Dieci anni fa Niner aveva dato una rispolverata alla sua WFO 9, portando le sue escursioni a 150 mm. L’obiettivo era quello di farla uscire dalla sua iniziale destinazione d’uso per proiettarla in un ambito più gravity.

Il nuovo telaio della WFO 9 era di oltre 300 gr più leggero rispetto al suo predecessore. Ciò era stato reso possibile dalla sagomatura delle tubazioni in alluminio con la tecnologia Airforming, attraverso aria compressa immessa in uno stampo riscaldato, un procedimento che consentiva un controllo dello spessore e l’uniformità del materiale, permettendo di utilizzare anche meno metallo. Il peso della WFO 9 completa era di circa 13 kg.

Il telaio era compatibile con forcelle aventi una corsa da 150 a 170, mentre il mozzo posteriore, a perno passante, era ancora da 142×12 mm, considerato che l’ormai standard Boost non era ancora tanto in voga.

Il carro era articolato su cuscinetti sovradimensionati Enduro Max, a favore quindi di una maggiore rigidità e robustezza. Inoltre era predisposto per accogliere pneumatici di sezione fino a 2.35”.

Il telaio era inizialmente compatibile solo con reggisella telescopici con passaggio esterno del cavo, ma successivamente Niner lo aveva reso compatibile anche con quelli aventi passaggio interno.

L’allestimento prevedeva una forcella RockShox Pike RCT3 da 160 mm, ammortizzatore RockShox Monarch Plus RC3, ruote NoTubes ZTR Flow EX, trasmissione SRAM X01, freni Avid X01 Trail con dischi da 180/150 mm, pneumatici Schwalbe Nobby Nic EVO. Era in vendita al prezzo di $ 4.999.

Geometrie

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