Circa un anno fa Continental presentava la sua nuova gamma di pneumatici pensati per un utilizzo dal trail ride al downhill. Una gamma progettata da zero per andare incontro alle esigenze di ogni biker in funzione dei vari tipi di terreno. Dopo essere stati tra i primi a testare il modello Xynotal, abbiamo avuto poi in test il Kryptotal ed ora possiamo darvi le nostre impressioni.

DESCRIZIONE

Il Kryptotal è proposto per un utilizzo su terreni misti. E’ disponibile in versione Fr (Front), per l’anteriore, ed Re (Rear), per il posteriore. Nel primo caso troviamo un disegno del battistrada ottimizzato per l’aderenza e la stabilità in curva, con tasselli ben distribuiti e pronunciati ma anche con una spaziatura pensata per espellere il fango. Le file centrali, inoltre, hanno tasselli a rampa a favore della scorrevolezza.

Il Kryptotal Re è ottimizzato invece per la frenata e la stabilità della ruota posteriore. I tasselli centrali sono maggiormente spaziati e presentano anche qui una leggera rampa per favorire la scorrevolezza.

Le due gomme in prova presentano una carcassa Enduro, con tre strati di materiale sotto il battistrada e l’aggiunta di uno strato Apex per una maggiore durata e protezione da tagli e forature.

Con la carcassa Enduro la Kryptotal è disponibile solo con mescola Soft, che offre un equilibrio ideale tra presa e resistenza al rotolamento.

Il peso da noi rilevato della gomma anteriore è stato di 1100 grammi mentre quella posteriore ha un peso di 981 grammi. La Kryptotal Enduro è disponibile nei diametri da 29″ e 27.5″, la versione FR nella sola sezione da 2.4″ mentre la RE anche nella sezione da 2.6″. La singola copertura è in vendita al prezzo di € 59,95.

Info: www.continental-tires.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

Il Kryptotal, sia in versione anteriore che posteriore, si presenta con un battistrada dal disegno molto aggressivo. Ho preferito avere in test il diametro da 29″ all’anteriore e quello inferiore da 27.5″ per il posteriore, per una configurazione ruote in formato misto (a questo link potete leggere un interessante approfondimento su questo formato). Il montaggio in modalità tubeless non ha comportato difficoltà, le gomme hanno tallonato con facilità e mantenuto molto bene la pressione interna fin dalla prima uscita, senza mostrare segni di distacco dai fianchi anche a pressioni basse.

Considerato il tipo di pneumatico, la scorrevolezza è stata di buon livello, grazie ai tasselli centrali angolati nel punto di attacco al fondo, una caratteristica grazie alla quale queste gomme riescono a mantenere una buona velocità a dispetto del loro peso comunque non trascurabile. Mi ha impressionato, inoltre, come queste gomme riescano a mantenere una buona velocità nelle sezioni più tecniche.

Sui fondi più sconnessi il grip è notevole, compresi i tratti ricchi di brecciolino, dove il Kryptotal mi ha molto sorpreso per come si aggrappa al fondo. Stesso discorso per quando mi sono trovato su rocce e radici bagnate, la gomma mantiene una buona trazione, perdendo qualcosa solo nei tratti più ricchi di fango, dove l’anteriore fa un po’ fatica a liberarsene.

Il comportamento in curva si è mantenuto molto prevedibile, anche quando mi è capitato di spingere particolarmente sui pedali. Ho trovato la carcassa adeguata ad uno stile di guida aggressivo e dà i suoi frutti quando si spinge sui pedali. In curva, inoltre, il Kryptotal non richiede manovre decise in fase di piega, anzi è uno pneumatico che accompagna molto bene e in maniera graduale, dimostrando un’eccellente trazione anche in fase di frenata.

Durante i mesi di prova le gomme hanno dimostrato un’ottima risposta anche per quanto concerne la resistenza alle forature e ai tagli, e la durata si è mantenuta nella media rispetto ad altri pneumatici dello stesso segmento. Sono senza dubbio gomme dall’elevata versatilità, in grado di regalare molte soddisfazioni al biker che cercherà il loro limite.