Come forse qualcuno si sarà accorto, Maxime Marotte nella gara di Nalles ha utilizzato delle gomme particolarmente scorrevoli, che per le caratteristiche del battistrada vengono denominate semi slck. Si tratta delle Vittoria Terreno da 29×2.25″.
Evidentemente la sua scelta ha fatto così discutere che l’atleta francese ha deciso, sul suo profilo Facebook, di dare le spiegazioni su questa sua scelta, che vi riassumiamo di seguito.
Le condizioni polverose e asciutte hanno reso il tracciato di Nalles instabile con scarsa aderenza su alcune sezioni del tracciato. Queste gare di inizio stagione sono preparatorie per la Coppa del Mondo, per cui Marotte ha deciso di testare queste gomme proprio a Nalles, perché non c’é posto migliore di una gara per provare delle gomme.
Il francese non crede che la sua scelta sia stata davvero penalizzante perché su tutte le sezioni scorrevoli di Nalles la leggerezza e scorrevolezza di queste gomme sono state un vantaggio. Al posteriore invece ha preferito montare il pneumatico in senso inverso per guadagnare trazione (i tacchetti centrali sono leggermente inclinati in avanti) a scapito della frenata che non gli è sembrata invece essenziale.
Marotte utilizza spesso le semi slick in gara principalmente per la leggerezza e scorrevolezza. I tracciati da cross country sono sempre abbastanza scorrevoli e l’aderenza generalmente è buona. L’aderenza in curva, inoltre, si mantiene buona quando i tasselli laterali arrivano a toccare il suolo. In sostanza si ha un buon compromesso tra grip e scorrevolezza.
A seconda del tracciato, poi, Marotte gioca molto sui volumi di aria. Su un terreno molto sconnesso per lui l’ideale sarebbe una sezione da 2.35 ma la Vittoria Terreno è disponibile solo nei formati da 2.1″ e 2.25″. Una sezione più ampia, infatti, aiuterebbe ad assorbire meglio grazie al maggior numero di tasselli oltre ad avere maggior protezione dalle forature.
Infine Marotte ci confida che non ha mai utilizzato inserti anti foratura nelle gomme. Questo perché ha uno stile pulito nella guida e predilige la leggerezza, piuttosto che una protezione in più.
Per concludere il francese aggiunge che, come fanno tutti i top team, ormai da anni anche a lui capita di svolgere molti test in gara e quando si vedono alcune scelte “strane” c’è sempre un motivo dietro. Sta all’osservatore scovarle…