La RZ One Twenty di Cannondale traeva origine dieci anni fa dal modello Rize, proponendo una piattaforma biammortizzata da marathon/trail ride, viste le escursioni ad entrambe le ruote pari a 120 mm.
Il telaio era realizzato con tubazioni in alluminio e con lavorazioni ricercate, come il tubo sterzo sovradimensionato, grazie al diametro di 1,5″, e la particolare costruzione in pezzo unico forgiato del tubo piantone con la scatola del movimento centrale, a favore di una maggiore rigidità d’insieme.
Lo schema di sospensione a parallelogramma si basava su un fulcro singolo. Degna di nota, inoltre, la possibilità di alloggiare una borraccia all’interno del triangolo principale anche per la taglia S. Una possibilità non tanto scontata a quell’epoca per le biammortizzate di taglia più piccola.
La RZ One Twenty era declinata in quattro versioni: One Twenty 1, One Twenty 2, One Twenty 3 e One Twenty 4. La prima, top di gamma, montava forcella Lefty Ultra, ammortizzatore Fox RP23, ruote DT Swiss XCR 1.7, gomme Schwalbe Rocket Ron EVO 26×2.25″, trasmissione mista SRAM/Shimano con guarnitura FSA Afterburner, freni Avid Elixir R, manubrio, manopole, attacco e reggisella Cannondale, sella Fizik Tundra.
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-L-XL |
Tubo sella: | 432-457-483-509 mm |
Orizzontale virtuale: | 560-587-613-641 mm |
Angolo sterzo: | 69° |
Angolo piantone: | 73,5° |
Altezza movimento centrale: | 330 mm |
Standover: | 731-760-761-760 mm |
Tubo sterzo: | 134-134-134-160 mm |
Carro posteriore: | 425 mm |
Interasse: | 1076-1103-1130-1160 mm |
Pro
La Rz One Twenty rivelava una piacevole maneggevolezza e una buona messa a punto della sospensione, che la rendeva molto attiva e sensibile alle asperità.
Contro
Il manubrio era un po’ stretto anche per quell’epoca. In frenata, inoltre, il lavoro della sospensione veniva leggermente inibito.