Antiche tradizioni ciclistiche e tanti appassionati nella località al centro della Valdelsa. Merito delle società locali e dei tanti atleti che hanno indossato le casacche delle varie società nel corso degli anni e si sono resi protagonisti come Federico Zanobini, oppure campioni con la C maiuscola come gli attuali professionisti Alberto Bettiol, il “Re delle Fiandre” nel 2019, e Kristian Sbaragli velocista di fama.
Tradizioni che si arricchiranno nei prossimi mesi in quanto l’amministrazione comunale di Castelfiorentino ha iniziato la realizzazione e riqualificazione di un’ampia zona verde in via Sant’Antonio, tra la circonvallazione che porta a Gambassi Terme ed il centro storico. Un’area o “bike park” (oltre 5.500 metri quadri) dove troverà posto una pista per il minicross o fuoristrada, con tre varianti per la sua lunghezza (300-500 e 700 metri) il cui tracciato prevede anche 4 collinette con terra di riporto, dove i miniciclisti potranno divertirsi e dare sfogo alla loro fantasia.
Un’area verde, delimitata da una staccionata in legno di castagno, che servirà alla vita all’aria aperta, all’uso della bicicletta, e per stimolare la mobilità sostenibile. Sarà un incentivo per la S.C. Castelfiorentino Banca di Cambiano che si allena sulla pista nella zona sportiva, a farlo con i propri giovanissimi anche nel mountain bike per una beneaugurante multidisciplina. Tra i più felici di questa realizzazione che avrebbe dovuto essere già pronta, ma poi bloccata per l’insorgere del coronavirus ed i lavori dovrebbe essere ultimati prima dell’inizio dell’autunno, Federico Fioravanti, ottimo ex corridore dilettante, attuale direttore sportivo del Team Pieri Calamai a livello juniores, e consigliere comunale nella giunta presieduta dal sindaco Alessio Falorni
“L’area – dice Fioravanti – potrà essere utilizzata anche come bike park, con la delimitazione delle piste con paletti e fettuccia in plastica. Per rispondere alle diverse esigenze degli utenti (dai bambini agli anziani) e alle diverse specialità, è stata infatti ipotizzata una pista di tipo modulare. I tempi di realizzazione dell’intervento sono di circa tre mesi“.
“Un progetto che consentirà a tutti, e in modo particolare ai più giovani, di avvicinarsi all’uso della bicicletta, fin dalla più tenera età, in un’area circoscritta e in totale sicurezza, offrendo questa possibilità anche ai bambini che hanno deciso di praticare questo sport all’interno della Società Ciclistica castellana. Un intervento che si colloca dunque nel solco della promozione dell’attività sportiva e della mobilità sostenibile”.
A proposito di ciclismo legato a Castelfiorentino a confermare le tradizioni di cui dicevamo, il prossimo 26 giugno il Parco Urbano sarà intitolato a Gino Bartali alla presenza di varie autorità e personaggi del ciclismo tra i quali Alberto Bettiol. Ne ha dato notizia il sindaco Alessio Falorni, ricordando che le origini familiari del grande campione toscano sono legate proprio a Castelfiorentino.
Il padre di Gino, Torello Bartali, era nato infatti a Castelfiorentino nel 1885, e anche dopo il trasferimento a Ponte a Ema all’inizio del secolo (dove sarebbe nato Gino) mantenne sempre insieme a tutta la famiglia (anche la madre di Torello, Annunziata Frizzi, era castellana doc) i rapporti con i parenti castellani. Fra questi ultimi, in particolare, spicca il futuro segretario della Camera del Lavoro, Alvaro Bianchi, al quale sarebbe stata intitolata a Castelfiorentino una via.