COMUNICATO STAMPA
Un dominio durato tutta la stagione, culminato con la vittoria nella tappa finale. Il Superenduro Powered By SRAM 2014 si è chiuso proprio come era iniziato, con il dominio di Marco Milivinti e Louise Paulin.
Il rider del team Torpado Factory Racing è stato il protagonista assoluto anche nella seconda giornata di gara a Sauze d’Oulx, pur senza vincere nemmeno una prova speciale. La gara del valtellinese è stata intelligente e costante, da vero campione, così come lo è stata quella della svedese ormai di casa a Finale Ligure, portacolori su Cannondale del Team Oddone Bici.
L’alta Val Susa si è confermata una destinazione tra le più apprezzate per il riding, con i trail di Sauze e di Alpi Bike Resort nuovamente protagonisti di una delle pagine più belle del Superenduro. L’utilizzo massiccio degli impianti di risalita per portare in quota gli atleti ha permesso agli organizzatori di far disputare ben otto prove speciali, con un dislivello negativo complessivo di oltre 5500 metri. Sette PS tradizionali, più il gran finale della Supermountain con un formato inedito, hanno regalato emozioni a non finire. Il meteo ha poi dato il suo contributo fondamentale, regalando due splendide giornate di cielo azzurro.
La lotta è stata serrata, anche se il primato di Milivinti non è mai stato in discussione. Alle spalle del neo campione si sono alternati diversi rider, ma alla fine si è piazzato l’irlandese Greg Callaghan (Nukeproof -Gravity BC), che ha preceduto il sanmarinese Nicola Casadei (Lapierre – Gravity Games), vincitore anche della speciale Red Bull. Ai piedi del podio un velocissimo Samuel Shucksmith (Specialized – Pro Ride Guides), con Alex Lupato (Lapierre – FRM Factory Racing) a completare la top five. Sesta posizione per l’altro Shucksmith, Philip (Specialized – Pro Ride Guides), davanti a Denny Lupato (Lapierre – FRM Factory Racing) e Vittorio Gambirasio (Trek – Red Bike). Nono lo svizzero Nicolas Walser (Mtb Baden), seguito da un ottimo Francesco Fregona (Banshee – Weekendwheels), nuovamente tra i top.
Da segnalare le tante prestazioni positive ma sfortunate, a cominciare da quella di Davide Sottocornola (SantaCruz – Cicobikes Dsb), a lungo sul podio virtuale ma costretto al ritiro per una foratura. Una menzione speciale anche per Marco Bugnone (Trek – Red Bike), capace di lottare nella top five dopo anni di assenza. Il torinese si è poi ritirato per un guasto meccanico, ma si candida ad essere uno dei protagonisti in futuro.
La gara femminile, con Lousie Paulin arrivata a Sauze già con il titolo in tasca, ha visto la svedese controllare le avversarie, guidate dalla neozelandese Gabby Molloy (GT – Rotorua mtb club), l’unica in grado di poter impensierire la Paulin. Una caduta le ha però fatto perdere secondi preziosi e Gabby si è dovuta accontentare del secondo posto, davanti all’inglese Katy Winton (Pivot – Morvelo Enduro). Prima delle italiane Laura Rossin (Devinci – Dream Team), seguita da Valentina Macheda (Ibis – Life Cycle).
Il Superenduro Powered By SRAM ha posto un’altra pietra miliare nella propria storia, sperimentando con successo il nuovo format della Supermountain che ha chiuso la gara. I concorrenti sono partiti in ordine di classifica, separati dai distacchi effettivi. Emozionante il susseguirsi delle partenze da Rocce Nere, con i rider in attesa di partire che hanno incitato amici e compagni di team. Sauze d’Oulx ha quindi vissuto un altro momento storico, come già accaduto nelle precedenti sei edizioni della SuperSauze.
Il Superenduro Powered By SRAM non si ferma ed il prossimo weekend tornerà con il circuito Experience a Palazzuolo sul Senio (FI), prima della chiusura stagionale del 26 ottobre nell’inedita location di Portofino – Santa Margherita Ligure, località che ospiterà anche la premiazione del circuito PRO. Il tutto senza dimenticare il Gran Finale della Enduro World Series del 4-5 ottobre a Finale Ligure!