Non sono passati molti anni da quando Claudia Peretti ha iniziato a far girare i pedali di una mountain bike. Nonostante ciò la giovane ragazza di Agrano è riuscita a scalare rapidamente le classifiche, arrivando quest’anno a meritare la medaglia di bronzo ai Campionati Europei Marathon. Un risultato prestigioso al quale, siamo sicuri, ne seguiranno tanti altri ancora.

Età: 24 anni.

Vive a: Agrano (VB).

Musica preferita: ascolta un po’ di tutto.

Hobby: camminare o correre in montagna, scialpinismo, leggere, cucinare.

Percorso preferito: Granfondo Muretto di Alassio.

MTB-VCO: Ciao Claudia, siamo curiosi di sapere quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike.

Claudia Peretti: Ho iniziato con la mtb quando avevo 16 anni. Mio fratello aveva smesso da poco di correre e c’era a casa la sua bicicletta inutilizzata. Un giorno ho deciso di provarla, mio padre mi ha accompagnata a fare questo mio primo giro nei boschi sopra casa. Da li è stato amore a prima uscita e ho continuato ad usarla in estate per divertimento.

MBV: Qual è stata la tua prima gara e com’è andata?

CP: La mia prima gara è stata nel 2015, una cicloscalata in MTB che partiva da Quarna e arrivava al Passo del Ranghetto. Sono partita subito forte e poi dopo neanche metà gara era completamente saltata. Non è stato proprio un bell’inizio, dovevo ancora capire che in gara bisogna gestirsi.

MBV: Il 2022 per te è iniziato bene con il secondo posto alla marathon a tappe 4 Islands MTB Race.

CP: Ho corso a fine febbraio anche l’Andalucia Bike Race ma son stata male gli ultimi giorni e non son riuscita a partire per la tappa conclusiva. La 4 Islands mi ha tolto un po’ di amaro in bocca che mi era rimasto riuscendo a concluderla seconda in coppia con Costanza Fasolis. Era già il nostro secondo anno lì, sapevamo già cosa ci sarebbe aspettato quindi siamo partite più consapevoli e agguerrite che mai.

MBV: Poi in Repubblica Ceca è arrivato l’ottimo bronzo ai Campionati Europei Marathon, ci racconti brevemente la tua gara?

CP: Il percorso non presentava salite lunghe e discese particolarmente tecniche però era tutto un su e giù da togliere il fiato. Con la Nazionale siamo arrivati una settimana prima della gara quindi abbiamo avuto modo di visionare bene tutto il percorso, cosa che sicuramente è stata fondamentale.

Dopo i primi km a velocità controllata siamo entrate nelle prime sezioni sterrate. Sui primi strappi si è fatta subito selezione, sono andate via le due ragazze che poi han fatto prima e seconda, e io sono rimasta con la mia compagna Sandra Mairhofer. Con lei ho fatto buona parte di gara poi verso il finale sono andata via da sola fino all’arrivo. La devo ringraziare tanto perché ci siamo aiutate con cambi regolari e facendoci forza a vicenda

MBV: Ai Campionati Italiani di Casella hai praticamente dominato la gara. Che sensazioni hai avuto lì?

CP: Sapevo di essere in buona forma e volevo davvero tanto conquistare la maglia di campionessa italiana quindi non ho aspettato e sulla prima salite sono andata subito forte. Fortunatamente lì ho fatto il vuoto e poi ho continuato a spingere fino all’arrivo non sapendo con precisione i distacchi delle mie avversarie.

MBV: Cosa ti passa per la testa quando sei sulla start line?

CP: In griglia spesso e volentieri scherzo e faccio due chiacchere, solo quando mancano pochi minuti al via mi concentro sulla gara. Di solito non sono in ansia o preoccupata, ho solo voglia di correre.

MBV: Hai o hai avuto in passato un tuo idolo nel mondo delle marathon?

CP: Non ho un idolo in particolare. Stimo tutti quelli che riescono a raggiungere buoni risultati grazie a una dedizione particolare, quelli che fanno grossi sacrifici per questo sport, quelli molto inquadrati in poche parole, perché io faccio davvero fatica e so che è un aspetto sul quale dovrei migliorare.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

CP: Dipende molto dal periodo dell’anno ma direi da 12 a 22 ore a settimana.

MBV: Domanda a bruciapelo: perché proprio le granfondo/marathon?

CP: Inizialmente era così perché avendo iniziato tardi mi mancavano le capacità tecniche per affrontare XC di livello. Ora invece ci ho preso gusto e devo dire che fare gare così lunghe ti porta spesso a vedere posti bellissimi, non mi ci vedrei a girare in un circuito per più e più volte.

MBV: Ci descrivi la bici che utilizzi in questa stagione?

CP: Ho corso con Olympia, una F1 e una F1-X rispettivamente una front e una full. Montate entrambe SRAM AXS XX1, ruote Ursus, copertoni Vittoria, sella Selle Italia. In base al percorso decido se usare una oppure l’altra, devo dire che mi trovo benissimo con entrambe anche se in allenamento è quasi sempre la full che scelgo perché cerco sempre sentieri tecnici da fare.

MBV: Quali sono ancora i tuoi obiettivi per il 2022?

CP: La stagione 2022 è ancora ricca di gare importanti. In primis il mondiale in Danimarca ma anche alcune marathon UCI come la Capoliveri o la Roc d’Azur.

MBV: Grazie dell’intervista Claudia ed in bocca al lupo per questo finale di stagione!

CP: Grazie a voi, è stato un piacere.