Lo Slayer staziona nel catalogo Rocky Mountain dal lontano 2001 e per continuare a rimanervi deve rimanere al passo con i tempi, per questo motivo arriva adesso la sua ultima generazione, che propone ben 180 mm di escursione ad entrambi gli assi, con la compatibilità con forcelle a doppia piastra, per un freeride ai massimi livelli, dentro e fuori dai bike park.
Per le taglia S ed M Rocky Mountain ha previsto il formato ruota misto (29″/27.5″) mentre le taglie maggiori offrono ruote da 29″.
Il triangolo principale rimane sostanzialmente invariato, ma vede l’aggiunta di un vano portaoggetti nel tubo obliquo, nascosto sotto una copertura magnetica. Rocky Mountain lo ha chiamato PenaltyBox ed è ampio abbastanza da contenere barrette energetiche e ricambi.
Le versioni in carbonio adesso sono full carbon, in quanto anche il carro posteriore, a differenza del passato, è in carbonio. Il forcellino posteriore presenta adesso flip-chip a due posizioni, simile a quello presente nel modello Altitude da enduro. Consente di variare la lunghezza del carro di 10 mm, passando quindi da 439 mm a 449 mm. La Slayer è inoltre compatibile con il forcellino universale UDH, ma solo quando il carro è nella sua massima lunghezza.
Rocky Mountain ha rivisto il rapporto di leva della sospensione per avere una maggiore linearità in risposta, ma allo stesso tempo anche una sufficiente progressività. L’anti-squat è stato leggermente aumentato per andare incontro alle esigenze di pedalata, andando poi a decrescere man mano che la sospensione procede nella sua corsa.
Geometrie
L’angolo di sterzo di 63° della nuova Slayer è di 1,5° più aperto della precedente versione, inoltre può essere ulteriormente aperto fino a 62,5° sfruttando il sistema di regolazione Ride-4 di Rocky Mountain, che consente così di variare alcune quote geometriche. E’ aumentato anche il reach, di 5 mm, mentre il piantone è più verticale.
Allestimenti e prezzi
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