La storia è molto semplice. Era il 18 di marzo quando l’emergenza sanitaria nazionale imperversava dando di fatto il via ad uno stato di lockdown esteso a tutta Italia. Quello stesso giorno gli organizzatori delle Santa Cruz Series si sono sentiti e confrontati: “La situazione è grave, diamo subito un segnale forte. Rimandiamo tutto al 2021!”
Un’anime e consensuale la decisione del direttivo. Ma per la comunicazione ufficiale si è deciso di attendere. Perché da li a poco si è presto scatenata la “caccia alla data”. Un caos d’informazioni attraverso social media, siti web e molto altro. Tante manifestazioni sportive in cerca di una nuova ricollocazione in calendario. Alcune davano già l’arrivederci al 2021, altre decidono invece di restare in stand-by nella speranza che da li a breve la situazione si possa risolvere. Invece no. L’aggravarsi delle cose porta addirittura a far saltare i Giochi Olimpici. Trovare una soluzione, trovare una data alla manifestazione sportiva fine a se stessa non era più una priorità. Non per noi!
Ecco spiegato perché abbiamo atteso tanto. Abbiamo atteso che la situazione migliorasse, che si potesse almeno ripartire con la vita di tutti i giorni. E mentre attorno a noi si stava scrivendo giorno dopo giorno una nuova, drammatica ma significativa pagina di storia, le SCS non sono certo rimaste ferme a guardare. Non ci siamo scoraggiati ed abbiamo pensato a come poter dare il nostro contributo alla ripartenza.
Ma prima andiamo con ordine dando risposta alle tante email ricevute durante questi due lunghi mesi di stop.
>>> GARE – l’aspetto agonistico delle Santa Cruz Series viene momentaneamente posticipato al 2021. Ovviamente in attesa che la situazione si evolva e che si capisca meglio come e quando le manifestazioni sportive possono tornare a richiamare centinaia di appassionati e tanto pubblico.
>>> ABBONAMENTI – le quote raccolte per l’edizione 2020 verranno completamente restituite. Basta semplicemente scrivere una email all’indirizzo info@santacruzseries.it indicando nome, cognome, codice della tessera FCI ed un codice IBAN a cui si desidera venga addebitato il rimborso della quota versata.
Questi sono passaggi dovuti, logici e che tutti si aspetterebbero, o a cui tutti si sono rassegnati. Noi no! “Noi siamo molto più che una tassa d’iscrizione, un numero sul manubrio ed una classifica – ci siamo detti in pieno lockdown – troviamo il modo di farlo capire. Diamo un segnale che sia utile al mondo dello sport, al mondo della mountain bike. Facciamo qualcosa che possa contribuire alla ripartenza collettiva. Un segnale d’incoraggiamento che ci permetta di esprimere concretamente tutta la nostra passione per ciò che facciamo!”
Ecco perché mentre la burocrazia sportiva si trova ancora a dover gestire difficoltà, ritardi, calendari e ricollocazioni di eventi, noi abbiamo pensato di presentare OPEN-TRACKS-DAYS, le giornate dei circuiti aperti. Di cosa si tratta!? Ve lo spieghiamo in modo sintetico e schematico:
– i circuiti delle tappe delle Series verranno aperti e messi a disposizione di tutti gli appassionati;
– questo vuol dire che saranno segnalati e percorribili, ovviamente non in “assetto-gara”, ma percorribili come un qualsiasi sentiero di montagna, con un minimo di segnalazione e la pulizia utile al passaggio di almeno una bicicletta;
– i tracciati apriranno a breve, non appena saranno tutti pronti, e resteranno a disposizione degli appassionati per parecchi mesi, grazie alla disponibilità delle singole società organizzatrici che ne garantiranno la percorribilità;
– in alcuni casi i tracciati ricalcheranno gran parte della versione “da gara” originale, fatta eccezione degli attraversamenti di proprietà private che verranno ovviamente bypassate.
– non è escluso che alcuni di questi possano presentare una versione “rivisitata” del circuito offrendo così uno stimolo ed un po’ di curiosità in più;
– attualmente gli 8 circuiti delle Series si trovano in tre regioni differenti interessando 5 province differenti. Questo aiuta a limitare gli spostamenti tra le regioni. Almeno in questa prima fase del progetto ancora condizionato dalla chiusura tra le regioni;
Perché tutto questo? Per promozione dello sport, dell’attività all’aria aperta ed ovviamente per la promozione della mountain bike. Per offrire al biker l’opportunità di tornare a girare sui suoi tracciati. Per offrire un’alternativa alle affollate piste ciclabili ed ai sentieri di casa che, immaginiamo, essere ormai prossimi all’erosione.
Non si fa assembramento di persone, perché i tracciati saranno di fatto utilizzabili da tutti senza un appuntamento ad una data e/o ad un orario preciso. Ovviamente sono sempre consigliate e raccomandate tutte le misure di sicurezza a cui siamo già abituati per muoverci all’aria aperta: distanze tra le persone e l’utilizzo di sistemi di protezione individuale in primis.
Ma non è finita qui!
“A breve daremo le date di apertura dei vari tracciati con tutte le indicazioni precise a riguardo. Non escludiamo di poter estendere il progetto OPEN-TRACKS-DAYS anche ad altre realtà a di fuori delle Series, anzi, abbiamo già ricevuto alcune richieste in merito e vogliamo cogliere l’occasione per invitare altre società e realtà ad aderire alla nostra iniziativa – poi gli organizzatori delle Series concludono con un ultima piccante anticipazione – dopo lo start ufficiale dell’iniziativa seguirà poi, entro la metà di giugno, una “fase2″ attualmente già in cantiere. Vi possiamo solo dire che alcuni top rider dell’off-road nazionale hanno voluto dare il loro contributo al progetto e proporranno qualcosa di davvero…imperdibile!”