Hector Leonardo Paez Leon ne ha macinati tanti di chilometri, incassando altrettanti successi. Nonostante ciò la sua passione per la bici in tutti questi anni è rimasta inalterata. Sarà questo il segreto dei suoi successi?

Età: 39 anni.

Vive a: Cerveteri (RM).

Musica preferita: latino-americana.

Hobby: guardare film.

Percorso preferito: mi piacciono i percorsi con tanta salita e tanti single track dove è divertente guidare.

MTB-VCO: Ciao Leo, i nostri lettori vorrebbero sapere quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike.

Leo Paez: Ho cominciato nel 1999 comprando la mia primi bici con i soldi guadagnati lavorando nei campi. Avevo bisogno di un mezzo di trasporto per arrivare a scuola, poi pedalando mi sono appassionato e ho avuto un cugino che mi ha spinto a seguire le sue orme.

MBV: Ti ricordi qual è stata la tua prima gara ed il risultato ottenuto?

LP: La mia prima gara è stata una gara del mio paese e sono arrivato secondo. Era una gara di strada ed ho partecipato con la mia mountain bike.

MBV: Avevi un tuo idolo nel mondo della mountain bike quando hai iniziato a gareggiare?

LP: Quando ho iniziato no, non conoscevo nessuno dell’ambiente. Poi piano piano ho cominciato a conoscere colombiani che correvano ma non erano molto di ispirazione. Quando sono arrivato in Italia ho visto atleti veramente forti, e il mio modello da seguire è stato Julien Absalón.

MBV: Nonostante i problemi legati alla pandemia, il 2020 si è concluso ottimamente per te, con la conquista del titolo mondiale, il secondo consecutivo. Come ti sei preparato per quell’evento?

LP: All’inizio della pandemia ho fatto i rulli come tutti, è stata una preparazione più dura rispetto al solito, specialmente mentalmente. Ma non c’è stata una preparazione particolare, lavoro sempre uguale per dare il massimo a tutte le gare, nessuna esclusa.

MBV: Il 2021 è iniziato subito bene per te, con la conquista del titolo nazionale marathon in Colombia a Risaralda. Immaginavi di partire già così forte quest’anno?

LP: Cerco sempre di arrivare ben preparato a tutti gli appuntamenti, non è stato facile vincere il campionato nazionale ma ce l’ho messa tutta perché ci tenevo tanto ad avere quel titolo.

MBV: Non manca molto al Campionato del Mondo sull’Isola d’Elba. Qualche mese fa hai già provato quello che dovrebbe essere il tracciato di gara. Cosa ne pensi?

LP: Ho avuto la fortuna di provarlo, è un tracciato molto duro soprattutto perché è un continuo sali e scendi, con tratti anche molto tecnici… metterà alla prova tutte le nostre capacità.
Più che altro è stato emozionate provarlo con la maglia da campione del mondo, ce la metterò tutta per difenderla ma non mi sento pressioni. Ho la consapevolezza che da questo mondiale potrei solo prendere qualcosa senza perdere nulla. Mi sento contento e non vedo l’ora che arrivi il giorno.

MBV: Cosa è cambiato, secondo te, in questi ultimi anni nell’ambiente agonistico?

LP: Negli ultimi anni è salito molto il livello di tutti gli atleti, diventa sempre più difficile salire sul primo gradino del podio. Ma forse è una cosa positiva perché c’è molta più competizione.
Anche i percorsi sono sempre più tecnici e questo fa guadagnare, ma anche perdere.

MBV: Cosa ti passa per la testa quando sei sulla linea di partenza?

LP: Quando sono sulla linea di partenza mi sento molto fortunato di essere lì e di avere la possibilità di correre. In questi due anni ho sentito la responsabilità di onorare la maglia che indosso, quindi mi concentro il più possibile per fare il mio meglio.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

LP: Dipende dalla settimana, ma comunque dovrebbero essere una ventina di ore settimanali. Però in realtà l’allenamento non mi pesa mai, fa parte della mia vita e quando non devo allenarmi mi manca.

MBV: Domanda a bruciapelo: perché proprio le granfondo/marathon?

LP: Mi piacciono molto le lunghe distanze, anche perché ho la fortuna di avere una buona resistenza che mi aiuta in questa disciplina.

MBV: Ci descrivi la bici che utilizzi in questa stagione?

LP: In base al tipo di gara alterno sempre tra front e full. Entrambe le
mie Giant, sia la Anthem sia la XTC Advanced sono molto rigide e molto performanti. Ho la fortuna di avere buoni sponsor che completano la mia bici come manubrio e corona Leonardi, il tuning GalloMoto per le sospensioni, le ruote di Spacebikes molto scorrevoli, misuratore di potenza SRM con il suo PC8, gomme Maxxis, la componentistica Innteck e Shimano.

MBV: Oltre ai Mondiali quali sono gli altri tuoi obiettivi per quest’anno?

LP: Il mio obiettivo principale è di continuare a mantenere la mia forma, di sentirmi bene e fare bene alle altre gare in programma. Per il momento punto a fare bene alla Dolomitenmann in Austria il prossimo 11 settembre.

MBV: Grazie dell’intervista Leo ed in bocca al lupo per il proseguimento di questa stagione!

LP: Grazie mille a voi, un saluto a tutti.