In primavera Vittoria ha presentato la nuova gamma di pneumatici Enduro Race, aggiornando i modelli Mazza, Martello e Mota con una nuova mescola morbida racing e una carcassa rinforzata. I modelli standard Mazza, Martello e Mota restano comunque a catalogo.
DESCRIZIONE
Il Mazza Race utilizza lo stesso battistrada del modello Mazza, quindi con un canale centrale ben definito a favore della direzionalità e tasselli squadrati e di dimensioni generose, dotati di intagli profondi nella direzione di rotolamento a favore della scorrevolezza anche in curva e in contropendenza. I tasselli centrali, inoltre, presentano un gradino come rampa in rotolamento ma viene sfruttato anche per mordere il terreno in salita e in frenata. In tal modo il Mazza Race è uno pneumatico utilizzabile sia all’anteriore che al posteriore.
La nuova mescola soft 1C RACE è stata sviluppata per soddisfare la ricerca di alte prestazioni in ambito enduro, sia nell’utilizzo in gara che per chi cerca semplicemente il massimo grip su ogni terreno, in ogni condizione. La nuova mescola è costituita da una combinazione di molecole di Graphene e Silice in grado di offrire flessibilità ottimale e deformazione efficace del battistrada.
Il Mazza Race presenta anche una nuova carcassa da 60 TPI più robusta che aumenta la protezione dalle forature senza compromettere la flessibilità. Oltre ad uno strato protettivo posizionato nella parte centrale, offre una protezione multistrato affidabile. In aggiunta presenta inserti realizzati in gomma high tech per proteggere i fianchi della gomma da pizzicature e forature causate dal cerchio.
I talloni pieghevoli in aramide sono realizzati per favorire il gonfiaggio e assicurare un’ottima tenuta di pressione per un’installazione tubeless efficace.
Il peso da noi rilevato della gomma anteriore è stato di 1322 grammi mentre quella posteriore ha un peso di 1273 grammi. La Mazza Race è disponibile nei diametri da 29″ e 27.5″, in entrambi i casi nelle sezioni da 2.6″ e 2.4″. La singola copertura è in vendita al prezzo di € 72,96.
Info: vittoria.com
IL TEST
di Fabio Paracchini
Queste gomme sono state scelte come sezione 2.4″ ETRTO 60 proprio per essere agli antipodi rispetto al precedente test delle Continental Argotal da 2.6″ ETRTO 66, sia per sezione, sia per disegno dei tasselli, oltre a verificare i passi avanti fatti da Vittoria sulla mescola prendendo a confronto il modello E-Mazza. Le Mazza Race sono state montate senza difficoltà su cerchi con canale da 30 mm e inserto Red Poison Evo, che oramai mi accompagna da molti mesi; inizialmente ero abbastanza scettico sulla possibilità di riuscire a montare un copertone così stretto sul cerchio con l’inserto che non è affatto stretto, invece l’operazione si è svolta con insperata velocità e senza particolare tribolazione su entrambe le ruote. Il tallonamento è stato effettuato con la normale pompa da garage. Se la bicicletta sembrava molto massiccia con le Continental, sia per i tasselli appuntiti sia per la generosa carcassa che quasi sfiorava il parafango montato sotto l’archetto, con queste gomme il colpo d’occhio regala una bici snella e fa impressione il vuoto creatosi sia tra i foderi massicci della Fox 38 che quelli del carro posteriore.
Durante il test avevo ancora in mente le impressioni di guida con le E-Mazza, una gomma sincera ma senza “acuti” prestazionali; con questo nuovo modello ho dovuto sia cancellare le sensazioni ancora vive avute dalle eccezionali Argotal, sia di non cercare subito il pelo nell’uovo. Purtroppo (o per fortuna) la prima uscita con queste gomme è stata una lunga cavalcata su asfalto verso la cima del Mottarone, in cui mi sono concentrato a “sentire” la scorrevolezza, per poi tuffarmi in una coinvolgente discesa di oltre 1200 metri di dislivello negativo su fondo molto bagnato. Questo primo “contatto”, probabilmente il meno”soft” che si potesse sperare, mi ha sorpreso per diversi fattori: su tutti, la grande agilità che uno pneumatico così stretto dona alla bici, facendola essere rapida e diretta agli input come mai lo è stata (proprio per aver sempre montato gomme di sezione superiore), e la seconda che nonostante il terreno fosse zuppo, il grip non è mai venuto meno sia in curva in discesa, sia in salita su strappettini su cui ho usato il pignone da 52T, con la pressione che è stata superiore a quella che uso di solito. La spaziatura tra i tasselli è leggermente superiore rispetto a modelli similari degli altri produttori ed ha agevolato molto l’auto pulizia quando ho trovato zone di fango denso, tornando a essere ben pulite.
Nelle successive uscite ho ridotto la pressione per sfruttare al meglio la carcassa e alzare il ritmo in discesa, ed ancora una volta l’aspetto migliore è venuto dalla bici che è divenuta sia più agile che più precisa per via dei tasselli non troppo pronunciati; questa agilità mi ha portato a essere anche più fluido nelle sezioni con curve a “S” e quindi a dover stare meno sui freni nelle parti guidate; il binomio carcassa-mescola funziona molto bene permettendomi linee estremamente pulite, senza sbavature: sui terreni compatti, così come sui rock garden, la bici sta esattamente dove la si mette.
Per chi possiede mountain bike con la possibilità di regolazione degli angoli, sarà una manna poter impostare un setting completamente teso alla stabilità sul veloce, acquisendo però un’impagabile agilità grazie a queste gomme: in generale la differenza è che se con le Continental dovevo contare su una frenata più incisiva per impostare le curve, con questo set la velocità che si può avere è più omogenea proprio per una migliore capacità di passare da spalla a spalla.
Il consumo dei tasselli è nella norma, considerata la mescola morbida ma non esagerata, con il posteriore ovviamente che con i km si è “appiattito” e consumato in maniera uniforme al centro, mentre i tasselli sulle spalle non hanno subito le classiche lacerazioni alla base, segno di una carcassa molto solida e dall’altezza contenuta dei profilo dei tasselli. Il profilo della gomma anteriore si è mantenuto abbastanza tondeggiante e non ho rilevato consumi anomali dei tasselli, ma la carcassa ha incominciato ad avere delle traspirazioni di lattice sui segni che si formano sul bordo del copertone quando questo ha lavorato in torsione da carico di peso. Durante il periodo di test non ho rilevato perdite d’aria anomali e neppure forature.
In conclusione posso dire che questo set di gomme mi ha colpito positivamente per il miglioramento prestazionale della guida nelle sezioni miste, proprio per via della riuscita combinazione tra sezione/carcassa/mescola, con quest’ultima che sembra essere migliorata rispetto alla precedente versione. La scritta “RACE” non è stata messa per caso ed obiettivamente, pur essendo un prodotto di punta con un target alto, può aiutare a progredire il biker verso una guida più dinamica e veloce, oltre che sicura.