Cala il sipario sulla stagione 2020 con la prima edizione dei Campionati del Mondo UCI eSports organizzata sulla piattaforma Zwift. Tra uomini e donne sono andati in scena circa 130 ciclisti collegati da tutto il mondo, che si sono sfidati sui rulli sul percorso disegnato dalla realtà virtuale di Watopia per contendersi il primo titolo mondiale di questa disciplina.
Il fantomatico circuito situato tra le isola dell’Oceano Pacifico è stato teatro di una lunga pedalata di cinquanta chilometri: lunghe distese di strada piana con una sola altura hanno permesso che il gruppo rimanesse compatto fino agli ultimi chilometri. Ultimi istanti in cui, sia nella prova maschile che in quella femminile, la sfida si è accesa sul serio: superato il cartello degli ultimi 5 km, hanno iniziato a delinearsi i profili dei pretendenti al titolo. Nella gara maschile il tedesco Jason Osborne compie lo strappo decisivo per allungare e conquistare la maglia iridata. Il teutonico batte di pochi secondi la coppia danese formata da Anders Foldager (2°) e Nicklas Pedersen (3°). La vittoria è andata quindi ad uno che su strada non ha mai gareggiato tra i professionisti (ha partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016 nel canottaggio) cogliendo un paio di Top 10 ai Campionati Nazionali a cronometro.
Per l’Italia in evidenza Domenico Pozzovivo, tra i primi fino alle ultime centinaia di metri, ma che alla fine non è riuscito ad agguantare la Top 10. “Un percorso un po’ troppo esplosivo per me” commenta l’azzurro al termine della gara. E aggiunge: “Mi sono divertito nel fare una gran fatica!”. Sulla stessa lunghezza d’onda il compagno di squadra Michele Scartezzini: “Per me è stata molto dura: vengo da 20 giorni di stop per Covid, ho ripreso in mano la bici da appena una settimana, sapevo che non sarebbe stato facile ma era un impegno preso da tempo e non me la sono sentita di mancare l’appuntamento” racconta a fine corsa. E ancora: “Durante il primo lockdown ci siamo allenati parecchio e ho partecipato anche a qualche altra gara virtuale, quindi sapevo a cosa andavo incontro… è stata proprio una bella tirata!”. Terzo azzurro in corsa Francesco Lamon: “E’ stato un Mondiale veramente duro per i valori espressi in campo, considerando che tra tutti i prof in gara il primo non è nemmeno rientrato nella Top 15! Tutto sommato un’esperienza diversa e abbastanza divertente”.
Nella categoria femminile, vittoria della sudafricana Moolman Masio, la due volte partecipante all’Olimpiade batte in volata l’australiana Gigante e lo svedese Hansen. La 35enne sudafricana già nei mesi scorsi aveva dimostrato di trovarsi a suo agio in questo tipo di competizioni ed alla fine è riuscita ad avere la meglio sulla giovane australiana di origini italiane per appena 64 millesimi di secondo. In corsa per gli azzurri Martina Alzini, che chiude in 43esima posizione: “Ho iniziato con la preparazione da appena una settimana, come concordato da programma, quindi purtroppo sono arrivata ad
affrontare questo mondiale virtuale non in condizioni ottimali. Però secondo me è stato un evento ben organizzato, che negli anni futuri merita sicuramente piú attenzione da parte di pubblico e di noi atlete!”.