E’ un giro complesso da descrivere quello di oggi. La zona dei Monti della Luna sinora l’avevo solo marginalmente toccata durante le mie scorribande valsusine: mancava un itinerario specificamente dedicato, che non fosse un semplice e banale concatenamento di strade sterrate di cui la zona è sin troppo piena. Purtroppo la descrizione di un itinerario così complesso, che tocca cinque diverse vallate solcate da una miriade di strade, sentieri e piste, non poteva essere troppo precisa, e così ho passato diverse ore a tavolino per tracciare il tour con il GPS. Sul campo il lavoro teorico ha reso a dovere, permettendomi di concentrarmi sulla guida e sul panorama senza pensare continuamente se ero sulla giusta via.
Dopo aver passato così tanto tempo a tracciarlo non pensiate che mi metta a descriverlo: impossibile!! Scaricatevi la traccia e fidatevi, non rimarrete delusi! E’ un tour molto bello e vario, proprio per la sua peculiarità di saltare continuamente da un vallone all’altro: le salite si svolgono prevalentemente su strade sterrate in buone condizioni (salvo il tratto franoso che costeggia il Mont Courbion in direzione del Colle Begino) e le discese non sono mai particolarmente difficili (unico tratto un po’ delicato quello che scende dal Col Begino al vallone del rio Chabaud, esposto e con traccia molto sporca e ingombra di detriti).
L’unico punto del percorso non proprio entusiasmante è la faticosa risalita verso il Col Chabaud, che si svolge su praterie acquitrinose dove inevitabilmente metterete a bagno le zampette (state alti rispetto alla mia traccia): ma una volta arrivati al colle vi aspetta una lauta ricompensa, sotto forma di un sentiero favoloso che corre seminascosto tra i pascoli affacciati sul vallone di Cervieres.
Non manca qualche tratto a spinta, anche faticoso, per guadagnare il Col Bourget prima della velocissima discesa verso la Capanna Mautino: ma si tratta di poche centinaia di metri, non vi spaventerete per così poco!
Il tracciato della Clavierissima percorre in gran parte questi sentieri, ma non è proprio la stessa cosa, quindi non seguite alla cieca le numerose frecce indicatrici del percorso che troverete per strada.
Fatte queste ultime raccomandazioni, godetevi il paesaggio: passerete molto tempo a solcare bellissime praterie d’alta quota, con vedute panoramiche idilliache, specie verso l’onnipresente Chaberton (non oggi purtroppo, il sole si è deciso ad uscire a tour ormai concluso).
Nonostante le salite siano su strade aperte alla circolazione il traffico non è mai fastidioso, se non nel tratto compreso tra la Capanna Mautino ed il Colle Bercia.
L’ultima discesa da Costa La Luna a Claviere è senza ombra di dubbio il tratto più bello ed esaltante dell’itinerario: se vi piacciono le discese flow lasciate correre le vostre ruote e godetevi il sentiero, tirato a lucido per la gara!
Testo e foto di Fabrizio Godio