Presentata la scorsa estate, la ZEB (derivante da Zebulon) va a colmare il vuoto tra il modello Lyrik e la BoXXer, essendo proposta da RockShox come una forcella in grado di offrire un buon compromesso tra robustezza e precisione di guida. Abbiamo avuto pazienza e finalmente abbiamo avuto la possibilità di testarla, per lungo tempo, su ben due mezzi da enduro, di cui uno a pedalata assistita ed ora siamo pronti a darvi le nostre impressioni.
DESCRIZIONE
Nonostante sia disponibile con escursione da 150 a ben 190 mm, la ZEB sfrutta una costruzione a piastra singola, a favore quindi della leggerezza, ma adottando steli da ben 38 mm di diametro, che garantiscono la giusta rigidità nel suo ambito di utilizzo. Una rigidità torsionale che, secondo i progettisti di RockShox, si attesta sul 21,5% in più rispetto al modello Lyrik.
La testa in alluminio presenta un disegno squadrato ed è stata sottoposta a una lavorazione CNC allo scopo di limare i grammi che non servono. Permette, inoltre, un veloce montaggio del parafango RockShox a 3 viti, disponibile separatamente.
Il funzionamento della ZEB Select+ si basa sulla cartuccia idraulica Charger 2.1 RC, che consente la regolazione della compressione alle alte e basse velocità, agendo sul registro posto in cima allo stelo destro, mentre per la regolazione del ritorno si utilizza il registro posto sotto il fodero destro.
La cartuccia pneumatica sfrutta la tecnologia DebonAir, una costruzione più voluminosa della parte pneumatica pensata per consentire una maggiore sensibilità nella prima parte della corsa della forcella.
Oltre alle regolazioni esterne, la ZEB Select+ consente anche una regolazione interna per quanto concerne la curva di compressione, grazie all’utilizzo dei Bottomless Tokens. Si tratta di appositi spessori che vengono inseriti all’interno della camera pneumatica e servono a ridurre il volume della camera, in modo da rendere più progressivo il funzionamento della forcella, ovvero andando ad aumentare la durezza della sospensione man mano che ci si avvicina al suo fine corsa. In tal modo è possibile personalizzare la risposta della sospensione in base alle proprie esigenze e stile di guida.
In aggiunta, la ZEB Select+ sfrutta tenute SKF a basso attrito e il fluido Maxima Plush, progettato per combattere l’usura, ridurre l’attrito, minimizzare il rumore e mantenere una risposta costante alle più svariate condizioni.
Il peso da noi rilevato della versione in prova, con cannotto da 195 mm di lunghezza, escursione da 160 mm, perno da 15×110 mm e per ruota da 29″, è stato di 2.250 grammi. La ZEB Select+ è disponibile per ruote da 29″ (con rake da 44 o 51 mm) e 27.5″ (rake da 38 o 44 mm) e con escursione da 150, 160, 170, 180 e 190 mm. La forcella, inoltre, è compatibile con dischi a partire da 200 mm di diametro e fino a 220 mm, e con gomme aventi sezione fino a 81 mm. Non è disponibile per la vendita aftermarket ma la si trova montata di serie su alcuni modelli, le sue caratteristiche, comunque, sono molto simili alla versione Ultimate top di gamma, in vendita al prezzo di € 1.089,00.
Info: www.sram.com/en/rockshox
IL TEST
di Amedeo Liguori
La regolazione del SAG, come di consueto per le sospensioni a marchio RockShox, è agevolata dalla presenza sullo stelo destro del classico o-ring e di una pratica scala graduata per il riscontro della percentuale di SAG per ogni valore di corsa. Oltre a ciò RockShox da tempo mette a disposizione anche un’etichetta adesiva posta sul fodero sinistro che indica i valori di pressione consigliati in funzione del range di peso del biker. Peso che, non mi stanco a dirlo, deve tener conto di tutto quello che si indossa, quindi oltre all’abbigliamento anche il casco, scarpe, protezioni e zaino. Sfruttando questi valori come base di partenza, mi sono trovato bene già dalla prima uscita, applicando poi opportuni affinamenti sul campo. In aggiunta voglio segnalare, per chi non lo sapesse, che RockShox offre la App gratuita Trailhead per dispositivi mobili, tramite la quale una volta inseriti i dati relativi alla forcella e al proprio peso, vengono fornite indicazioni per il valore di pressione e per la regolazione dell’estensione.
Si apprezza la possibilità di modificare la frenatura in compressione non solo tra “tutto aperto” e “blocco” ma anche nelle posizioni intermedie con continuità tramite l’apposito registro. Questa funzionalità si rivela molto utile quando si affrontano le salite su sterrato, laddove è possibile aumentare la frenatura quando si vogliono ridurre eventuali fastidiose oscillazioni senza però privarsi di un certo livello di assorbimento delle asperità.
Anche con il guanto il registro è facile da azionare. La modalità di bloccaggio, comunque, non si rileva un vero e proprio blocco della forcella ma un’elevata frenatura, che può essere sfruttata quando si deve affrontare una salita su asfalto o su sterrato molto scorrevole, ad esempio per essere sempre pronti a rilanciare il ritmo. In ogni caso è previsto un circuito di by-pass che interviene nel momento in cui si dovesse dimenticare il blocco all’inizio di una discesa. La regolazione della frenatura in estensione si è dimostrata sensibile il giusto.
La procedura per aggiungere o rimuovere i Bottomless Token è abbastanza semplice. Si fa fuoriuscire completamente l’aria, quindi si rimuove il tappo superiore in corrispondenza della valvola di immissione dell’aria, si aggiunge o rimuove un token avvitando o svitando lo stesso. Con la rimozione di un token si avverte un evidente comportamento più lineare della sospensione mentre aggiungendo un token la sospensione si indurisce maggiormente quando sta per raggiungere il fine corsa.
La ZEB Select+ sfoggia una rigidità esemplare, e non potrebbe essere altrimenti vista la robusta struttura. Grazie a questa caratteristica la forcella consente una precisione di guida esemplare, non facendo avvertire alcun limite neanche nei lunghi tratti in discesa ricchi di ostacoli importanti, il che la collocherebbe, secondo me, anche in un ambito di utilizzo bike park o downhill leggero.
Considerata la destinazione d’uso, la sensibilità ai piccoli urti si è attestata su buoni livelli, ma è sugli ostacoli importanti che la ZEB Select+ sfodera il meglio di sé, sfoggiando un comportamento morbido che filtra ottimamente le compressioni alle alte velocità, mantenendo un buon supporto a metà corsa e senza mai raggiungere il fine corsa in maniera repentina, avendo come conseguenza una ruota che rimane incollata al terreno anche nelle situazioni più impegnative.
Con tutte queste caratteristiche, la ZEB Select+ ha dimostrato sul campo di trovarsi a suo agio sui tracciati enduro più tecnici e impegnativi, sfoggiando un’elevata sensibilità agli urti e nel contempo un ottimo supporto, offrendo una precisione di guida di elevato livello.