Ritchey ha realizzato recentemente alcuni aggiornamenti nella sua gamma di selle, tra cui spicca il modello WCS Skyline, che propone una serie di soluzioni innovative a fronte di un peso ed un prezzo contenuti. L’abbiamo avuta in prova per qualche mese per darvi le nostre impressioni.
DESCRIZIONE
Il nuovo modello della WCS Skyline presenta un disegno pensato per mantenere una curvatura ergonomica a supporto delle ossa ischiatiche. Una curvatura che prevede un rialzo verso la parte posteriore e un leggero sollevamento sul lato anteriore. Una forma ideale per i ciclisti che mancano di flessibilità e desiderano maggiore supporto, offre comunque una buona posizione per i ciclisti che sono alla ricerca delle prestazioni. Altra caratteristica di questa sella è la rivoluzionaria tecnologia brevettata Vector Wing di Ritchey, che aiuta a dissipare la pressione in modo più uniforme per un comfort di lunga durata.
Rispetto al precedente modello ripropone l’apertura centrale per alleviare la pressione perineale, con una nuova costruzione a favore di una maggiore durata e un peso ridotto.
La costruzione si basa su un’esclusiva tecnologia produttiva che fa aderire il coprisella alla base in assenza di cuciture o colla. Il rivestimento, inoltre, è impermeabile.
L’imbottitura è realizzata con un nuovo materiale in poliuretano leggero che assorbe gli urti del 30% in più rispetto alla schiuma tradizionale, riducendo l’affaticamento.
Lo scafo è realizzato in Nylon rinforzato al carbonio mentre il carrello è in acciaio inossidabile, avente diametro di 7 mm.
Il peso da noi rilevato della sella è stato di 227 grammi, mentre le dimensioni sono pari a 277 x 147 mm. La WCS Skyline è disponibile nel solo colore nero ed in vendita al prezzo di € 106,70.
Info: ritcheylogic.com
IL TEST
di Amedeo Liguori
Il montaggio è facilitato dagli ampi spazi di manovra sul carrello. Un carrello di lunghezza tale da consentire anche un’ampia possibilità di regolazione del posizionamento della sella.
Ad un primo contatto la sella appare particolarmente leggera per un utilizzo trail ride. In rapporto alla destinazione d’uso posso dire che l’imbottitura, pur non essendo particolarmente generosa, si è dimostrata confortevole dopo una prima uscita di “rodaggio”.
La larghezza della sella non è particolarmente contenuta, ma nonostante ciò non mi ha intralciato nei movimenti in fuorisella. Avrei preferito, in tale contesto, trovare degli angoli di rinforzo anti-abrasione. La coda leggermente rialzata mi ha fornito invece un supporto aggiuntivo nell’affrontare le salite rimanendo seduto, un valido sostegno aggiuntivo in queste circostanze.
Anche la lunghezza è generosa ed ho notato che favorisce l’avanzamento in punta di sella quando mi è capitato di affrontare le salite più ripide. In questi casi ho apprezzato la punta leggermente inclinata ma soprattutto confortevole nell’appoggio in punta di sella, grazie non solo all’imbottitura ma anche ad un certo livello di elasticità della struttura, che per questo tipo di sella si predilige sicuramente rispetto ad una maggiore rigidità più richiesta in un ambito racing.
Nelle uscite di lunga distanza si è fatta apprezzare anche l’apertura centrale, che comprende quella dello scafo ma anche il prolungamento realizzato nell’imbottitura stessa e che include tutta la coda e parte della punta. In questo modo è stata in grado di ridurre la pressione alle parti più sensibili.
La WCS Skyline presenta, quindi, tutte le caratteristiche che un trail rider cerca in una sella: peso contenuto, prezzo contenuto e un buon compromesso tra prestazioni e comfort di seduta.