Può capitarvi a volte di pensare che i vostri compagni di uscita percorrano le discese al limite dell’incoscienza per come vadano veloci e che voi anche se vi sforzate non riuscite a tenere il loro passo. Spesso, però, la differenza non è nella bravura ma può stare anche in una configurazione errata della propria mountain bike.
Il corretto setup della forcella
Partendo dalle sospensioni, diciamo subito che, ad esempio, una forcella eccessivamente morbida tende a spostare troppo in avanti il peso quando si affronta una discesa, sbilanciando il mezzo. Al contrario, una forcella eccessivamente dura non copierebbe bene il terreno, con conseguente perdita di trazione da parte della mountain bike. La perfezione sta nel mezzo, ovviamente, ma soprattutto prendetevi tutto il tempo per configurare al meglio la forcella, magari dopo aver letto i seguenti due approfondimenti:
La gomma perfetta non esiste, ma…
Parliamo anche delle gomme e qui possiamo subito dire che a volte basta anche qualche decimo di Bar di pressione in più a rendere il mezzo più inguidabile. Di solito chi utilizza la camera d’aria ha timore di incappare in una pizzicatura della camera se utilizza pressioni troppo basse, ed è vero. Si potrebbe optare, allora, per il tubeless, con i conseguenti vantaggi del caso tra possibilità di gonfiare a pressioni più basse e drastica riduzione della probabilità di forare. Tuttavia sono ancora in tanti che preferiscono ancora la camera d’aria, in tal caso potremmo consigliare di abbassare la pressione gradualmente, almeno finché non si notano migliorie restando però sempre entro limiti di sicurezza a livello di forature. A tale scopo vi rimandiamo alla lettura del seguente approfondimento:
Il battistrada
Ma parliamo anche di battistrada. E’ scontato che un battistrada con tasselli ben pronunciati riesca a mordere il terreno molto meglio di un battistrada con tasselli ridotti, questo non solo in curva ma anche in frenata. E’ vero, nel secondo caso si ha una gomma più leggera, ma vi serve davvero una gomma più leggera? Forse no se state leggendo questo articolo.
La mescola
Una mescola dura garantisce più scorrevolezza e maggiore durata, ma se il vostro obiettivo è quello di affrontare con maggior sicurezza le discese e le curve non privatevi di gomme dalla mescola più morbida, vi accorgerete subito della differenza.
Cerchi troppo stretti?
Anche i cerchi influiscono sulla guida della mountain bike. Un cerchio dal canale più ampio e relativa gomma di ampia sezione garantiscono un miglior appoggio in curva, oltre che un maggior volume di aria e una maggior trazione, ma il rovescio della medaglia è che rendono la bici più pigra nei cambi di direzione a velocità ridotta. Bisogna cercare, dunque, il miglior compromesso per i percorsi che di solito si affrontano. In ogni caso è buona norma avere cerchi di ampiezza adeguata alle gomme che si montano. Se si hanno, infatti, cerchi troppo ampi rispetto alle gomme queste ultime avranno un profilo poco arrotondato e un comportamento in curva poco prevedibile. Viceversa, un cerchio dal canale stretto montato con una gomma di ampia sezione genererà un profilo della gomma eccessivamente arrotondato, con una sorta di strozzatura operata dal cerchio sulla gomma che andrà a generare a sua volta una deriva della gomma stessa nei cambi di direzione, a svantaggio della precisione di guida.
La giusta tensionatura dei raggi
Dite la verità, da quanto tempo non la fate controllare? Parliamo della tensionatura dei raggi, che per alcuni modelli di ruote a lungo andare subisce un graduale declino. La conseguenza è che la ruota fornisce gradualmente una risposta sempre più elastica, a svantaggio della precisione di guida.
Manubrio più largo e attacco più corto
Provate ad utilizzare un manubrio uno o due centimetri più largo del solito e un attacco manubrio un po’ più corto. Vi sembrerà di guidare una mountain bike più performante in discesa, per come vi sentirete più stabili all’aumentare della velocità. Il prezzo da pagare sarà una minore reattività della bici nel lento, ma starà a voi decidere cosa vi interessa di più.
E il reggisella telescopico?
Partiamo dal presupposto che se non fate gare cross country e vi piace avventurarvi in giri esplorativi ce l’abbiate già un reggisella telescopico. Se invece non ce l’avete ancora non rimandate l’acquisto perché è uno di quei componenti che una volta utilizzato vi farà subito pensare “…ma come ho fatto fino ad ora??“. Se non siete ancora convinti vi invitiamo a leggere il seguente approfondimento:
Speriamo con questi consigli di avervi aiutato ad acquistare più sicurezza. In ogni caso ricordatevi comunque che quando salite in sella la parola d’ordine è DIVERTIRSI, e se questo significa qualche volta tirare i remi in barca per non rischiare, fatelo senza troppi problemi.