Il nome Ritchey rientra tra i nomi storici che negli anni ’70 hanno contribuito alla nascita della mountain bike. Da anni realizza componenti di pregio, tra cui le ruote occupano uno spazio rilevante. Con la diffusione dei formati plus e mid-plus per le gomme, Ritchey non si è fatto attendere, realizzando il modello WCS Trail 40 pensato appunto per il trail ride e dedicato alle coperture di maggiore sezione, ovvero anche fino a 3″. Abbiamo avuto modo di testarle per un lungo periodo.
Le WCS Trail 40 propongono un cerchio in alluminio da 27.5″ di diametro, tubeless e con un profilo asimmetrico.
La larghezza esterna del cerchio è di 40 mm mentre il canale interno misura 35 mm di larghezza.
L’esemplare da noi provato è dotato di mozzi Boost, quindi con misura anteriore da 15×110 mm e posteriore da 12×148 mm, tuttavia le WCS Trail 40 sono disponibili anche con i mozzi 15×100 mm / 12×142 mm, sempre ovviamente con perno passante e con attacco disco Centerlock (sul suo sito Ritchey mette a disposizione anche un adattatore da Centerlock a 6 fori). Il corpo ruota libera, in alluminio, è disponibile per cassetta pignoni Shimano 10/11v o SRAM XD a 12 velocità.
I raggi sono di DT Swiss, 28 per ogni ruota, a doppio spessore (2/1.8/2 mm) e con attacco J-bend. I nippli sono in alluminio.
Il peso da noi rilevato della coppia di ruote è stato di 1945 grammi. Le WCS Trail 40 sono in vendita al prezzo di € 599,90. In offerta su Amazon a questo link.
Info: eu.ritcheylogic.com
Posso ritenere il peso di questo set di ruote più che soddisfacente, considerata la destinazione d’uso, di tipo trail ride, l’ampia larghezza del canale del cerchio e la sua predisposizione tubeless già nativa. Non ho riscontrato problemi di montaggio e tallonamento delle gomme, segno di un corretto disegno del cerchio e grazie anche alla ridotta altezza del profilo. Per facilitare il tallonamento, visto l’elevato volume di aria in gioco, conviene comunque dotarsi di una buona pompa da officina e rimuovere l’anima interna alla valvola in modo da favorire un maggiore passaggio di aria. Per quanto riguarda il montaggio dei dischi freno, Ritchey ormai adotta da tempo l’attacco Centerlock per cui se non si vogliono sostituire i dischi a 6 fori che già eventualmente si possiede ci si dovrà dotare degli appositi adattatori, che tra l’altro il produttore mette in vendita sul proprio sito.
La larghezza interna del cerchio è senz’altro adeguata a coperture di sezione da 2.8″/3″, tuttavia visto che parliamo di 35 mm e non di 40 mm di larghezza, come farebbe credere il nome del modello, trovo queste ruote adeguate anche utilizzandole con coperture da 2.6″ di sezione.
Sul campo ho apprezzato l’angolo di ingaggio del meccanismo ruota libera, che consente un’ottima reattività in risposta alla spinta sui pedali senza avvertire particolari punti morti. Una reattività comunque favorita anche dal lavoro di assemblaggio a regola d’arte, compresa la tensionatura utilizzata per i raggi.
Dello stesso livello anche la scorrevolezza dei ruotismi dei mozzi. La si avverte soprattutto quando si arresta la pedalata e si lascia scorrere la bici senza frenarla.
Nella guida aggressiva in discesa le WCS Trail 40 hanno sfoggiato un’elevata precisione di guida, in particolare nei veloci cambi di direzione mentre nei tratti più lenti e guidati posso ritenermi soddisfatto quanto basta, considerata l’ampia larghezza del canale che solitamente tende ad impigrire il mezzo e vista anche la notevole impronta a terra delle gomme.
Sul lungo periodo di utilizzo le WCS Trail 40 si sono dimostrate anche molto affidabili, visto che non ho constatato nel tempo alcuna perdita di scorrevolezza dei ruotismi o evidenti variazioni nella tensionatura dei raggi. In più le ruote hanno dimostrato anche una buona resistenza agli impatti con il pietrisco che nella guida off-road capitano inevitabilmente. Posso, dunque, ritenermi più che soddisfatto di queste ruote, anche in considerazione del prezzo che ritengo sostanzialmente nella media per il segmento di utilizzo.
