Con la prova odierna di Overijse, in Belgio, si è conclusa anche la Coppa del Mondo di ciclocross 2020-2021. Una giornata fredda e nuvolosa ha accolto gli atleti delle categorie Elite, visto che anche in questa quinta ed ultima prova non hanno corso le categorie Under 23 e Juniores. Le prime a partire sono state le donne, che hanno affrontato i 2,9 km del tracciato, da ripetere per 5 giri.
Elite donne
E’ partita molto bene l’olandese Ceylin del Carmen Alvarado, che già al primo giro era al comando seguita dalle connazionali Lucinda Brand e Denise Betsema. Già al terzo giro, però, le posizioni di testa si sono consolidate, con un gruppetto formato dalla Brand, Betsema, Alvarado e da un’altra olandese, Manon Bakker. Tutte le altre erano più staccate.
La Brand e la Alvarado sono poi riuscite ad allungare sulle altre, arrivando a giocarsi il tutto nell’ultimo giro. La Alvarado ha allungato mentre la Brand ha preferito amministrare la sua seconda posizione, avendo già conquistato la vittoria in classifica generale. La Alvarado è andata così a vincere con un vantaggio di ben 20 secondi sulla Brand. In terza posizione la Bakker, che fino all’ultimo ha cercato di agguantare la seconda posizione.
Erano 6 le italiane in gara, la migliore è stata Eva Lechner che ha concluso al 13° posto. Più staccate tutte le altre: Silvia Persico 22°, Alice Maria Arzuffi 23°, Gaia Realini 26°, Francesca Baroni 30°, Chiara Teocchi 40°.
1^ Ceylin Del Carmen Alvarado (Alpecin Fenix)
2^ Lucinda Brand (Baloise Trek Lions)
3^ Manon Bakker (Credishop Fristads)
4^ Clara Honsinger (Team Tibco)
5^ Denise Betsema (Pauwels Sauzen
6^ Sanne Cant (Iko Crelan)
7^ Anna Kay (Starcasino)
8^ Evie Richards (Trek Factory Racing)
9^ Kata Blanka Vas (Ungheria)
10^ Marianne Vos (Jumbo Visma Women)
In classifica generale, quindi, vittoriosa Lucinda Brand con tre vittorie e due secondi posti, ed un vantaggio di 38 punti sulla Alvarado che con questa vittoria sale in seconda posizione scavalcando Denise Betsema. Miglior italiana si conferma Alice Maria Arzuffi, che però scende in 12^ posizione.
Elite uomini
Conclusa la prova delle donne sono partiti gli uomini. Per loro erano 8 i giri da percorrere del tracciato. E’partito molto bene il belga Wout Van Aert, mettendosi dietro tutti gli altri ad iniziare dall’olandese Mathieu Van der Poel, il britannico Thomas Pidcock, i belgi Toon Aerts e Quinten Hermans.
E’ stato probabilmente verso la fine del secondo giro, però, che si è decisa la gara. Van der Poel, infatti, accusava una perdita di pressione alla gomma posteriore, iniziando a rallentare per poi fermarsi a sostituire la ruota. Nel frattempo Van Aert ne ha approfittato per accumulare un buon vantaggio sull’olandese che dopo la ripartenza ha aumentato il ritmo per tentare di riprendere Van Aert.
Ma Van Aert oggi era troppo veloce per tutti ed iniziava l’ultimo giro con un vantaggio di quasi un minuto su Van der Poel. Anche Pidcock, in terza posizione, aveva difficoltà a colmare il ritardo dal leader ma anche da Van der Poel, così le posizioni del terzetto si consolidavano fino al traguardo, che tagliava vittorioso Wout Van Aert con un vantaggio di un minuto e 3 secondi su Van der Poel.
A completare il podio Pidcock, staccato di oltre 2 minuti. Solo due gli italiani in gara, che hanno mantenuto il contatto con la top 20. Jakob Dorigoni ha concluso al 24° posto con una gara in crescendo e subito dietro di lui Gioele Bertolini chiude 25°.
1° Wout Van Aert (Jumbo Visma)
2° Mathieu Van Der Poel (Alpecin Fenix)
3° Thomas Pidcock (Trinity)
4° Michael Vanthourenhout (Pauwels Sauzen)
5° Toon Aerts (Baloise Trek Lions)
6° Lars Van Der Jaar (Baloise Trek Lions)
7° Laurens Sweeck (Pauwels Sauzen)
8° Corne Van Kessel (Tormans)
9° Quinten Hermans (Tormans)
10° Gianni Vermeersch (Credishop Fristads)
Con due sole vittorie stagionali Wout Van Aert conquista la vittoria finale in classifica generale, con un vantaggio di 25 punti su Mathieu Van der Poel che paga però la mancanza di punti in occasione della prova di apertura di Tabor. In terza posizione si conferma Michael Vanthourenhout. Miglior italiano Jakob Dorigoni, che riesce a salire al 29° posto finale.