La GT Fury di 10 anni fa proponeva un telaio in fibra di carbonio con lavorazione monoscocca, sia per triangolo principale che per carro, e con l’aggiunta di alcuni elementi in alluminio forgiato e lavorato a CNC che, secondo GT, dovrebbero conferire al mezzo maggiore rigidità.
Lo schema di sospensione era il consueto Independent Drive di GT, che forniva 210 mm di escursione alla ruota posteriore ed era costituito da una particolare articolazione. Il movimento centrale, infatti, era fissato ad una bielletta, a sua volta vincolata al carro invece che al triangolo principale. La bielletta, però, era anche collegata al tubo obliquo, tramite un particolare raccordo che consentiva al movimento centrale di non variare la sua posizione in fase di compressione. L’obiettivo dello schema era di avere una buona capacità di assorbimento degli impatti ed, al tempo stesso, ridurre in maniera consistente i fenomeni di pedal kickback, ovvero le interferenze tra la pedalata ed il funzionamento della sospensione, sostanzialmente un buon compromesso tra capacità di assorbimento delle asperità ed efficienza di pedalata. In aggiunta il carro non era influenzato dalle forze indotte dalla frenata.
Il lato inferiore del triangolo principale offriva, inoltre, una soluzione a protezione dagli urti con detriti mediante la tecnologia Rockblock.
La Fury era proposta in due allestimenti: Team e Pro. La versione top di gamma, Team, offriva forcella RockShox Boxxer World Cup da 200 mm di corsa, ammortizzatore RockShox Vivid 5.1, ruote assemblate con cerchi Mavic EX 729 e mozzi DT Swiss FW 440 con perni passanti rispettivamente da 20 mm e 12 mm di diametro, coperture Kenda Nevegal DH Stick-E 26 x 2.50″, freni Shimano Saint 203/180 mm, trasmissione Shimano Saint con cassetta pignoni Dura-Ace 12-25T e corona 38T, guidacatena e.thirteen LG1+, serie sterzo FSA Orbit Z conificata, manubrio Funn Fat Boy da 750 mm di larghezza, attacco Funn RSX Direct Mount, reggisella Thomson Elite, sella WTB Rocket V Pro. Per un prezzo di € 5.999.
Geometrie
Taglie disponibili: | S/M/L |
Angolo sterzo: | 65° |
Angolo piantone: | 69° |
Orizzontale virtuale: | 579-610-635 mm |
Altezza movimento centrale: | 356 mm |
Tubo sterzo: | 109-119-129 mm |
Carro posteriore: | 437 mm |
Standover: | 734-739-752 mm |
Interasse: | 1123-1153-1179 mm |
Pro
Grazie al particolare schema di sospensione e al peso contenuto in soli 18,2 kg in taglia M, la Fury offriva un’ottima risposta alla spinta sui pedali, che tornava utile in fase di accelerazione in uscita dalle curve.
Contro
La sospensione non era configurata per essere particolarmente morbida sui piccoli urti. Un aspetto voluto che rendeva la Fury un mezzo estremamente valido se condotto a ritmi elevati.