“È stato un periodo difficile per me. A gennaio sono arrivato nel nuovo team con mille aspettative ma fino ad ora nulla era andato secondo i piani. Le prove di coppa sfortunate, l’incidente in allenamento e la mancata convocazione ai Giochi Olimpici. Venerdì sono arrivato 2º alle spalle di Victor nella prova XCC, un risultato positivo dal quale non mi aspettavo di più. Ma oggi sapevo avrei potuto finalmente avere la mia rivincita. Una vittoria che dedico a tutto il team ed a tutti gli sponsor per aver sempre creduto in me ed essermi stati vicino. Un titolo che dedico a me ed alla mia famiglia per i sacrifici fatti e per la determinazione che ci ha contraddistinto!”
Maxime Marotte commenta così subito dopo aver tagliato il traguardo della prova XCO di Levens (FRA) dove si sono disputati i campionati nazionali di specialità. Torna ad indossare la maglia di campione francese dopo quattro anni, da quel 2017 che di fatto l’aveva consacrato e lanciato nell’olimpo della mountain bike mondiale da li in avanti nelle stagioni a seguire.
Venerdì l’argento conquistato alle spalle di Victor Koretzky nello short track dopo un arrivo in volata in cui lo stesso Max si era detto “senza speranze” contro il potente connazionale. Ma nella prova di oggi Maxime sapeva che avrebbe potuto dire la sua, riprendersi una rivincita anche a fronte delle ottime sensazioni avute nell’ultima prova della World Cup corsa sul tracciato di casa a Les Gets.
“Per tutta la gara sono stato la davanti, stavo bene e sapevo che poteva essere la giornata perfetta. La bicicletta è stata perfetta. Le mie gambe erano perfette. Nell’ultimo giro siamo rimasti solo io ed il campione del mondo Sarrou mentre tutti gli altri erano ormai tagliati fuori dai giochi. Jordan ha provato più volte a staccarmi ma oggi non c’era storia. Quindi ho sferrato l’attacco decisivo negli ultimi 200mt perché sapevo di avere più possibilità di lui in volata. Un po’ mi spiace che abbia rotto la catena sull’ultimo rettilineo, ma a quel punto non poteva già più rientrare! Al taglio del traguardo sono stato sopraffatto da una cascata di emozioni. È stato bellissimo e voglio davvero ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino.”
Infine Max ha un pensiero per i compagni che domani scenderanno in pista per i titoli nazionali d’Italia: “Ora tocca a Luca, Greta e Martina inseguire il sogno tricolore. Da casa farò il tifo per loro, so bene quanto valgono e sono sicuro che arriverà qualche soddisfazione anche dall’Italia! Forza ragazzi!”