La gita al Lac de L’Ascension ha lasciato il segno sulle mie gambe, ed oggi proprio non ho voglia di sobbarcarmi la salita lungo la sterrata che da Lax sale a Fiescheralp. Così scelgo di salire con la funivia di Fiesch, in compagnia degli immancabili giapponesi di turno pronti a fotografare qualsiasi cosa.
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Fresco come una rosa, grazie anche alla temperatura frizzante dell’aria, muovo i primi colpi di pedale verso Obers Talli, lungo l’ampia strada sterrata che compie un lungo tragitto a mezzacosta con belle vedute verso la valle del Goms ed il lato “B” delle ben note montagne di Devero (Cervandone, Rossa, Arbola), purtroppo seminascoste da una fitta nuvolaglia.
In breve, dopo qualche strappettino facilmente superabile, si giunge all’ingresso del tunnel (circa 1 km), umido e debolmente illuminato ma che si percorre senza alcuna difficoltà.
Quando si sbuca dall’altra parte sembra di essere in un altro mondo e lo spettacolo, anche se mi è ben noto ormai, è sempre di quelli da togliere il fiato!
Ora bisogna scendere verso il ghiacciaio, lungo un sentiero piuttosto tormentato e seguendo le chiare indicazioni per il Marjelesee, un delizioso laghetto dai colori indescrivibili: è impressionante, man mano che ci si avvicina, osservare la maestosità di questo fiume di ghiaccio, il cui spessore supera le centinaia di metri!
Dopo le foto di rito ci aspetta un breve portage di circa 15 minuti: il sentiero è disegnato tra le rocce, sapientemente addomesticato dalla proverbiale efficienza svizzera.
Ci porta ad affrontare il pezzo forte della giornata, ovvero la lunga traversata verso Bettmeralp lungo un sentiero balcone di circa 5 km costantemente affacciato sul ghiacciaio. E’ un tratto che difficilmente dimenticherete: per il panorama innanzitutto e poi anche per il fatto che è in gran parte pedalabile, salvo brevi punti tormentati in cui occorre scendere dalla bici per pochi metri e soprattutto per lasciare il passo ai numerosi escursionisti che lo percorrono, cui va data giustamente la precedenza.
Nei pressi di Biel q 2292 lasciamo il sentiero balcone (che prosegue verso Riederalp) e ci affacciamo sulla conca di Bettmeralp affrontando una bella discesa, tecnica il giusto, che ci porta nei pressi del delizioso laghetto Bettmersee: in realtà dovremo rimanere alti e non perdere troppa quota, in quanto dobbiamo ritornare verso Fiesch.
I segnali in loco sono evidentissimi ed è impossibile sbagliare. Ci attende ancora un breve portage per vincere un costolone erboso che si deposita infine sulla agevole strada sterrata di servizio agli impianti, proprio nei pressi dell’Hotel Bettmerhorn.
Difficile non lasciarsi tentare da una sosta, ma il tempo stringe e di strada bisogna compierne ancora molta. Una breve risalita e si scollina infine nei pressi della Martisberger Alp: da qui in un lampo si ritorna a Fiescheralp e alla stazione della funivia.
La prima parte della missione odierna è compiuta: se siete stanchi potete accontentarvi della discesa a valle lungo la pista DH che parte a fianco della funivia, che deve essere niente affatto banale (prima o poi ci farò un giretto). Ma io ho ancora un conto in sospeso con la Fieschertal…
Due anni fa se vi ricordate scesi verso la Fieschertal lungo il sentiero che corre lungo la morena del ghiacciaio, una faticaccia bestiale su un tracciato quasi completamente impedalabile. Oggi voglio invece scoprire il sentiero giusto, per cui eccomi di nuovo pronto a ritornare a Marjela sulla strada già percorsa stamani. Una ruspa sta minuziosamente spianando la strada, lasciando un fondo inconsistente impossibile da pedalare quasi fino alle baite di Salzgab (quando si dice il tempismo… probabilmente domani sarà tutto liscio come un bigliardo): a parte questo piccolo contrattempo in breve sono di nuovo nel tunnel. Sbucato sull’altro lato bisogna ora svoltare a destra, superando la Gletscher Stube ed il delizioso laghetto Vordersee: nei pressi il famigerato bivio cannato due anni fa.
Bisogna stare sul sentiero di destra, che inizia in leggera salita e prende leggermente quota tagliando a mezzacosta la Talligrat: ben presto ci si trova a pedalare su un sentiero fantastico, fatto di muretti a secco e lastricato con maestria, che ci porta al cospetto dell’impressionante Fiescher Gletscher, dominato dalla cuspide nevosa dell’Oberaarhorn.
E’ per certi versi ancora più bello di quello percorso stamani: nei pressi di una piccola e panoramicissima conca, ideale per una sosta, ha inizio la discesa. Prima parte a gradoni, non difficili da superare, quindi un lungo tratto a mezzacosta, interrotto da una breve ma faticosa risalita bici in spalla per vincere uno spuntone roccioso, ed infine un altro lungo tratto che, percorso integralmente, ci riporterebbe a Fiescheralp. Ma noi svoltiamo prima, in corrispondenza di una palina nei pressi di Kreuzung mt 2051: il sentiero per la Fiescheralp comincia qui.
Un cartello dipinto a mano segnala “Biken Verboten”: che diamine, ho fatto tutta questa fatica per fare questo sentiero ed ora me lo trovo vietato? Così, da buon italiano noncurante dei divieti, mi avventuro lungo quella che, secondo me, è una delle discese più belle che abbia mai fatto in bici: il sentiero è semplicemente fantastico, dal fondo perfetto, divertentissimo! Una vera libidine… si entra nel bosco e si continua a scendere con decisione sino a incontrare una strada sterrata, che va percorsa verso destra (chiari cartelli indicatori per Fiesch) sino a trovare un nuovo sentierino che scende alla nostra sinistra, anch’esso divertentissimo e che sbuca sulla “kirk Wege”, una traccia sinuosa e pianeggiante che corre a fianco di una bisse parzialmente interrata.
Si arriva in breve presso Fiesch, ma ci attende ancora un ultimo tratto – il più difficile per conformazione – che ci porta tra le caratteristiche case del borgo vecchio di Fiesch, nei pressi di una freschissima fontana.
I conti con la Fieschertal sono chiusi, e con gli interessi…
Testo e foto di Fabrizio Godio