La tedesca Focus ha un occhio di riguardo per i biker che si avvicinano per la prima volta al mondo delle eBike o che preferiscono comunque una piattaforma polivalente e di facile gestione. A questi biker, infatti, propone la Jarifa², che viene offerta con formato ruote diversificato tra 29″ e 27.5″. Abbiamo deciso di provarla.
In effetti la Jarifa² è declinata in quattro versioni denominate Nine, con ruote da 29″ e taglie previste dalla S alla XL, e tre versioni Seven con ruote da 27.5″ e taglie XS ed S. Una scelta saggia che dovrebbe essere presa a riferimento da tanti produttori, che ancora si ostinano a proporre ruote da 29″ ai biker di bassa statura. Ma andiamo a descriverla nel dettaglio dopo il seguente video unboxing.
La versione qui in test si colloca esattamente al centro tra le tre disponibili, che offrono comunque tutte un telaio in alluminio 7005 realizzato in maniera specifica per i biker di bassa statura, quindi non parliamo solo di ruote più piccole ma anche di misure adeguate.
In aggiunta troviamo la possibilità di montare portapacchi, parafango e cavalletto, non in dotazione, per sfruttare questo mezzo anche in un utilizzo più turistico.
La motorizzazione proposta è quella di Bosch di ultima generazione, ovvero la Performance Line CX con una coppia massima pari a ben 85 Nm.
Come di consueto sono offerte quattro modalità di assistenza: Eco, Tour, Turbo, eMTB. Ovviamente non manca la funzione Walk Assist, per i tratti dove è necessario spingere la bici a piedi. Le modalità possono essere impostate tramite il comando integrato al minimale display Purion.
La batteria PowerTube è da 500 Wh ed alloggia completamente all’interno dell’obliquo, ma è anche estraibile mediante serratura a chiave.
E’ prevista anche la possibilità di montare una seconda batteria da 625 Wh, per avere complessivamente ben 1125 Wh di autonomia. L’attacco per la ricarica si trova alla base del piantone, ben protetto da un portello in gomma, che però non è legato in alcun modo, per cui occorre fare attenzione a non perderlo.
Cavi e guaine sono instradati all’interno del triangolo principale ed è prevista la possibilità di montare un reggisella telescopico con cavo interno al telaio.
La forcella, ad aria, è una SR Suntour XCR 32 RLR, con bloccaggio remoto da manubrio e possibilità di regolare il ritorno.
Le ruote da 27.5″ sono le robuste Shimano MT500, con cerchi aventi un canale interno da 24 mm di larghezza, 24 raggi in acciaio e mozzi Boost.
Le gomme, a marchio Schwalbe, sono le Smart Sam Performance Addix, con cerchietto rigido, da 2.25″ di sezione.
La trasmissione è quasi interamente Shimano Deore a 11 velocità, ad eccezione della guarnitura FSA CK-320 con corona da 34 denti. Troviamo una cassetta pignoni 11-51T.
Anche i freni a marchio Shimano, sono gli MT400 con dischi da 180 mm per entrambe le ruote.
Il manubrio in alluminio è da 720 mm di larghezza, in abbinamento ad un attacco manubrio da 70 mm di lunghezza e con inclinazione di ben 35°. Le manopole sono le Ergon GP10 con collare di bloccaggio.
Anche la sella è a marchio Ergon, troviamo infatti la ST10 con un reggisella fisso da 31,6 mm di diametro, ma come detto è possibile montare un reggisella telescopico.
Specifiche
Telaio: | Alluminio 7005 |
Escursione ant.: | 100 mm |
Forcella: | SR Suntour XCR 32 RLR |
Comando cambio: | Shimano Deore, 11v |
Cambio: | Shimano Deore |
Guarnitura: | FSA CK-320, 34T |
Cassetta pignoni: | Shimano Deore, 11-51T |
Catena: | Shimano CN-HG601 |
Freni: | Shimano MT400, 180/180 mm |
Ruote: | Shimano MT500 – 24c – 24 raggi – 15×110 mm/12×148 mm |
Coperture: | Schwalbe Smart Sam 27.5 x 2.25″ |
Manubrio: | Riser, 720 mm larghezza |
Manopole: | Ergon GP10 |
Attacco manubrio: | 70 mm lunghezza, 35° |
Serie sterzo: | VP Components, integrata |
Reggisella: | Alluminio, 31,6 mm |
Sella: | Ergon ST10 |
Motore: | Bosch Performance Line CX, 85 Nm |
Batteria: | Bosch PowerTube, 500 Wh |
Display: | Bosch Purion |
Peso: | 21,5 kg (taglia S, senza pedali) |
PREZZO: | € 3.699,00 |
Geometrie
Taglie disponibili: | XS-S |
Piantone: | 360-400 mm |
Angolo sterzo: | 68° |
Angolo piantone: | 73,5° |
Orizzontale virtuale: | 556-573 mm |
Tubo sterzo: | 115-120 mm |
Carro posteriore: | 460 mm |
Reach: | 380-395 mm |
Stack: | 601-605 mm |
Interasse: | 1106-1123 mm |
Info: focus-bikes.com
In sella
La seduta è comoda e ben centrata, perfetta la larghezza del manubrio in relazione alla taglia. L’appoggio anteriore è un po’ rialzato, a causa della forte inclinazione positiva dell’attacco manubrio, ma si può ovviare spostando i distanziali della serie sterzo al di sopra dell’attacco. Si apprezza la presenza del generoso batticatena e delle protezioni in gomma sotto il tubo sterzo, per evitare che la forcella vada ad impattare al tubo obliquo in rotazione.
