La Scale è proposta da Scott per un utilizzo XC a livello agonistico e dieci anni fa a catalogo se ne trovavano ben undici versioni, di cui sei con telaio in fibra di carbonio e cinque in alluminio.

La versione RC rappresentava quasi il top di gamma, sfoggiando tubazioni in carbonio CR1 HMX-NET SDS, un materiale progettato per raggiungere il miglior compromesso tra leggerezza e rigidità. Il peso dichiarato del solo telaio era pari a 980 grammi in taglia M.

Tubazioni che presentavano forme abbastanza tradizionali piuttosto che profilate o sagomate. Il piantone presentava invece un prolungamento ben oltre il nodo sella, che veniva così sfruttato come reggisella in modo da elevare la rigidità strutturale del telaio. Questo prolungamento andava quindi tagliato a misura, sebbene il morsetto consentisse un sufficiente range di regolazione in altezza, che si rendeva necessario vista la diversa altezza delle varie selle disponibili sul mercato.

La versione RC offriva una forcella DT Swiss XC 100, ruote assemblate con cerchi Ritchey WCS OCR e mozzi DT Swiss, gomme Schwalbe Rocket Ron Evo 26 x 2.10″, trasmissione SRAM XX a 10 velocità con cassetta pignoni 11-36T e guarnitura Truvativ XX 39/26T, freni Avid XX Carbon con dischi 185/160 mm, manubrio Ritchey WCS Carbon da 620 mm di larghezza, attacco Ritchey WCS 4-Axis 44 da 100 mm di lunghezza, sella Ritchey WCS, serie sterzo Ritchey WCS Carbon semi integrata.

Geometrie

Taglie disponibili:S-M-L-XL
Piantone:390-440-480-530
Angolo sterzo:70,5°-71°-71°-71,5°
Angolo piantone:73,5°-73,5°-73°-73°
Orizzontale virtuale:555-580-600-620 mm
Altezza movimento centrale:300 mm
Tubo sterzo:105-115-130-150 mm
Carro posteriore:420 mm
Standover:710-745-775-815 mm
Interasse:1054 mm (taglia M)

Pro

La Scale RC sfoggiava una reattività di alto livello, e non poteva essere altrimenti visto il peso ridotto, le geometrie votate a tale scopo e, come detto, i materiali adottati per il telaio.

Contro

Nelle salite più ripide il carro estremamente compatto in aggiunta al morsetto sella arretrato costringevano il biker a piegarsi bene sul manubrio per contrastare l’alleggerimento dell’anteriore.