131mila domande di cui 47mila ancora da evadere. Sono questi i numeri forniti ieri, nel corso di una diretta Facebook, dal Ministro per lo Sport e le politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, parlando del contributo per i lavoratori sportivi dilettanti.
In questo senso, è arrivata una rassicurazione destinata a chiudere definitivamente la partita, in previsione dello sblocco dei fondi a disposizione di Sport e Salute da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF): entro il prossimo week-end, infatti, arriverà il bonifico a tutti i richiedenti e sarà comprensivo anche dei bonus stanziati per aprile e maggio. Chi, in sostanza, non ha ancora percepito il contributo di marzo, riceverà direttamente 1800 euro.
Ma c’è di più: da lunedì 8 giugno, fino al 15, i ritardatari potranno proporre nuovamente domanda per i mesi di aprile e maggio, collegandosi alla piattaforma del portale www.sportesalute.eu. Anche qui, Spadafora ha voluto sgombrare il campo da un equivoco di fondo: non c’è alcun tetto relativo ai fatidici 10mila euro dichiarati da ogni collaboratore sportivo l’anno precedente. Tutti, in pratica, potranno accedere al contributo.
Spadafora ha poi ricordato che, sempre a partire da lunedì 8 giugno, il portale www.sport.governo.it renderà noti – a beneficio di ASD e SSD – criteri e modalità per accedere ad un sostegno economico a fondo perduto, per una cifra totale che si aggira intorno ai 250 milioni di euro. Questa misura non comporterà alcuna incompatibilità con l’accesso al Credito sportivo, che è un mutuo. Anche il Coni, attraverso i Comitati regionali, ha stanziato 5 milioni di euro per le società.
Previsto, infine, un meccanismo di rimborso per gli eventi a cui non si è potuto assistere (o al quale non si assisterà) a causa del Coronavirus. In pratica, i possessori di un biglietto che ne facciano richiesta avranno quindi diritto al voucher recupero, per qualsiasi evento sportivo.