Fox Racing, leader nell’abbigliamento per gli sport d’azione da oltre quarant’anni, dopo il motocross si è fatta conoscere da tempo anche per i suoi capi di abbigliamento per la mountain bike. Il suo catalogo è così vasto che c’è l’imbarazzo della scelta e solo per i guanti conta oltre dieci modelli. Tra di essi abbiamo scelto i Dirtpaw per metterli alla prova.

DESCRIZIONE

I Dirtpaw sono proposti da Fox Racing come guanti ad alte prestazioni ma mantenendo un prezzo ancora accessibile.

Sono realizzati per il 39% in poliammide/nylon, 22% in poliuretano, 15% in neoprene, 12% in cloruro di polivinile (PVC) e 12% in poliestere. La struttura principale offre un tessuto resistente ed elasticizzato, con il palmo che sfoggia un’imbottitura monostrato in Clarino.

Sulla punta delle dita troviamo stampe in silicone a favore di una maggiore aderenza alle leve. I polpastrelli, inoltre, sono touch sensitive, per consentire l’utilizzo di uno smartphone senza dover togliere il guanto.

Le nocche integrano degli opportuni inserti in gomma a protezione dalle abrasioni.

I polsini sono in neoprene stampati a compressione per garantire una vestibilità ottimale.

La chiusura è affidata ad una fascia a velcro. 

I guanti Dirtpaw sono disponibili nelle taglie dalla S alla XL e in tre diverse colorazioni. Sono in vendita al prezzo di € 32,00.

Info: foxracing.it

Distributore per l’Italia: www.californiasport.info

IL TEST                                                                                                   di Fabio Paracchini

I guanti sono stati provati nel periodo estivo, risultando confortevoli ma discretamente caldi, complice probabilmente la scritta Fox in gomma che occupa una buona porzione di dorso delle mani, in quanto pensata per proteggere dalle abrasioni, e che limita il passaggio dell’aria, oltre che probabilmente il colore nero scelto per il test.

La calzata è sempre rimasta ben aderente anche dopo molti lavaggi (praticamente sono stati lavati dopo ogni uscita), ma ho rilevato un inizio di cedimento del tessuto sul polsino appena oltre il velcro di chiusura. Il velcro stesso, minimale come dimensioni di superficie e di “aggancio”, non ha convinto molto in fatto di chiusura in quanto, pur non essendosi mai aperto in fase di riding ha sempre dato l’idea di essere poco “duraturo” nel tempo, e a fine test la forza necessaria ad aprire i lembi è stata davvero minima. Un peccato pensare di dover sostituire il velcro nell’arco di pochi mesi, quando la tomaia sul palmo e sulle dita invece risulta ancora in perfetto stato.

Il palmo presenta una zona rinforzata sia a cavallo delle base delle dita (dove solitamente si formano i calli, per intenderci) che sulla parte inferiore del palmo, che ho trovato discretamente confortevole, indicata a chi ha mani delicate o che passa molte ore in sella.

La presa con le manopole è stata sempre eccellente e non è mai venuta meno nelle giornate più afose di questa estate, quando anche le mani erano umide per il sudore. 

La leggera gommatura che troviamo sulla punta del dito indice e medio ha fatto il suo dovere mantenendo la presa sulle manopole e sulle leve dei freni, e anch’essa a fine test inizia a essere consumata. Le cuciture e la tomaia in punta delle dita risultano invece in ottime condizioni e non evidenziano particolari segni di usura.

Nel complesso i Dirtpaw presentano più luci che ombre, sono di discreta fattura e mi hanno colpito in particolare per la tenuta della forma. Li consiglio a chi predilige un guanto protettivo rispetto a uno minimale per il buon comfort durante le uscite in mtb più lunghe.