Le manopole offrono un appoggio rilassante sulle lunghe distanze, per contro in discesa sottraggono qualcosa in termini di feeling con il mezzo, proprio per questo motivo le ho sostituite durante il test. Non capisco, invece, la presenza di un collarino stringisella privo di leva, visto il reggisella fisso. Si apprezza, comunque, la possibilità di montare un telescopico con cavo interno e ne ho approfittato fin da subito.
Per regolare il SAG della forcella ci si avvale, anche nel caso di SR Suntour, della pratica etichetta posta sul fodero sinistro, dove sono indicati i valori di pressione consigliati in funzione del peso del biker (in assetto di pedalata). Sfruttando questi valori di partenza devo dire di essermi trovata bene già dalla prima uscita.
In pianura
Il motore dosa bene il suo supporto in risposta alla spinta sui pedali. Stacco e riattacco sono, infatti, molto fluidi e privi di strappi. Lodevole, da parte di Focus, trovare ruote con cerchi aventi una larghezza interna non esagerata, come è invece ormai l’orientamento generale, in modo da guadagnare qualcosa in termini di reattività, visto il peso della Jarifa², tuttavia un cerchio più ampio avrebbe consentito il montaggio di gomme di maggiore sezione, quindi con volumi di aria più generosi vista l’assenza di una sospensione posteriore.
Un fattore aggravato dal fatto che le Smart Sam qui montate non sono convertibili in tubeless, per cui non si ha neanche la possibilità di eliminare le camere d’aria per poter diminuire la pressione e godere di un maggior comfort di marcia. Per fortuna, però, le ruote possono essere utilizzate in modalità tubeless, basterà solo sostituire le gomme con altro modello, magari alla prima occasione.
In curva
L’angolo di sterzo non particolarmente aperto mitiga la lunghezza del carro non proprio ridotta, regalando una reattività inaspettata nelle curve strette e nei singletrack più guidati. In questo contesto vengono in aiuto anche le ruote dal canale del cerchio non troppo ampio. Nelle curve veloci si avverte invece il limite delle gomme, dal battistrada non particolarmente aggressivo per questo contesto.
In salita
Qui ci si diverte, come è giusto che sia con una eBike. La Jarifa² si arrampica con un buon ritmo e se ci si trova di fronte ad una sezione impegnativa si può contare sulla modalità eMTB, che riesce a trarre d’impaccio adattando il supporto elettrico alle richieste di potenza extra in determinate situazioni.
Il carro non particolarmente compatto evita, a chi tiene la seduta più alta e meno avanzata, di portarsi in punta di sella negli strappi più ripidi, mantenendosi invece ben accomodati su una seduta che risulta ben centrata tra le ruote.
In discesa
Come detto, l’angolo di sterzo non è così aperto da poterla considerare una trail bike a tutti gli effetti, tuttavia considerato che si tratta di una front la Jarifa² offre geometrie in grado di regalare buoni livelli di sicurezza e padronanza anche al biker alle prime armi, avendo l’accortezza di spostare i distanziali al di sopra dell’attacco manubrio eccessivamente rialzato, in modo da non essere costretti a piegarsi troppo per caricare l’anteriore.
Nonostante il peso, comunque, le geometrie adottate, i cerchi non troppo larghi e le gomme la rendono più agile nel deviare gli ostacoli rispetto ad una classica eBike, ma sempre nei limiti delle stesse coperture adottate, che chi farà molto sterrato e poco asfalto tenderà a cambiare subito quantomeno per scegliere un battistrada più aggressivo. Di buon livello il sistema frenante anche se non eccelle.
Conclusioni
La Jarifa² rappresenta una valida realizzazione per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle eBike. La dotazione di serie tende purtroppo a castigarla in un ambito off-road abbastanza tranquillo, ma con pochi upgrade, come un reggisella telescopico, gomme più aggressive e manopole adeguate, la Jarifa² non avrebbe niente da invidiare a tante altre eMTB e farebbe gola anche ai biker più esperti che preferiscono la semplicità di gestione che solo una front può garantire.