Non sono molte le selle a marchio Selle SMP da noi testate nel tempo, anzi l’ultima risale ad un paio di anni fa. Ritorniamo quindi con piacere su questo marchio padovano, che recentemente ha sfornato alcune novità tra cui questa sella che abbiamo poi ricevuto per un test di lunga durata.

DESCRIZIONE

La F30C s.i. è indicata per i biker che hanno un bacino medio/largo. Una sella di lunghezza ridotta dal disegno ergonomico e dalle forme essenziali, grazie all’assenza di imbottitura. Caratteristiche che la inquadrano in un ambito di utilizzo dove le prestazioni hanno carattere preferenziale.

Il comfort è garantito, oltre che dal disegno ergonomico, come detto, anche dalla presenza dell’ampia apertura centrale, ormai da sempre emblema delle selle del marchio padovano.

In aggiunta troviamo anche la caratteristica punta a “becco d’aquila”, pensata per ridurre la compressione e favorire l’appoggio quando si avanza in punta di sella nell’affrontare una salita.

Il rivestimento è in microfibra.

Lo scafo è in Nylon 12 caricato in carbonio.

La versione in prova è dotata di carrello in acciaio Inox AISI 304, con diametro del tondino di 7,1 mm.

Il peso da noi rilevato della sella, nella versione con carrello in acciaio AISI 304, è stato di 235 grammi, mentre le dimensioni sono pari a 250 x 150 mm. La F30C s.i. è disponibile in tre colorazioni ed in vendita al prezzo di € 215.

Info: sellesmp.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

La F30C s.i. emana un’elevata qualità già dal primo approccio. Durante l’installazione ho apprezzato la presenza di un carrello di lunghezza particolarmente generosa, che mi ha consentito buoni spazi di manovra ma anche un’ampia possibilità di posizionamento della sella rispetto al morsetto del reggisella. Non ho riscontrato nessun problema di adattamento ai vari tipi di morsetto stringisella grazie al classico tondino del carrello. 

Considerata l’assenza di un’imbottitura la sella richiede un certo periodo di adattamento, per cui alla prima uscita ho preferito limitare il chilometraggio. Già dall’uscita successiva, però, non ho riscontrato alcun tipo di fastidio. Ne ho apprezzato, anzi, il comfort generale, non avendo rilevato irritazioni cutanee.

Ho apprezzato particolarmente la generosa apertura centrale, che si è dimostrata in grado di alleviare considerevolmente la pressione sulle parti più sensibili durante i trasferimenti su asfalto, ma ha anche favorito una buona ventilazione nelle uscite di lunga durata. Il supporto al gesto di pedalata è stato a dir poco entusiasmante. La F30C s.i. ha un profilo ben studiato e un livello di rigidità dello scafo che consente di concentrare sui pedali tutta l’energia impressa.

Affrontando le salite più ripide ho sfruttato ampiamente l’appoggio avanzato in punta di sella senza perdere molto in termini di comfort.

Inoltre ho anche apprezzato il leggero rialzo della coda, che ha ostacolato la naturale tendenza del corpo in questi casi a scivolare verso la ruota posteriore. Di buon livello, infine, il rivestimento adottato, che anche in presenza di bagnato non mi ha mai fatto avvertire fastidiosi scivolamenti.

In fase di arretramento ho avvertito la presenza di una seduta non particolarmente ristretta nella zona posteriore, una caratteristica che comunque è attenuata dalla lunghezza ridotta della sella rispetto ad una più classica, che consente di avere una buona mobilità nell’affrontare i tratti più tecnici.

La F30C s.i. non è per tutte le tasche ma vale senz’altro tutti i soldi spesi per averla. Una sella in grado di consentire al biker di esprimere tutto il suo potenziale a fronte di un comfort apprezzabile, considerate le caratteristiche e la destinazione d’uso. Aggiungerei solo, a mio parere, un inserto laterale a protezione da eventuali abrasioni, che sarebbero un peccato per una sella di tale valore.