erogazione fluida fornita dal motore, che nel caso di Bosch è migliorata rispetto al passato e può essere personalizzata a proprio piacimento grazie alla app di interfacciamento col proprio smartphone.

In curva

L’interasse importante, l’angolo di sterzo aperto e la massa rilevante non si può dire che la rendano particolarmente agile nei tratti più lenti e nei tornanti più stretti, ma si tratta comunque di geometrie pensate per la sua destinazione d’uso, rappresentata dall’enduro. La Crafty Race è comunque molto ben bilanciata e lo si nota sempre di più man mano che la velocità aumenta e con essa aumenta anche l’autorevolezza con cui si riescono ad affrontare le curve senza scomporsi minimamente.

In salita

Sfruttando l’assistenza elettrica la Crafty Race si rivela un piacere praticamente su qualunque salita. I terreni più avari di grip non riescono a mettere in difficoltà neanche i biker meno in forma, grazie anche alla sospensione che assorbe bene gli urti e non rallenta minimamente il mezzo. A proposito, non mi è mai capitato di picchiare le pedivelle nei tratti più tecnici, come spesso capita con mezzi simili.

Poi grazie alla batteria di elevata capacità è veramente difficile trovarsi a corto di assistenza, considerato che per i giri particolarmente lunghi non è necessario adottare la modalità di assistenza più corposa, avendo un minimo di forma fisica.  

In discesa

Con simili escursioni e geometrie ci si può lanciare a velocità record. La Crafty Race scende con sicurezza, sfruttando, come già detto, la sospensione messa a punto ottimamente, che consente di sfruttare appieno la corsa e senza evidenziare risposte troppo morbide ad inizio corsa o scarso supporto dalla metà in poi.

Molto azzeccata anche la scelta delle gomme, pensate proprio per tale contesto e che mantengono un’aderenza ottimale in ogni situazione, pur non essendo eccessivamente ampie in sezione, come farebbe credere la loro misura. Una caratteristica, quest’ultima, che ho gradito perché accentua la precisione di guida offerta già dalla rigidità del telaio e dal suo ottimo bilanciamento.

Conclusioni

La Crafty Race è indubbiamente un’eccellente rappresentante del suo segmento, grazie all’indiscutibile esperienza del produttore. Riesce davvero ad elevare avvertibilmente il livello al quale si trovano le moderne e-MTB, in modo da rivolgersi anche ai biker più esperti per girare in lungo e in largo le montagne più ardue senza distruggersi di fatica.