Kali Protectives è un’azienda americana, con sede a Morgan Hill, in California, da tempo specializzata nella realizzazione di protezioni e caschi, non solo in ambito mountain bike ma anche motociclistico. Lo scorso autunno ha presentato le nuove ginocchiere Mission 2.0, che poi ci ha prontamente inviato per un test.
DESCRIZIONE
Le Mission 2.0 rappresentano, come si può intuire dal nome, l’evoluzione del modello Mission da tempo presente nel catalogo Kali. Sono state pensate per un utilizzo dal trail ride all’enduro e per quei biker che prediligono ginocchiere comode da poter indossare anche tutto il giorno.
La costruzione si basa su una struttura articolata in spandex elasticizzato nelle 4 direzioni in modo che le imbottiture rimangano in posizione per tutto il tempo che si è in sella, con cuciture rinforzate nei punti strategici.
La ginocchiera è sagomata in 3D ed è stata progettata per resistere non solo agli urti ma anche alle abrasioni e ai graffi.
La lunghezza extra della ginocchiera è stata pensata per offrire maggiore stabilità, grazie anche alla presenza degli inserti interni in silicone.
A favore della ventilazione troviamo una parte posteriore in rete.
Il peso da noi rilevato della coppia di ginocchiere, in taglia M, è stato di 248 grammi. Le Mission 2.0 sono disponibili nelle taglie S, M, L, XL e nel solo colore nero. In vendita al prezzo di $ 65,00 (€ 59,75 all’attuale tasso di conversione).
Info: kaliprotectives.com
IL TEST
di Fabio Paracchini
Le ginocchiere si presentano di fattura molto leggera sia per quanto riguarda la trama del tessuto, sia per quanto riguarda lo spessore del materiale protettivo; per indossarle è necessario essere a piedi scalzi in quanto la costruzione a tubo completamente chiuso non consente di farlo con le scarpe indossate. Può sembrare un limite ma la comodità data dalla traspirabilità consente di indossarle per tutta la durata del riding e non solo all’attacco delle discese.
Lo spessore minimo e l’assenza di velcri è un altro punto a favore per la “compatibilità” con diversi tipi di pantaloni, in particolare con quelli più aderenti come pure sotto a pantaloni lunghi nella stagione invernale. La stabilità è garantita dall’interno con punti siliconati sia sulla parte della coscia che quella sul polpaccio, i quali non hanno evidenziato segni particolari di usura nonostante le molte ore di utilizzo e i frequenti lavaggi (eseguiti come da istruzioni), se non un paio di “punti” di cucitura che si sono staccati.
Il modello in test è proposto in 4 misure differenti con step di 3 cm di circonferenza per taglia: è importante essere precisi nella scelta perché il tessuto, nel caso si sia a cavallo di 2 misure, non tende a rilassarsi e dobbiamo tenere a mente che durante lo sforzo il muscolo è più gonfio per via della maggior circolazione del sangue.
Durante il riding non è mai stato necessario riposizionare le ginocchiere e non si sono verificati sfregamenti indesiderati con la pelle; ho apprezzato la comodità di avere un prodotto così leggero, ma consapevole che l’altra faccia della medaglia è di avere minore protezione in caso di urto.
Queste ginocchiere mi sono piaciute perché abbinano a una costruzione molto leggera e fresca l’ottima compatibilità con i diversi tagli di pantaloni, rendendole particolarmente indicate a chi vuole una protezione da abbinare senza problemi a qualsiasi completo.