In pochi anni, la bicicletta e la mountain bike hanno rivoluzionato la realtà di destinazioni in ogni angolo del mondo, innescando trend che la pandemia di COVID-19 non ha fatto altro che accelerare e rafforzare. La MTB ha un presente luminoso, sottolineato da una crescita di praticanti sotto gli occhi di tutti, ma ha al tempo stesso l’esigenza di confrontarsi sugli effetti e le conseguenze di questa espansione, per costruirsi un futuro sostenibile: a queste tematiche è stata dedicata la 10.ma edizione di IMBA Europe Summit, tenutasi in Val di Sole dal 2 al 4 giugno 2022.

Centocinquanta partecipanti da ogni parte del mondo, fra destination manager, trail builder, tour operator, industry leader, rider ed esperti di settore si sono ritrovati al Centro Congressi “Alla Sosta dell’Imperatore” di Folgarida per uno dei più accreditati eventi di scambio e arricchimento sul mondo della MTB in programma in Europa.

“Reframing Mountain Biking” era l’ambizioso titolo dell’edizione ospitata dalla Val di Sole, la prima in presenza da tre anni a questa parte, e i tanti diversi contributi hanno efficacemente messo in luce tendenze, sfide e tensioni di una disciplina in chiarissima espansione, sia numerica nei territori più tradizionali, sia geografica con lo sviluppo di nuovi prodotti e comprensori. 

Nelle due giornate di giovedì 2 e venerdì 3 giugno, quelle dedicate ai keynote e alle tavole rotonde, proprio i temi della sostenibilità e della preservazione dei territori sono emersi come le prime sfide all’ordine del giorno, fin dall’intervento introduttivo dell’ex campionessa del Mondo Downhill Manon Carpenter. Proprio l’aumento dei praticanti nelle bike area pone infatti l’esigenza di contingentare lo sfruttamento delle aree naturali, regolamentando l’espansione delle reti di trail e gli stessi flussi dei rider, studiando nuove metodologie per preservare le linee dei single track, e agevolando la convivenza con coloro che vivono l’outdoor e il territorio da altri punti di vista. 

Una responsabilità sempre più importante per le destinazioni che puntano sulle due ruote, come in Trentino Val di Sole e Dolomiti Paganella, che con i rispettivi Direttori Fabio Sacco e Luca d’Angelo hanno raccontato il loro percorso come destinazione bike e la loro interpretazione della sostenibilità in vista dei futuri sviluppi. In Val di Sole, in particolare, il lungo percorso che ha avuto origine dall’organizzazione di grandi eventi internazionali, a partire dal 2008, anno del primo Mondiale MTB nella località, si sta avvicinando allo stato di maturazione, con una rete di sentieri e infrastrutture sempre più organica e pronta ad accogliere biker di ogni tipologia e livello. 

Ad IMBA Europe è stato raccontato il modello di una località rinomata come Lenzerheide, rilanciata in maniera importante proprio dallo sviluppo della Mountain Bike, ma anche il potenziale delle due ruote rispetto alle nuove frontiere, sfruttando direttrici storiche e portando opportunità economiche in aree sottoabitate, nonché il suo ruolo come fattore d’inclusione e riscatto per persone e categorie svantaggiate. 

È questo il caso del progetto Trash Free Trails, raccontato da Jo Shwe, che promuove non solo il rispetto e la protezione dell’ambiente attraverso l’attività della community nel rimuovere i rifiuti sui percorsi, ma l’inclusione: il progetto coinvolge infatti gli studenti di aree svantaggiate, consentendogli un accesso al mondo delle due ruote che viceversa sarebbe loro precluso.

Significativo anche l’intervento di Lindita Xhaferi-Salihu, leader del progetto Sports for Climate Change delle Nazioni Unite, che ha sottolineato proprio il ruolo delle società e gli atleti ai massimi livelli in funzione di un cambiamento negli stili di vita delle persone per combattere il fenomeno del cambiamento climatico, chiamandoli ad un impegno sempre più importante ed urgente per essere parte della soluzione.

Prima e dopo le sessioni al centro congressi, i partecipanti di IMBA Europe hanno avuto occasione di immergersi nella realtà della Val di Sole, con varie esperienze sui trails dell’area, completando un’esperienza globalmente valutata come molto positiva da parte di tutti i partecipanti. L’evento si è concluso sabato 4 giugno con una giornata interamente dedicata alle attività outdoor, su due ruote e non soltanto.

“Credo sia stata un’ottima edizione del nostro summit,” ha affermato Thomas Larsen Schmidt, Presidente di IMBA Europe. “Nella prima giornata ci siamo concentrati su come la MTB possa contribuire ad un mondo migliore, nella seconda abbiamo approfondito la realtà delle destinazioni e come mettere in atto questi spunti. Credo che dal summit siano emersi anche elementi molto utili a Val di Sole per compiere un ulteriore crescita: questo territorio ha tutto, dal patrimonio naturale alle bellezze fino al potenziale tecnico, manca soltanto una maggiore offerta di percorsi entry-level e family, visto che la difficoltà media è generalmente elevata.”

“I partecipanti sono stati entusiasti dell’accoglienza in Val di Sole, si è creata un’atmosfera splendida per questo Summit così partecipato, e così sentito per noi: dopo tre anni siamo riusciti a radunare nuovamente in presenza persone da ogni parte del mondo, riunire così tante persone appassionate in una valle che splende di passione per la MTB. È stato un incontro perfetto,” ha concluso Larsen Schmidt.

Ottimo anche il bilancio di APT Val di Sole, come sottolineato dalle parole del Direttore Fabio Sacco: “Tenevamo moltissimo alla possibilità di ospitare un evento MTB che non fosse legato alla dimensione agonistica, aprendoci ad una diversa tipologia di stakeholder e ad un confronto di alto livello sulle migliori esperienze di destinazioni bike su scala mondiale. Credo che tutti i partecipanti abbiano apprezzato l’alto livello dei contenuti di questa decima edizione, e che grazie a questa esperienza abbiano oggi un’idea più completa di cosa la Val di Sole possa offrire agli amanti dell’outdoor”.

“Stiamo facendo moltissimo per migliorare e completare il nostro prodotto per gli amanti delle due ruote, con la prossima creazione di nuovi percorsi entry level e il lancio dell’innovativo progetto Alpine Gravel,” ha proseguito Sacco. “La strada dei grandi eventi è destinata a proseguire, con le Coppe del Mondo di MTB e Ciclocross e il Mondiale MTB 2026 già assegnato a Val di Sole, ma il nostro impegno e la nostra visione sarà sempre più integrata e finalizzata ad offrire un prodotto bike d’eccellenza ai grandi atleti internazionali come agli appassionati di tutto il mondo.”