L’imperticata e la Marathon degli Aragonesi affascinano e conquistano i biker di tutto Italia. Ancora una volta la gara di mountain bike organizzata dall’Asd Ciclistica Castrovillari registra un successo di partecipanti che «ci ripaga delle fatiche di questi mesi» ha commentato il presidente del sodalizio Giovanni Ciancio.
537 atleti hanno preso il via dalla piazza di Frascineto per i due percorsi Gran fondo di 42 chilometri e 1570 metri di dislivello, e Marathon per un complessivo di gara di 60 chilometri e circa 2155 metri di dislivello. A vincere la tappa del Pollino del Trofeo dei Parchi nazionali è stato Paolo Colonna (Asd Rolling Bike) che ha chiuso l’anello in 3 ore e 7 minuti stabilendo un nuovo record di gara. Dietro di lui per la Marathon, Pasquale Sirica (Pit Stop Racing Team) con il tempo di 3 ore e 17 minuti e Antonio Vigoroso (Asd Rolling Bike)che ha chiuso in 3 ore e 19 minuti. Per la Gran fondo invece Roberto Semeraro (Team Eracle) ha chiuso con il tempo di 2 ore e dieci minuti seguito da Rosario Graziano (Asd Rolling Bike) staccato di ben undici minuti (ha chiuso la gara a 2 ore e 21 minuti) e terzo sul podio Francesco Sanseviero (Asd Bike in tour Vallo di Diano) con 2 ore e 24 minuti di gara.
Per la categoria femminile miglior tempo per Domenica Mazzeo (Asd Falchi Cycling) con il tempo di 3 ore e 13 minuti, seguita da Giovanna Foti (Asd Cyclingh Reghium) che ha chiuso la gara a 4 ore e 1 minuto, e Tiziana Liguori (Asd Extreme Bike Salento) a 4 ore e 14.
Ha parlato di «giornata memorabile» il presidente della Asd Ciclistica Castrovillari, Giovanni Ciancio, che insieme ai comuni di Frascineto, Castrovillari e Civita e con l’ausilio dell’Ente Parco del Pollino che patrocinano l’evento, ha organizzato la manifestazione che ha registrato il tutto esaurito di partecipanti.
«E’ stata una gara molto dura – ha commentato il leader della Marathon, Paolo Colonna – reso ancora più dura degli altri anni dal gran caldo. I primi 42 chilometri con 1700 metri di dislivello rendono la Marathon degli Aragonesi una gara unica con un finale spettacolare. Ci tenevo a vincere anche questa tappa del trofeo». Gli ha fatto eco il vincitore del percorso gran fondo, Roberto Semeraro, alla sua prima Imperticata. «Non l’avevo mai fatta, ma fa male come dicono. Gara molto dura ma bellissima» ha commentato al suo arrivo dichiarando l’intenzione di voler conservare fino alla fine del circuito la maglia di leader.
Soddisfatti gli organizzatori ed i sindaci dei comuni coinvolti che intravedono nello sport outdoor un buon inizio di stagione per la ripartenza del turismo sostenibile.
«In questo territorio la Marathon ha preso piede e noi con le associazioni ed i comuni abbiamo investito in questo segmento turistico per mettere in risalto i borghi e le bellezze naturali del percorso. La Marathon degli aragonesi è ormai da annoverare tra le manifestazioni più consolidate nell’ambito degli sport outdoor».
Lungo il perimetro di gara i corridori sono assistiti e monitorati attraverso 40 postazioni di volontari (Cai, Grado Zero, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Croce Rossa Italiana, Asd CorriCastrovillari, Soccorso Alpino e Speleologico Calabria, Legione Castrum Asd Softair, Anpana) dislocate anche nei punti più impervi, 3 postazioni di soccorso e seguiti in tutto il percorso dal Motoclub Enduro Pollino e i quaddisti che sono stati per i bikers dei veri e propri angeli custodi lungo le asperità dei due tracciati.
«L’evento – ha sottolineato il presidente Asd ciclistica Castrovillari Giovanni Ciancio – ancora una volta dimostra di essere un attrattore importante per il turismo sportivo e la promozione delle nostre bellezze. Ci rivediamo al prossimo anno».
Soddisfatti gli organizzatori ed i sindaci dei comuni coinvolti che intravedono nello sport outdoor un buon inizio di stagione per la ripartenza del turismo sostenibile.
«In questo territorio la Marathon ha preso piede e noi con le associazioni ed i comuni abbiamo investito in questo segmento turistico per mettere in risalto i borghi e le bellezze naturali del percorso. La Marathon degli aragonesi è ormai da annoverare tra le manifestazioni più consolidate nell’ambito degli sport outodoor».
In tutti i percorsi i corridori sono assistiti e monitorati attraverso 40 postazioni di volontari (Cai, Grado Zero, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Croce Rossa Italiana, Motoclub Enduro Pollino ) dislocate anche nei punti più impervi, 3 postazioni di soccorso nel perimetro di gara.
«L’evento – ha sottolineato il presidente Asd ciclistica Castrovillari Giovanni Ciancio – ancora una volta dimostra di essere un attrattore importante per il turismo sportivo e la promozione delle nostre bellezze. Ci rivediamo al prossimo anno».