Con la prima tappa odierna si è iniziato a fare sul serio alla Cape Epic, con un percorso di 92 km e 2850 m di dislivello, con partenza ed arrivo a Lourensford Wine Estate. I partecipanti hanno affrontato quasi subito la Scaling King’s Climb, una salita brutalmente lunga e ripida dalla Lourensford Wine Estate alle alture delle montagne Helderberg, per poi buttarsi sulla lunga discesa della Red Route degli Helderberg Trails. Subito dopo ci sono stati i sentieri attraverso Ernie Els che attraversano le pendici dell’Helderberg verso Dornier. Una volta dentro i confini di Dornier, i divertenti singletrack hanno dato una carica di adrenalina in vista della salita più impegnativa della giornata, Die Nek. Superata questa salita ci si riporta a Lourensford, dove un’ultima brutale salita e un lungo single track hanno condotto al traguardo.

Dopo l’avvio sfortunato di ieri con la foratura, Nino Schurter (Scott-SRAM) oggi è partito con tanta voglia di riscatto. Insieme al compagno Lars Forster ha impostato subito il ritmo della tappa. A seguire Maxime Marotte e Keegan Swenson (Santa Cruz), Matthew Beers e Christopher Blevins (Toyota NinetyOne Specialized), Georg Egger e Lukas Baum (Speed Company Racing).

Incredibilmente la sfortuna colpisce ancora i due dello Scott-SRAM, di nuovo alle prese con una foratura.

Sulla lunga salita dopo i Dornier Trails vanno all’attacco l’olandese Hans Becking e il portoghese Josè Dias (Buff-Megamo), esattamente come lo scorso anno. Dietro di loro ci sono il tedesco Andreas Seewald e il ceco Martin Stosek (Canyon Northwave MTB).

Ma Seewald e Stosek non ci stanno a fare gli inseguitori e si portano al comando. Il traguardo è sempre più vicino. Davanti conducono Seewald-Stosek seguiti a un paio di minuti da Becking-Dias. Poco più dietro ci sono Marotte-Swenson e il Wilier-Pirelli con Fabian Rabensteiner e Wout Alleman.

©Wilier-Pirelli

C’è poco da fare, Andreas Seewald e Martin Stosek sono in giornata e vanno a vincere questa tappa.

In seconda posizione Hans Becking e Josè Dias, seguiti da Fabian Rabensteiner e Wout Alleman, che salgono sul podio. In 5^ posizione Nino Schurter e Lars Forster che, nonostante i problemi odierni, riescono ad artigliare una buona posizione. In 8^ posizione l’altra coppia del Wilier-Pirelli, Daniel Geismayr-Cameron Orr.

In classifica generale prendono il comando Seewald-Stosek, con circa 5 minuti di vantaggio su Becking-Dias. Rabensteiner-Alleman sono in 5^ posizione.

In ambito femminile sono state l’argentina Sofia Gomez Villafane e la statunitense Haley Batten (NinetyOne Songo Specialized) a prendere il comando della tappa, seguite dalle sudafricane Candice Lill e Mariske Strauss (Faces Rola). A seguire c’erano le vincitrici del prologo, la francese Pauline Ferrand-Prevot e la sudafricana Robyn De Groot (BMC MTB Racing).

Ma dopo aver dominato gran parte della prima metà della tappa, Batten-Gómez Villafane sono state poi riprese e superate dalla svizzera Ariane Luthi e la sudafricana Amy Wakefield. Le due hanno imposto subito un ritmo incessante, ma una foratura negli ultimi 20 chilometri ha messo fine al loro obiettivo di vittoria. Occasione colta da Batten e Gomez Villafane, che hanno ripreso il comando della gara andando poi a vincerla.

Domani la seconda tappa si svilupperà su un percorso di 118 km e 2350 m di dislivello, con partenza da Lourensford Wine Estate e arrivo a Greyton. Il percorso attraversa il bacino dell’Helderberg, poi Vergelegen e risale il Gantouw Link e il portale del Gantouw Pass. Una volta sull’altopiano di Elgin si affronteranno i sentieri Waterfall, Witklippies e Pofadder. Kat Pas e il nuovo singletrack Switchbacks di JK porteranno all’Overberg e al Van der Stel Pas. Da qui il percorso prosegue verso una salita dalla cui vetta si potranno ammirare panorami spettacolari, prima di affrontare un’ultima discesa Elandskloof e poi il traguardo.