Il Campionato del Mondo Marathon rappresentava l’ultimo appuntamento iridato del 2020 e si è svolto oggi a Sakarya, Turchia. Un mondiale che per l’occasione ha offerto agli atleti un percorso atipico, diverso dal solito visto che invece di un unico lungo giro, si è svolto su un tracciato di 29,1 km che doveva essere percorso per tre volte dagli uomini, per un totale di 110 km, e per due volte dalle donne, per un totale di 80,9 km, compreso un percorso di lancio e di arrivo.

Un tracciato comunque non particolarmente tecnico, come avevano avuto modo di appurare gli azzurri in ricognizione qualche giorno prima sul tracciato. Questo il commento del CT Celestino alla vigilia della gara: “Il percorso Marathon inizia con tanta pianura, circa 12 km che si alternano tra asfalto e strade di campagna ben curate. Arrivati alla prima area tecnica, all’ingresso dell’anello da ripetersi 3 volte della lunghezza a giro di circa 28 km, si inizia a fare sul serio perchè le salite sono impegnative e il fondo pesante dovuto al fango molto argilloso che impedisce alle ruote di girare. Proprio per questo fondo pesante dopo 17 km ci siano dovuti arrendere e siamo tornati indietro provando i 12 km finali, che hanno comunque le stesse caratteristiche dei primi km.

Sei gli italiani al via, dopo il forfait di Elena Gaddoni a quanto pare per problemi familiari: Jacopo Billi, Riccardo Chiarini, Tony Longo, Samuele Porro, Fabian Rabensteiner, Juri Ragnoli.

La gara riservata agli uomini è scattata alle ore 12:00 locali, quando in Italia erano le 10:00., le donne sono partite, invece, mezz’ora dopo. Al via subito sfortuna per gli azzurri, con Samuele Porro, lo scorso anno bronzo ai Mondiali di Grachen, che ha subito una foratura e Tony Longo con problemi meccanici.

Nel corso del primo giro Juri Ragnoli, Riccardo Chiarini e Fabian Rabensteiner hanno mantenuto il contatto con i primi. E’ stato, però, nel corso del secondo giro che è avvenuta la vera e propria selezione per il proseguimento della gara. Al termine del secondo giro a condurre la gara c’erano Ragnoli e Hynek seguiti a ruota da Paez, Stosek e Ferreira.

Nell’ultimo giro Paez ha aumentato il ritmo e solo Ferreira e Stosek sembravano in grado di mantenere il contatto, sebbene staccati di un paio di minuti. Poco più dietro c’era Ragnoli che riusciva a tenere testa a Valero. Dopo 4 ore 19 minuti e 50 secondi Leo Paez giungeva trionfante sul traguardo, vittorioso per il secondo anno consecutivo nel Campionato del Mondo marathon.

In seconda posizione Tiago Ferreira, staccato di 2 minuti e 20 secondi e seguito da Martin Stosek. In quarta posizione transitava Juri Ragnoli con un ritardo di 2 minuti e 17 secondi dal podio e dalla medaglia di bronzo, un vero peccato! Fabian Rabensteiner, Jacopo Billi e Riccardo Chiarini riescono ad entrare nella top 20 chiudendo rispettivamente al 16°, 18° e 19° posto. Ritirati Tony Longo e Samuele Porro.

1. PAEZ LEON Hector Leonardo | COLOMBIA 4:19:50
2. FERREIRA Tiago | PORTOGALLO +2′ 20”
3. STOSEK Martin | REPUBBLICA CECA +2′ 35”
4. RAGNOLI Juri | ITALIA +4′ 52”
5. VALERO SERRANO David | SPAGNA +6′ 19”
6. HYNEK Kristian | REPUBBLICA CECA +9′ 39”
7. THOMAS Ben | GRAN BRETAGNA +10′ 29”
8. CLAES Frans | BELGIO +10′ 38”
9. MANTECON Sergio | SPAGNA +11′ 46”
10. GEISMAYR Daniel | AUSTRIA +11′ 49”

In ambito femminile la vittoria è andata a Ramona Forchini. La 26enne svizzera ha avuto come unica vera avversaria la polacca Maja Wloszczovska, unica ad essere riuscita per tutta la gara a tenere il passo della svizzera, che alla fine si è imposta con un vantaggio di un solo secondo sulla polacca. Bronzo per un’altra atleta svizzera, Ariane Luthi.

1. FORCHINI Ramona | SVIZZERA 3:42:18
2. WLOSZCZOWSKA Maja | POLONIA +00:01
3. LUTHI Arianne | SVIZZERA +1′ 22”
4. DE GROOT Robyn | SUDAFRICA +1′ 51”
5. BELOMOYNA Yana | UCRAINA +5′ 45”
6. DOHRN Stefanie | GERMANIA +7′ 33”
7. SHORT Isla | GRAN BRETAGNA +7′ 05”
8. TANOVIC Lejla | BOSNIA +8′ 43”
9. PINTARIC Blaza | SLOVENIA +9′ 32”
10. MORATH Adelheid | GERMANIA +13′ 18”