La gamma di scarpe Leatt comprende attualmente ben 8 modelli, tra quelli per pedali automatici e quelli per flat. Ci siamo soffermati proprio su quest’ultima tipologia, attirati dal modello 3.0 Flat Pro, che Leatt ci ha inviato per un test di lunga durata.

DESCRIZIONE

Le 3.0 Flat Pro sono progettate per la massima performance con i pedali flat. La presa è garantita da una suola con mescola di gomma Leatt RideGrip Pro, più morbida della gomma RideGrip standard di Leatt, in modo da garantire un contatto ancora più sicuro in condizioni scivolose.

Suola che presenta anche un disegno WaffleGrip Pro, che consente ai pin corti dei pedali una maggior presa in profondità, offrendo anche trazione nelle situazioni di portage. Su punta e tallone, inoltre, sono presenti specifici canali di drenaggio del fango.

A differenza del modello 3.0 Flat che presenta una chiusura a lacci, la 3.0 Flat Pro offre invece una generosa fascia in velcro coadiuvata dal sistema MOZ, con la ghiera posta sul collo del piede che consente di effettuare microregolazioni.

La caviglia presenta un’imbottitura in neoprene stabilizzante per fornire una sensazione di maggiore sicurezza.

L’intersuola è in EVA, con caratteristiche di anti-compressione a favore del comfort. Il sottopiede è realizzato invece in materiale ad asciugatura rapida con trattamento antibatterico e antiodore.

La punta rigida e traforata ed il tallone stabilizzante e modellato completano le caratteristiche di queste scarpe.

Il peso da noi rilevato del paio di scarpe, in taglia 44, è stato di 819 grammi. Le 3.0 Flat Pro sono disponibili nelle taglie dalla 38.5 alla 48.5 e in 3 diverse colorazioni. Sono in vendita al prezzo di € 169.

Info: leatt.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

Da un punto di vista estetico le 3.0 Flat Pro si presentano con un look aggressivo, per cui non hanno proprio l’aspetto di scarpe per tutti i giorni, poco male viste le caratteristiche tecniche che poi sfoderano una volta sul campo. La calzata della scarpa è leggermente ampia in larghezza, quindi si presenta subito comoda ma poi fascia anche bene il piede grazie al disegno del collo e della linguetta. Una volta chiusa, la scarpa non mi ha fatto riscontrare alcun tipo di pressione e mantiene il piede ben avvolto all’interno di essa, a vantaggio quindi della stabilità in fase di spinta sui pedali.

La tomaia presenta un ottimo compromesso tra morbidezza e rigidità, come richiesto in un ambito di utilizzo tra il trail ride e l’enduro. Si è dimostrata anche abbastanza resistente all’acqua, sebbene le 3.0 Flat Pro non siano proprio scarpe pensate per la pioggia. Quello che però mi ha maggiormente impressionato di queste scarpe è stata la presa sui pedali, che si è rivelata estremamente valida anche nelle situazioni più critiche o in presenza di bagnato e anche con diversi modelli di pedali. Quando necessario, comunque, mi hanno dato la possibilità di effettuare piccole modifiche della posizione sui pedali.

L’intersuola ha un buon compromesso tra morbidezza e rigidezza, il che mi ha consentito di spingere sui pedali con soddisfazione, senza avvertire una dispersione di energia, ovviamente entro i limiti della sua destinazione d’uso, visto che non parliamo di scarpe particolarmente rigide come quelle da cross country. Nei passaggi a piedi le 3.0 Flat Pro hanno offerto un buon grip anche sul bagnato.

Il sistema di chiusura si è rivelato molto efficace visto che una volta in sella non richiede ulteriori affinamenti se non quelli micrometrici che sono a volte necessari appena si sale in sella. Quando si pedala, infatti, non richiede ulteriori aggiustamenti e non mi ha fatto rilevare alcun allentamento dopo diverse ore di utilizzo.

La ventilazione offerta dalle scarpe si è attestata su buoni livelli, grazie ai numerosi fori presenti sulla tomaia, che ha dimostrato anche buone doti di resistenza agli impatti con rocce o vegetazione.

In linea generale le 3.0 Flat Pro sono le scarpe che vorrei avere sulle lunghe distanze e su percorsi anche di elevato impegno. Offrono una costruzione di elevata qualità oltre che una buona resistenza all’usura, a fronte di un prezzo tutto sommato adeguato a queste caratteristiche.