Quattro giorni di gara, sulla neve, uno sforzo ai confini della realtà soprattutto per coloro che hanno affrontato il percorso estremo di 250 km che per la prima volta ha congiunto la Sila Grande alla Sila Piccola, ossia i territori montani di Catanzaro e Cosenza. Questo e molto altro è stata l’edizione 2022 della Sila3Vette, andata in scena a Camigliatello Silano (CS) nonostante tutto. Già perché anche quest’anno il raid calabrese è l’unica prova del genere che è prevista dal calendario europeo, con altre gare come la famosissima Rovaniemi150 costrette a una nuova rinuncia dalla situazione sanitaria ancora difficile.
La gara di 250 era una vera e propria “edizione zero” che ha visto concludere il lungo viaggio Michele Petrone e Alessandra Bussoli, quest’ultima già vincitrice lo scorso anno sui 140 km, entrambi in sella alle loro fatbike, insieme a Gianluigi Bellantuoni, Sebastjan Stepan, Ausilia Vistarini, Marco Lapelosa e Diego Guerriero.
Un runner è risultato primo sui 140 km: è Ruggero Isernia, che ha completato la gara in 22h09’, alle sue spalle la prima donna, Teresa Mustica, anche lei podista, a 59’ e Giuseppe Ruffino a 1h40’. Un nome di assoluto prestigio ai vertici della gara sugli 80 km femminili: è quello di Graziana Pé, più volte azzurra di trail e particolarmente legata alla cara cosentina, che ha prevalso in 11h10’ su Silvia Barbieri, mentre al maschile il successo è andato a Davide Tartarelli in 10h13’, unico uomo capace di precedere la Pé.
Sui 40 km il primo arrivato sulla fatbike è stato Alessio Spadafora, atleta di casa davanti ai pugliesi Erasmo Paulangelo e Sabino Conversa, arrivati insieme. Fra i runner il migliore è stato Stefano D’Agostino a precedere l’emiliano Demetrio Castignola e il laziale Paolo Pellis, ma qui l’impresa è stata di Giorgia Parente, terza assoluta e prima fra le donne davanti a Mara Cecchini e Lucia Palmisano.
La riuscita di un simile evento è qualcosa di molto complicato, serve davvero il contributo di tutti. I grandi elogi arrivati all’organizzazione da tutti i partecipanti vanno condivisi con i tanti volontari impiegati sul percorso e ai ristori, con il Sila Club 4×4 che ha curato i collegamenti ma anche la presenza del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza che hanno supportato l’organizzazione. Ancora una volta la Sila3Vette ha dimostrato che anche in Calabria si può allestire un evento di portata internazionale all’altezza delle aspettative, basta crederci e impegnarsi.