Nel mondo del ciclismo sono tanti i cosiddetti “grammomaniaci”, ovvero quelli che cercano in tutti i modi di ridurre il peso della loro bici intervenendo su tutti i componenti possibili. Tra questi ovviamente rientrano anche i dischi e KCNC ne propone un modello dal peso particolarmente contenuto, come andremo a vedere in questo test.

DESCRIZIONE

Il Rotor-Titor è un disco in Titanio 6-4 trattato termicamente.

La pista frenante è ricca di perforazioni, tuttavia presenta comunque una superficie abbastanza uniforme tale da garantire una sufficiente presa da parte delle pastiglie in fase di frenata.

Il disco è previsto per il solo attacco a 6 fori. Lo spessore è pari a 1,8 mm. Abbiamo testato la versione da 203 mm in abbinamento a quella da 180 mm.

Il peso da noi rilevato del disco da 203 mm è stato di 99 grammi mentre quello da 180 mm è pari a 66 grammi. Il Rotor-Titor è disponibile nelle misure da 140, 160, 180 e 203 mm. Il disco da 203 mm è in vendita a € 249,90 mentre quello da 180 mm ha un costo di € 219,40.

Info: www.kcnc.com.tw

Distributore per l’italia: www.cooolsport.com

IL TEST

di Amedeo Liguori

Per il test abbiamo scelto i diametri da 203 e 180 mm, in modo da poterli utilizzare su una eBike. Maneggiandoli si nota il peso particolarmente contenuto di questi dischi. In dotazione troviamo le viti di installazione, quindi il montaggio richiede solo la classica chiave Torx T25. Il produttore consiglia, inoltre, di utilizzare questi dischi con pastiglie a mescola organica, come ho effettivamente fatto.

Dopo un breve e doveroso periodo di rodaggio nella prima uscita, i dischi hanno mostrato ottimi livelli prestazionali, sfoggiando elevati livelli di potenza senza mai mostrare segni di cedimento, anche durante le lunghe discese. Anche in condizioni di bagnato non sono stati rilevati evidenti segni di decadimento prestazionale.

Considerato il peso molto contenuto, ho pensato di metterli alla prova utilizzando spesso i Rotor-Titor quando dovevo percorrere lunghe discese, sia su sterrato che asfalto, in quest’ultimo caso proprio per testare gli effetti dell’aumento di temperatura dei dischi, ma non ho mai avvertito alcun cedimento dell’azione frenante. Dopo i diversi mesi di utilizzo, inoltre, i dischi non mostrano alcuna piegatura, cosa che può accadere quando si raggiungono elevati livelli di temperatura.

Per quanto riguarda la durata, infine, ho riscontrato anche qui livelli di eccellenza. I dischi, infatti, hanno mostrato normali segni di rigatura per l’utilizzo. L’unico neo? Il prezzo, sicuramente non alla portata di tutti in rapporto al tipo di componente. Chi invece se li potrà permettere potrà vantarsi di aver ridotto di un bel po’ il peso dei dischi pur mantenendo prestazioni in frenata di tutto rispetto.