Solo un paio di giorni fa abbiamo visto nei dettagli la nuova Cervélo ZFS-5 che utilizzerà quest’anno in Coppa del Mondo il team Jumbo-Visma.
Nei box di Nove Mesto, però, l’abbiamo notata con una veste leggermente diversa. Sulla bici di Milan Vader, infatti, in sostituzione dell’ammortizzatore e del relativo link abbiamo visto un pezzo rigido in alluminio a forma di Y. Vader ha preferito correre ieri lo Short Track con questa soluzione, che oltre a determinare un notevole risparmio di peso ha consentito di bloccare l’intero sistema di sospensione posteriore, avendo come risultato una maggiore reattività, senz’altro utile sul breve e veloce tracciato dello Short Track.
L’attuale regolamento UCI obbliga i ciclisti a gareggiare nella prova XCO della domenica con lo stesso mezzo utilizzato nello Short Track del venerdì, tuttavia consente anche il cambio dei suoi componenti. Per questo motivo i ciclisti preferiscono scegliere il modello di bici più adatto alla gara XCO della domenica, negli ultimi tempi quasi sempre una full vista l’attuale tendenza dei tracciati ad essere sempre più tecnici, ma su un tracciato breve e veloce come quello dello Short Track si rivela molto più conveniente avere una mtb hardtail, più leggera e scattante.
Da qui la scelta dei tecnici di Cervélo, che hanno realizzato un pezzo rigido in alluminio in sostituzione di ammortizzatore e link, convertendo così la ZFS-5 in una hardtail improvvisata. Una soluzione che ha portato ad un risparmio di peso intorno ai 400 grammi.
Per chi stesse pensando di fare lo stesso con la propria mountain bike noi consiglieremmo di evitarlo, visto l’aumento di stress che subirebbe il carbonio nelle zone compromesse, che assorbirebbero tutte le forze che prima ricadevano invece su ammortizzatore e link. Discorso diverso, invece, per una competizione che dura meno di un’ora. A questo punto, però, ci chiediamo se l’UCI prenderà dei provvedimenti modificando l’attuale regolamento oppure, in caso contrario, se anche altre squadre adotteranno questa soluzione.