Fondata nel 1962 da Ernesto Gazzola, uno dei maestri della calzatura sportiva, da cui deriva anche il nome del brand, Gaerne basa la sua produzione di scarpe da ciclismo sulla tradizione di esperti artigiani, oltre che una rigorosa selezione dei materiali e una ricerca senza compromessi di qualità, innovazione e design per soluzioni sempre nuove e originali. Il suo catalogo abbraccia praticamente tutte le discipline del ciclismo, a cui nel 2020 si è aggiunto il modello G.Ray, un modello dedicato all’utilizzo con le eBike e che abbiamo avuto in prova per un lungo periodo.

DESCRIZIONE

L’utilizzo della eBike porta sempre più biker ad esplorare i trail più impegnativi, al punto che può capitare più frequentemente di ritrovarsi in punti dove si è poi costretti a mettere il piede a terra e proseguire a spinta. E’ proprio a questi frangenti che Gaerne ha pensato realizzando la G.Ray, una scarpa che si propone di offrire prestazioni in pedalata ma anche il giusto grip quando si prosegue a piedi.

Grip che è garantito dalla suola G.Tourer Vibram, realizzata con una mescola e un disegno ottimizzati a favore dell’aderenza, ma anche dall’inserto in EVA per assorbire gli urti.

Le prestazioni in pedalata sono invece garantite oltre che dalla suola, dall’intersuola progettata per fornire sostegno e stabilità sui pedali.

La tomaia è in nylon mesh con rinforzi e protezioni antiabrasione su punta, lati e tallone.

Il plantare è anatomico, con caratteristiche antibatteriche e traspiranti.

La chiusura della G.Ray è affidata al sistema a rotore BOA L6.

Il peso da noi rilevato del paio di scarpe, in taglia 46, è stato di 840 grammi. Le G.Ray sono disponibili nelle taglie dalla 39 alla 47 e in una singola colorazione. Sono in vendita al prezzo di € 159,90.

Info: gaerne.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

Il primo aspetto che mi colpisce di una scarpa solitamente è la calzata. E’ chiaro che si tratti di un aspetto abbastanza soggettivo, tuttavia quando mi capita di provare una scarpa da ciclismo e riscontrarne una calzata sostanzialmente perfetta, poi il più delle volte quella scarpa si dimostra particolarmente valida sul campo. Sarà perché la sento un tutt’uno con il piede, guadagnandone a livello di feeling con il mezzo? Fatto sta che con le G.Ray mi sono sentito subito a mio agio già dal primo contatto.

La calzata infatti è fin da subito confortevole e non mi ha fatto riscontrare punti di pressione o, viceversa, inutili zone “vuote”. Dal punto di vista estetico le scarpe presentano un design aggressivo che sfoggia soluzioni ricercate, non farà sentire a proprio agio se si entra in un bar ma… non è che mi interessi più di tanto.

Subito dopo il comfort, in una scarpa quel che mi interessa maggiormente è il feedback con i pedali, che nel caso delle G.Ray si è mantenuto su buoni livelli, pur in presenza di una suola progettata come valido compromesso tra aderenza sui pedali e aderenza nel portage. Sono rimasto anche sorpreso dal livello di aderenza mostrato da queste scarpe in condizioni di bagnato. Nei tratti di portage poi le G.Ray hanno mantenuto un buon grip anche quando ho dovuto affrontare tratti estremamente ripidi con un fondo molto inconsistente o bagnato.

La chiusura del sistema BOA si è dimostrata molto pratica ma soprattutto funzionale, non avendo riscontrato alcun allentamento nell’uso. Inoltre ho notato che non tende a trasferire la tensione dalle aree più sollecitate a quelle meno. Il materiale della tomaia ha dimostrato un buon livello di protezione dalla pioggia e dal fango, mentre per quanto concerne la traspirabilità ne ho apprezzato il buon livello di ventilazione anche nelle giornate più afose.

Le G.Ray si sono fatte apprezzare anche per aver fornito un buon assorbimento delle vibrazioni e dei piccoli urti, frequenti quando si utilizza ad esempio una eBike, vista la maggiore velocità alla quale si possono affrontare anche i tratti in salita. A queste caratteristiche si aggiunge la robustezza e un prezzo secondo me adeguato al livello qualitativo di queste scarpe, che le rende tra le mie preferite in un utilizzo con l’eBike oppure lungo percorsi caratterizzati da frequenti tratti di portage.