10 anni fa: Trek Slash

Nella gamma Trek di 10 anni fa la Slash si poneva in vicinanza della Remedy, visto che la prima vantava 160 mm di escursione ad entrambi gli assi contro i 150 mm della seconda, ma le differenze riguardavano anche le geometrie, le forme del telaio e gli allestimenti, più orientati all’enduro per la Slash e all’all mountain per la Remedy.

Il telaio, realizzato in alluminio Alpha Platinum proprio del marchio, sfoggiava vistose lavorazioni per idroformatura, mentre la sospensione era l’ormai collaudata ABP (Active Breaking Pivot), con il fulcro coassiale al mozzo posteriore con l’obiettivo di svincolare l’azione frenante dal lavoro della sospensione.

Altra caratteristica della sospensione, poi nel tempo abbandonata da Trek, era l’attuazione dell’ammortizzatore di tipo Full Floater, ovvero da entrambe le sue estremità. Il bilanciere superiore EVO-Link, in pezzo unico, era collegato ai foderi superiori tramite un sistema di accoppiamento denominato Mino-Link, caratterizzato da tasselli invertibili, in grado di modificare alcune quote geometriche.

La gamma Slash prevedeva tre versioni di cui la Slash 9 rappresentava il top di gamma, forte di sospensioni Fox, con forcella 36 Factory Talas FIT RLC e ammortizzatore Float RP23 Factory con camera supplementare DRCV sviluppato in collaborazione con Fox, trasmissione SRAM X0 10v con corone 38/24T e cassetta 11-36T, freni Avid X0 200/180 mm, ruote Bontrager Rhythm Elite TLR, gomme Bontrager XR4 Team Issue 26 x 2.35″, manubrio Bontrager Rhythm Pro Carbon da 750 mm di larghezza, attacco Bontrager Rhythm Pro, reggisella RockShox Reverb Stealth, sella Bontrager Evoke 3, il tutto al prezzo di € 5.499.

Geometrie