Il Mont’Orfano prende il nome dalla sua posizione solitaria nella parte iniziale della Val d’Ossola, separando il Lago Maggiore dal Lago di Mergozzo. E’ profondamente segnato da un’intensa attività estrattiva, soprattutto di granito bianco, iniziata fin dal Medioevo. L’itinerario è breve ma impegnativo, prevedendo la scalata del Mont’Orfano fino alla vecchia Polveriera, per poi rientrare dal suggestivo Sentiero Azzurro, che costeggia il Lago di Mergozzo ed il versante Est del Mont’Orfano.

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La partenza è dal ponticello in legno di Fondotoce, che fa da ingresso nella Riserva Naturale dal lato est.

Ci si dirige verso il fiume Toce e lo si costeggia percorrendo un veloce sentiero lungo il fiume. Si comincia ad avvistare la meta di questo itinerario.

Si passa sotto la ferrovia e si continua a percorrere questo veloce sentiero.

Raggiunto un bivio sotto la strada statale ci si immette su un single-track che rapidamente conduce alla località Prà Michelaccio. Pochi metri a sinistra per poi immettersi sulla stradina a destra in salita, che dopo qualche decina di metri diventa sterrata.

Si percorre così una strada sterrata, a tratti panoramica, che sale con pendenza costante e dopo alcuni tornanti si raggiunge una vecchia casermetta realizzata con blocchi di pietra.

Proseguendo ancora in salita si raggiunge rapidamente un bivio dove si mantiene la destra sempre in salita in direzione della vecchia polveriera.

Si superano ancora alcuni tornanti e si raggiunge un bivio dove ci si immette sul sentiero pianeggiante a destra in direzione della polveriera. Un breve sentiero molto panoramico che dopo un centinaio di metri ci fa raggiungere la polveriera. Da qui è possibile ammirare uno splendido panorama sul Lago Maggiore, sulla foce del Toce, su Gravellona Toce e sulla Val Corcera, in fondo alla quale si vede spuntare un lembo del Lago d’Orta, ma si intravedono anche le cime della Val Grande e della bassa Val d’Ossola.

A questo punto si riprende a ritroso il sentiero per ritornare sulla strada sterrata, che stavolta si percorre in discesa, fino a raggiungere il bivio precedente, poco prima della casermetta, dove stavolta si tiene la destra in direzione di Mergozzo e della cava di granito verde.

Dopo qualche centinaio di metri raggiungiamo la cava, quindi proseguiamo sul sentiero in discesa, dal fondo alquanto sconnesso, che dopo un po’ si allarga e ci manteniamo sempre su questa traccia larga fino a raggiungere un tornante, dove lasciamo il largo sterrato per intraprendere un poco evidente sentiero sulla destra.

Un sentiero inizialmente ben pedalabile ma che poi inizia a scendere diventando a tratti molto sconnesso, costringendo in alcuni casi a proseguire a piedi.

Al termine della discesa ci ritroviamo ad un bivio dove svoltiamo a destra e dopo un centinaio di metri raggiungiamo l’indicazione del Sentiero Azzurro, dove teniamo la destra.

Superata una leggera salita ci si immette poi sul caratteristico sentiero lastricato in pietra, con una serie di scorci sul sottostante Lago di Mergozzo.

Conviene percorrere questo sentiero prestando attenzione in alcuni tratti esposti e sconnessi, quindi al termine di una salita da fare necessariamente a spinta si raggiunge la strada che collega Fondotoce alla località Montorfano. A questo punto in ripida discesa, dopo alcuni tornanti si raggiunge rapidamente la strada statale nei pressi della stazione ferroviaria di Verbania. Svoltando a sinistra si percorre questa strada fino alla rotonda subito dopo il ponte ferroviario, dove ci si può immettere sulla pista ciclabile sul lato sinistro della strada.

Percorrendo la ciclabile si raggiunge la rotonda di Fondotoce ma al bivio si tiene la sinistra per passare sotto la strada statale ed immettersi poi direttamente nella Riserva Naturale di Fondotoce. Si svolta a sinistra e si percorre lo sterrato principale fino a raggiungere nuovamente il ponticello in legno di Fondotoce, da dove siamo partiti.