La Camber veniva proposta 10 anni fa da Specialized come piattaforma trail ride dalle escursioni non troppo spinte, visto che si parlava di 120 mm di corsa ad entrambe le ruote.

Sfruttava un telaio in alluminio M4 proprietario, con tubazioni idroformate e uno schema di sospensione, anch’esso proprietario, visto che era l’FSR di Specialized, sostanzialmente un classico quadrilatero con Horst-Link con cuscinetti sigillati di alta qualità.

Gli allestimenti previsti per la Camber erano tre: Comp, Elite ed Expert. Quest’ultimo, ad un prezzo di € 2.199, offriva una forcella RockShox Reba TK Dual Air, ammortizzatore Fox Triad II, ruote DT Swiss 445D, gomme Specialized S-Works The Captain 26″ (2.2″ anteriore, 2.0″ posteriore), trasmissione mista Shimano Deore XT/SLX con guarnitura 42/32/24 e cassetta pignoni 11-36, freni Avid Elixir 5 SL con dischi 185/160, manubrio Specialized XC da 680 mm, reggisella di tipo fisso, sella Specialized BG Henge Comp.

Geometrie

Taglie disponibili:S-M-L-XL
Angolo sterzo:68,5°
Angolo piantone:74,5°
Orizzontale virtuale:556-590-625-645 mm
Altezza movimento centrale:335 mm
Tubo sterzo:120-140-150-160 mm
Carro posteriore:420 mm
Standover:744-750-764-769 mm
Interasse:1082-1118-1154-1175 mm

Pro

Il telaio torsionalmente rigido e il bilanciamento corretto del mezzo ispiravano molta fiducia alla guida della Camber. Ottimo anche il lavoro della sospensione nell’assorbire anche le piccole asperità.

Contro

L’unica pecca la si poteva notare nei lunghi trasferimenti su asfalto, laddove conveniva bloccare l’ammortizzatore per evitare oscillazioni della sospensione.