Non è proprio in giovane età Costanza Fasolis, ma nelle marathon va forte e lo ha dimostrato anche nei primi due appuntamenti della neonata Coppa del Mondo Marathon, piazzandosi sempre nella top-10. Sentiamo allora cosa ci racconta nella nostra intervista.
Età: 37 anni.
Vive a: Alba (CN).
Musica preferita: non ha particolari gusti musicali. Sente spesso la radio.
Hobby: andare in bici, che domande! Scherzi a parte… non le resta molto tempo per coltivare altre passioni.
Percorso preferito: le piacciono molto le gare a tappe in Spagna o Francia tipo Mediterranean Epic, Volcat e Transmaurienne. In Italia Mythos Primiero Dolomiti e Granfondo Muretto di Alassio.
MTB-VCO: Ciao Costanza, ti ricordi quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike?
Costanza Fasolis: Nel 2012 facevo triathlon e quell’anno si svolgevano gli italiani di triathlon cross ad Avigliana, vicino casa. Organizzava la mia squadra e così iniziai a usare la MTB. La cosa più difficile che io abbia mai fatto.
C’era una cosa che mi faceva impazzire della MTB e che mi spinge a continuare: la possibilità di migliorare qualcosa ogni giorno dal punto di vista tecnico, al di là della pura prestazione atletica. Quando fai un passaggio che il giorno prima magari non ti veniva… ecco, per me quella è già una vittoria.
MBV: Qual è stata la tua prima gara e com’è andata?
CF: Credo la Sauze Mountain Classic nel 2013. Ero con il gruppo dei biker torinesi (Sassi Biker) che mi hanno accompagnato nelle prime pedalate in MTB. Ricordo che hanno avuto una grande pazienza ad aspettarmi e ad aiutarmi con i guasti meccanici. Fu una faticaccia ma son cresciuta in mezzo a quelle montagne e volevo a tutti i costi farla.
MBV: Il 2023 è iniziato subito bene con il 4° posto alle due marathon a tappe, Andalucia Bike Race e Mediterranean Epic. E poi a seguire le vittorie nelle classiche di Alassio, Capoliveri e Caselle.
CF: Sì, sono abbastanza contenta, non tanto per i risultati, ma per il lavoro che sto svolgendo con il mio allenatore (Roberto Crisi). Spesso nelle gare femminili siamo in poche quindi penso che la soddisfazione debba arrivare più che dalla posizione, dall’analisi del lavoro fatto. Son molto soddisfatta del quarto posto alla Mediterranean Epic perché quella è una delle mie gare preferite e la starting list era davvero pazzesca.
MBV: Poi è arrivata la Coppa del Mondo Marathon, la prima della storia, e ti abbiamo visto sia a Nove Mesto che a Finale Ligure nella top-10, la migliore delle italiane. Ti aspettavi queste prestazioni?
CF: Non tanto… però conoscevo quasi tutte le altre ragazze perché alla fine fare gare fuori ti aiuta anche in questo, arrivi a quelle gare con più consapevolezza e calma. Sapevo che lottare per una top-10 era davvero difficile per me, ma ho giocato un po’ di esperienza e ho cercato di fare quello che potevo. Poi io mi gaso da morire quando ci sono esperienze nuove da fare e mi “butto”. A volte è faticoso perché cerco di organizzarmi facendo quadrare budget, logistica e il mio lavoro… ma quando poi sono in partenza mi rendo conto che ce l’ho fatta. E la gara spesso è la parte più facile di tutto 🙂
MBV: Parliamo degli Europei di Laissac. Cosa è successo lì?
CF: Di preciso non lo so… mi ha raccontato Miguel Martinez, che era dietro con la eBike per le riprese video, che ho preso un tronco di albero tagliato con l’anteriore e la bici è letteralmente volata via insieme a me. Ho fatto un bel volo battendo la testa ma per fortuna nessun altro danno. Mi son spaventata molto. Ho provato a ripartire ma mi girava la testa e son caduta di nuovo poco dopo. Ho deciso che era meglio non continuare, anche se in quei frangenti è sempre difficile decidere cosa fare. Qualcuno avrebbe continuato forse, ma io non me la sono sentita.
MBV: Cosa ti passa per la testa quando sei sulla start line?
CF: Intanto son felice di esserci perché come dicevo prima non è sempre facile organizzare le trasferte, fare quadrare tutto e non avere problemi di salute. Quindi mi ritengo fortunata e poi a me la MTB piace proprio tanto. Mi diverto anche se sono una delle più vecchie del gruppo e al momento non mi è ancora passata la voglia!
MBV: Hai un tuo idolo nel mondo delle marathon?
CF: Ammiro molto Fabian Rabenstainer e Samuele Porro perché hanno un motore e una testa pazzeschi.
MBV: Domanda a bruciapelo: perché proprio le granfondo/marathon?
CF: È piuttosto semplice: non ho le doti di esplosività e tecnica necessari per i circuiti di cross country. Cioè, io amo le discese tecniche e impestate, ma i tracciati XC sono qualcosa di “altro” che non sento mio. Pensare di girare per 1h30 in circuito è lontano dal mio modo di vedere la MTB.
MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?
CF: Tra le 15 e le 20 ore settimanali.
MBV: Ci descrivi le bici che utilizzi in questa stagione?
CF: Ho a disposizione una Specialized Epic Evo (quella con le sospensioni da 120 per intenderci) e la nuova Epic World Cup. Sono entrambe montate con gruppi SRAM e sospensioni Rockshox. Gomme Specialized Renegade.
MBV: Quali obiettivi hai per il 2023?
CF: Mi piacerebbe fare un buon risultato al Campionato Italiano, ma la concorrenza è agguerrita! Poi vorrei correre le altre due prove di Coppa del Mondo Marathon e vedere cosa riesco a fare in generale. Al momento sono 7^.
MBV: Grazie dell’intervista Costanza ed in bocca al lupo per il proseguimento di stagione!
CF: Grazie e buon lavoro a voi!