Si apre all’insegna della competizione il 2023 di Merida Italy, la divisione italiana dell’azienda taiwanese: dopo i tanti successi su strada, il brand torna anche all’agonismo off-road e ha allestito, in collaborazione con il Team Fristads Comes, una formazione per i principali eventi enduro della stagione.
La nuova squadra è stata presentata questa mattina nell’headquarter di Reggio Emilia, con una cerimonia in cui Paolo Fornaciari, CEO Merida Italy, ha illustrato i programmi del gruppo e presentato gli atleti.
Partiamo da nome: il team si chiama “E=BR1 Squadra Corse” e si compone di tredici rider, di cui dieci giovani sparsi dalla categoria Esordienti a quella Elite e tre Master. Un ventaglio che permette la presenza della squadra a competizioni di diverso livello e che, soprattutto, alimenta il vivaio, dal momento che il progetto agonistico di Merida si sviluppa sul lungo periodo.
Presenti su molti campi
Il calendario agonistico del team è ancora in via di definizione, ma i principali obiettivi della stagione sono delineati: i biker “E=BR1 Squadra Corse” saranno presenti in alcune tappe della UCI Mountain Bike Enduro World Cup (sia in versione tradizionale sia nelle prove a pedalata assistita); faranno i Campionati italiani (in entrambe le versioni), la Coppa Italia, il circuito TES (Toscano Enduro Series) e qualche tappa del 4Enduro, la challenge trail tra Liguria e Piemonte, che scatta il prossimo 2 aprile. Un programma intenso, a cui si aggiungeranno, nel corso della stagione, altri eventi e appuntamenti concordati con Merida.
«Con questo importante sodalizio tra Merida Italy e il team Fristad Comes abbiamo finalmente rimesso piede nelle competizioni fuoristrada – ha spiegato Paolo Fornaciari, numero uno di Merida Italy, illustrando il rientro del marchio nel comparto off-road – Merida ha avuto un passato ricco di grandi imprese atletiche nelle competizioni in mountain bike che hanno contribuito fortemente a far conoscere il nostro brand a livello mondiale. Dopo un periodo di assenza da queste discipline fuoristradistiche, per concentrarsi più su progetti legati alla strada, è arrivato il momento per il brand di tornare a essere vincente nel mountain biking».
Alla corte di Bruno Zanchi
Il team è guidato dall’esperienza di Bruno Zanchi, ambassador della formazione e suo atleta (tra i Master) di punta. Ex pro mtb, specialità Downhill, vanta il titolo mondiale e quello europeo da Juniores nel 1991, una tappa di Coppa del Mondo (in Svezia) e poi, nel 1998, un altro Europeo.
«Far parte della grande famiglia Merida Italy per me è davvero un grande motivo di orgoglio – ha riconosciuto il rider bergamasco – e questa partnership tra l’azienda e il nostro Team Fristads Comes ha già tutto il sapore di una grande sfida racing ad altissimi livelli: noi siamo pronti ad affrontarla con grinta, determinazione e passione. Io e il mio team siamo già in pista per portare la livrea di Merida sul gradino più alto dei podi più prestigiosi in ambito nazionale e internazionale».
La nuova Merida One-Sixty
La voglia di fare e l’entusiasmo, quindi, ci sono. E i biker stanno già testando e prendendo le misure della nuova Merida One-Sixty, il modello con cui l’azienda taiwanese affronta l’enduro più aggressivo.
Tutto è nato proprio attorno al restyling di questa bici, come ha spiegato Fornaciari: «Lo sviluppo e il lancio della nuova bicicletta da enduro Merida One-Sixty è stato il giusto input per contattare quello che per noi è il miglior team presente in Italia di questa disciplina, con un ambasciatore d’eccezione come Bruno Zanchi».
Il progetto One-Sixty è stato sviluppato per il fuoristrada più severo e tecnico, con lo scopo di assicurare performance e affidabilità su terreni fortemente accidentati e trail irregolari. La bici presenta un telaio in fibra di carbonio di fascia premium, con angolo del tubo sella di 79° e un angolo sterzo di 64°. Monta la forcella RockShox ZEB da 170 mm e l’ammortizzatore posteriore Super Deluxe, sempre di RockShox, con escursione di 162 mm (in modalità full 29”), che diventano 171 in configurazione mista, con anteriore da 29” e posteriore da 27,5”.
«Sono lusingato e fiero di poter essere il primo biker, unitamente al mio team, a lanciare Merida nel mondo del Gravity con la nuova Merida One-Sixty – ha raccontato Zanchi, commentando i primi test – è stato un amore a prima vista: quando ho fatto le prime prove sono rimasto entusiasmato dalla sua performance, sia in merito alla scorrevolezza sia per la grandissima guidabilità».
Per maggiori informazioni www.merida-bikes.com