Come vi avevamo già accennato a suo tempo, successivamente al test delle sue ultime novità Goodyear ci ha inviato anche quelli che sono stati i suoi primi modelli di pneumatici inseriti a catalogo, ovvero il Peak e l’Escape. Finito di testare il primo siamo passati al secondo e ora siamo pronti a darvi le nostre impressioni.

DESCRIZIONE

L’Escape è un pneumatico pensato il trail ride, per i terreni più sconnessi e dalle condizioni più secche a quelle intermedie. Il profilo è arrotondato ed il battistrada presenta tasselli squadrati e ben distanziati. Quelli laterali sono di dimensioni più generose rispetto a quelli centrali e tutti adottano un intaglio per garantire trazione e prestazioni in frenata. La particolarità, inoltre, dei tasselli laterali è di avere sulla spalla esterna una serie di intagli, probabilmente pensati per garantire in curva una più graduale trazione in appoggio.

L’Escape utilizza la mescola Dynamic R/T (Rugged-Terrain), formulata in maniera specifica per bilanciare grip, usura ed efficienza.

La versione in prova presenta una costruzione della carcassa Tubeless Complete da 120 TPI, una costruzione progettata da Goodyear che presenta i vantaggi di uno pneumatico tubeless ready con proprietà aggiuntive. Uno strato di materiale multi-mescola, infatti, viene aggiunto alla carcassa per consentire una migliore ritenzione dell’aria e fornire al tempo stesso una protezione aggiuntiva contro forature e tagli, a fronte di un minimo aumento del peso. Come ulteriore aggiunta, sui fianchi è presente la protezione M:Wal, uno strato di tessuto resistente a tagli e abrasioni.

Il peso medio da noi rilevato tra i due pneumatici in test è stato di 873 grammi. L’Escape è disponibile anche nella versione Tubeless Ready, in entrambi i diametri, nella sola sezione da 2.25″ per il formato 29″ e nelle sezioni da 2.35″ e 2.6″ nel formato 27.5″. La singola gomma è in vendita al prezzo di € 60,00.

Info: www.goodyearbike.com

Distributore per l’Italia: mandelli.net

IL TEST

di Amedeo Liguori

La Escape si presenta come una gomma abbastanza polivalente e in effetti da una prima analisi statica appare in grado di potersela cavare un po’ ovunque, grazie a dei tasselli ben spaziati, quindi a favore del grip ma anche dell’autopulizia in presenza di fango. Quelli centrali, inoltre, descrivono un canale che seppure discontinuo dovrebbe favorire nella direzionalità. Il montaggio di entrambe le gomme è avvenuto senza difficoltà, e ormai non mi stupisco più di questo visti gli enormi passi avanti compiuti sia nella produzione delle gomme che dei cerchi. Sono riuscito a far tallonare le Escape in modalità tubeless senza necessità di compressore ma utilizzando una buona pompa da officina. Entrambe le gomme hanno poi mantenuto bene la pressione fin da subito, non avendo rilevato sul campo alcuna perdita.

L’Escape non è certo un pneumatico per i terreni più compatti e questo lo sapevo già, tuttavia sui tratti meno sconnessi e più scorrevoli ha dimostrato di avere un rotolamento sufficientemente buono considerata la destinazione d’uso, grazie probabilmente ai tasselli non eccessivamente pronunciati.

Nei tratti fangosi le gomme non tendono ad accumulare particolarmente il fango, sebbene non siano comunque pneumatici pensati particolarmente per queste circostanze. Nei passaggi su rocce o radici bagnate le Escape hanno fornito una buona risposta, offrendo buoni livelli di prevedibilità. Ho notato la facilità con la quale mi hanno consentito di affrontare certe sezioni in cui altre gomme vanno invece in crisi.

Il piatto forte di queste gomme resta comunque il terreno dal fondo più sconnesso, dove la Escape si aggrappa al terreno come fanno poche altre gomme, riuscendo ad infondere un’elevata prevedibilità che si traduce in una notevole sicurezza. In curva offre un’ottima direzionalità. La gomma mantiene anche qui un comportamento molto prevedibile e non richiede mai bruschi cambiamenti di direzione. Nelle curve veloci, inoltre, sfrutta l’ottimo supporto offerto dai fianchi anche se si utilizzano pressioni relativamente basse. Il comportamento in frenata è stato di livello elevato. Le Escape non richiedono di anticipare la frenata e fanno arrestare il mezzo in spazi molto ridotti e senza scomporsi. Nei tratti con l’aderenza al limite, anche ritardando un po’ la frenata sono riuscito a mantenere la linea impostata.

Sul periodo di test la resistenza a tagli e forature è stata ottimale mentre l’usura si è mantenuta nella media. Per un utilizzo che va dal trail ride all’all mountain non posso che esprimermi positivamente per la Escape, una gomma in grado di cavarsela egregiamente un po’ in tutte le situazioni.