Presentato la scorsa estate, l’Insurgent Spherical è il nuovo casco integrale proposto da Giro per le discipline gravity della mountain bike. Un casco integrale che si pone come obiettivi la massima protezione e ventilazione, due obiettivi che è molto difficile coniugare, vediamo dunque come se l’è cavata nelle nostre mani per i cinque mesi che lo abbiamo avuto in prova.

DESCRIZIONE

L’Insurgent Spherical è stato realizzato sulla base della Spherical Technology, una nuova tecnologia di protezione sviluppata da Giro in collaborazione con Mips.

Un progetto avviato nel 2019, ma ne parliamo dopo il seguente video unboxing.

Dicevamo dunque del 2019, quando i tecnici di Giro si sono recati alla Red Bull Rampage per discutere con Kurt Sorge e Graham Agassiz, due tra i top freerider sul campo, e raccogliere le loro considerazioni in merito ai parametri di progettazione iniziali. Quando poi lo scorso anno sono stati utilizzati i prototipi finali nella stessa gara, è accaduto che Carson Storch si è schiantato durante un allenamento, ma senza subire gravi lesioni e indossando uno dei prototipi di questo casco.

Ma come funziona questa tecnologia? L’Insurgent Spherical sfrutta due strati di schiuma separati che servono a reindirizzare l’energia di un urto in caso di impatto. Lo strato esterno è in EPS, per gestire gli impatti ad alta velocità, mentre lo strato interno, in schiuma EPP, ha una densità inferiore per gestire le cadute a bassa velocità. Il tutto in combinazione con il noto sistema MIPS.

Nonostante queste caratteristiche protettive, Giro dichiara per l’Insurgent Spherical un’efficienza di raffreddamento superiore del 50% rispetto al Disciple Mips, suo predecessore. A tale scopo il casco offre 20 aperture in combinazione con un sistema di canalizzazione dell’aria.

La visiera è regolabile, con viti rimovibili senza attrezzi. Inoltre il foro centrale aggiuntivo sulla visiera consente il montaggio di una action cam.

L’imbottitura è dotata di trattamento antimicrobico Ionic+.

I guanciali possono essere facilmente rimossi, in caso di incidente, tramite un sistema a scatto direzionale. In dotazione al casco poi troviamo due set di guanciali di diverso spessore.

La chiusura è affidata al classico sistema a doppia D.

Il peso da noi rilevato, in taglia M/L, è stato di 1107 grammi. L’Insurgent Spherical è disponibile in quattro diverse colorazioni e nelle taglie XS/S (51-55 cm), M/L (55-59 cm) e XL/XXL (59-63 cm). E’ in vendita al prezzo di € 389,95.

Info: giro.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

Chi è interessato all’acquisto di un casco integrale di solito lo fa perché punta alla massima protezione che solo un casco di questo tipo è in grado di garantire in un ambito di utilizzo gravity, ovvero dall’enduro al downhill, comprendendo il bike park. In questo caso il biker mette però in conto anche il maggior peso e la ridotta ventilazione che accompagnano questo tipo di casco, proprio per questo motivo spesso si preferisce farne a meno, optando per un casco aperto, che però in caso di caduta ad alta velocità ha un livello di protezione limitato. E se si riuscisse a coniugare protezione e comfort nello stesso casco integrale? Giro ci prova con il suo Insurgent Spherical e tutta una lunga fase di progettazione e sviluppo incentrata proprio su questi obiettivi.

La calzata è leggermente aderente, come si richiede ad un casco integrale, ma ho apprezzato fin da subito le confortevoli imbottiture interne, che non generano pressioni pur garantendo un’ottima aderenza. Si apprezza anche la presenza dei due set di guanciali di diverso spessore, che aiuta a far trovare la perfetta personalizzazione della calzata. A questo livello di prezzo è strano, però, trovare la classica chiusura a doppio anello, piuttosto che quella a fibbia magnetica che ormai stanno adottando diversi produttori. La chiusura classica funziona comunque bene ma non è così immediata nell’utilizzo quando si indossa o si rimuove il casco.

Sul campo l’Insurgent Spherical ha sfoggiato una stabilità elevata, anche affrontando le discese più sconnesse. Il casco non tende a spostarsi neanche minimamente, dando anche l’impressione di essere più leggero di quanto sia realmente. La sensazione di sicurezza offerta da un casco integrale è impagabile e quella garantita dall’Insurgent Spherical è elevata. Il casco avvolge molto bene la testa e sfoggia un aspetto solido e robusto. Chiaramente non ho avuto modo di testarlo in una caduta (per fortuna) per cui mi fido di queste sensazioni e di quanto garantito dal produttore.

In discesa la ventilazione si è mantenuta su livelli ottimali. Sui tratti in salita la ventilazione si riduce e non mi attendevo diversamente da un casco integrale, sebbene sui tratti pedalati in pianura l’Insurgent Spherical offre ancora una buona ventilazione, grazie soprattutto alle aperture frontali. E’ pur sempre un casco integrale e non può fare miracoli, ma di sicuro la ventilazione è superiore a quella di tanti altri modelli della concorrenza.

La visiera è facilmente sollevabile con una sola mano nel caso si voglia sollevare la maschera quando in pausa. Chi si diletta a filmare le proprie imprese apprezzerà poi la possibilità di montare una action cam in una posizione che non arreca fastidio e soprattutto non sbilancia il casco.

E veniamo alle dolenti note, ovvero il prezzo. Non è alla portata di tutti e questo è chiaro, tuttavia rispecchia secondo me il livello tecnologico di questo casco, che sprizza sicurezza da tutti i pori e al tempo stesso offre un comfort ed un livello di ventilazione al di sopra della media per la sua destinazione d’uso.